Dopo oltre mille voti, tiriamo le somme del sondaggio che elencava una serie di interventi per la città, ai quali occorreva attribuire una priorità.
Evidentemente, i recenti casi delle ZTL, la questione spazzatura, la scarsa qualità dell’aria ha portato i votanti a preferire di gran lunga un intervento sull’ambiente.
Un dato che fa riflettere ulteriormente sulle condizioni di caos in cui ristagna la nostra città. Un dato però che dovrebbe essere ulteriormente snocciolato in quanto potrebbero esserci diverse interpretazioni.
Ad esempio, un intervento ambientale potrebbe essere l’apertura di un nuovo parco verde (Parco Orleans?) o la rivalorizzazione di uno già esistente (Parco della Favorita). Ma molti di voi potrebbero auspicare ad un collettivo ripensamento del sistema verde in città, come la cura e razionalizzazione dell’arredo urbano, quantomai fatiscente. O ancora un intervento che riavvicini la città al mare, con il recupero di un litorale (via Messina Marine) o la creazione di percorsi ambientali.
Vi invitiamo a specificare con un vostro commento qual’è la vostra “priorità” ambientale.
Tornando solo un attimo ai risultati del sondaggio spicca il secondo posto, dove ritroviamo un “intervento di architettura moderna“. Sembra oramai chiaro come i cittadini, forse stanchi dell’eccessiva monotonia degli edifici (soprattutto segnati dagli anni ’70 dove l’edilizia economica e popolare ha letteralmente invaso le periferie della città e non solo) richiedano un rinnovamento architettonico che avvicini Palermo agli standard europei e che riporti in città l’interesse e l’estro e il buon gusto degli artisti contemporanei.
Il miglior intervento ambientale che andrebbe fatto è di rendere pulita la città e fare in modo che lo resti. Per far ciò occorre trovare: un modo valido di smaltire i rifiuti (un riciclo serio, non un riciclo che porta la differenziata cmq a marcire in discarica, ergo grossi incentivi per la creazione di aziende che riciclino i rifiuti); nuovi mezzi (di ogni tipo) per pulire le strade in modo costante; personale che controlli e valuti il lavoro dei netturbini; nuovi cassonetti e nuovi cestini (pure orribili, ma FUNZIONALI, invece di ripetere lo scandalo dei cestini spagnoli); SOPRATTUTTO una capillare campagna di sensibilizzazione dei cittadini, che parta dalle scuole, continui con degli eventi a base di personaggi famosi per richiamare la gente al problema, e finisca in strada con la municipale che multi chi non segua determinate regole.
Quoto in toto bloodflower. Nuovi parchi, interventi di architettura moderna, riqualificazione della costa, servono a ben poco se sono circondati o peggio ricoperti di spazzatura. Rimuovere la grascia da questa città dovrebbe essere la priorità per le istituzioni.
La mia proposta forse è un po’ utopica…
Seguire il modello di Firenze…
Innanzitutto chiudere il grande centro storico alle auto (TUTTE!!), incentivare quindi trasporti pubblici, biciclette e auto elettriche…
E smaltire il traffico automobilistico sempre con l’incentivazione di mezzi pubblici…
Levare la spazzatura dalle strade e favorire la raccolta differenziata porta a porta…
Infine, la cosa più difficile, CAMBIARE LA MENTALITA’ DEI PALERMITANI!!! Sì è proprio questo che ci fa sempre rimanere indietro!!!
@bloodflower & Roberto1: considerate che, quando è stato lanciato il sondaggio non vi era ancora l’emergenza rifiuti, pertanto le voci fanno riferimento ad un intervento singolo, mirato.
La pulizia della città dovrebbe essere la “normalità” a cui aggiungere un intervento. Purtroppo così non è.
come dice un detto antico: “puvureddi si, ma lordi picchì?”
@Portacarbone: personalmente, quando è stato lanciato il sondaggio, ho votato subito per l’intervento ambientale pensando già da allora alla pulizia della città. Non ricordo se si era già in emergenza oppure no, ma di certo in quel periodo Palermo non era candida e linda come un paesotto della Val Brembana.
@giosafat: infatti secondo me la lordia è la massima espressione di inciviltà!
Palermo = Panormus
Il nome della citta’ dice tutto…Immagino un litorale senza auto, magari i tunnel di cui si e’ parlato concretamente tempo fa.
Tutto per i cittadini, che accolga milioni di turisti e li porti per la citta’. Tram lungo il litorale, musei, porti turistici e navi da crociera.
E nel contorno strade alberate e percorsi tramviari.
No auto! Solo a piedi o in carrozza. Nuovi parchi da creare attorno a Parco d’Orleans.
Parco Favorita, da risanare per intero.
Rimanendo in tema ed evitando i discorsi sulla “Munnizza”che mi fanno imbestialire,ritengo che l’intervento previsto sull’asse piazza Lolli-Notarbartolo con la creazione di piazze nuove di zecca e nuove strutture come il grattacielo ed il boulevard possa dare un immagine moderna alla città ed avvicinarla agli standard delle grandi europee;non meno importante anzi,sarebbe la riqualificazione e l’ammodernamento del porto con nuove infrastrutture annesse come il famigerato tunnel che lo collegherebbe a Viale regione.Poi viaggiando di fantasia,mi piacerebbe demolire interi quartieri,nati sotto gli astri nascenti Ciancimino e Lima, per ridare respiro e luce alla città creando strade nuove e giardini lussureggianti con piantumazione meditarranee che diano propio l’immagine dello splendore che il suo passato merita più di molte altre città….
Salve!
Scriverò questo intervento sapendo che nonostante sia largamente off topic sarà altrettato largamente gradito a tutti gli utenti del sito.
Il 23 Maggio questo sito ha ricordato e celebrato giustamente la morte di Giovanni Falcone ma non capisco il motivo per cui non è stato dedicato in egual modo un post per celebrare Paolo Borsellino. Spero che sia stata soltanto una vostra dimenticanza e che si possa rimediare al più presto. Ma visto che fino a questo momento non è stato fatto scriverò io stesso due frasi per ricordarlo (e che spero verranno pubblicate nella rubrica “articolista per un giorno”).
Grande amico di Falcone fin dall’infanzia abitavano tutti e due nel quartiere popolare della Kalsa (quartiere a cui Paolo è sempre stato legato). Diplomato al liceo Meli si iscrisse a Giurisprudenza. Nel 1959 si iscrisse al FUAN, organizzazione degli universitari missini difendendo attraverso la rappresentanza studentesca i diritti dei suoi colleghi. Laureatosi nel 1962 con la votazione di 110 e lode, un anno dopo diventa il più giovane magistrato d’ Italia. Nel 1980 dopo la morte del capitano Basile fa parte, insieme a Falcone, del pool antimafia. Il resto è attualità conosciuta da tutti…
…arrivando ai giorni nostri due eventi ci colpiscono:
1) la distruzione delle statue di Borsellino e Falcone situate in via Libertà, statue distrutte probabilmente da teppisti il che ci conduce a pensare che certi ragazzi di oggi non hanno valori, che non sanno cosa sia o cosa sia stata davvero la mafia, che non sanno distinguere il bene dal male…
2) le centinaia di persone presenti ieri alla fiaccolata che da Piazza Vittorio Veneto è arrivata al luogo della strage ed è questo a cui dobbiamo “attaccarci, questi sono i ragazzi di cui prendere l’esame per lottare…
l’esempio (non l’esame)
@palermitanodoc, indubbiamente una dimenticanza non sta certo a voler screditare l’opera di un valoroso magistrato 😉
Una semplice dimenticanza, che spero non metta in dubbio il nostro operato
Io sostengo sempre che non abbiamo nulla da inventarci, non per il limite delle nostre proposte ma perché dovendo cominciare da quasi zero, sarebbe opportuno iniziare a trarre vantaggio da soluzioni (ahimé) già intraprese altrove qualche decennio fa. E alludo in primis alla chiusura di un vero centro storico, punto di incontro e di riferimento anche per i visitatori e turisti (stile Firenze, Praga etc etc) con un progetto organico e completo. Per essere concreto e meno generico, Palazzo Reale, Cattedrale, San Giovanni degli Eremiti sino i Quattro canti,con proseguimento via Maqueda a ritroso verso Piazza Verdi. Coinvolgere anche, se possibile via Maqueda sino all’incrocio Stazione.
Una volta assunto definitivamente l’impegno della chiusura a zona pedonale, garantire che quello diverrà il nuovo salotto di Palermo onde creare i giusti presupposti per gli investimenti dei privati. (non vado nei particolari ma la materia è varia..)
Verde pubblico. Io farei un progetto organico anche qui,le iniziative isolate non danno una linea di conduzione unica per cui potrebbero crearsi spazi a verde accettabili ed altri abbandonati. No,il programma deve prevedere un recupero generale di tutti gli spazi accessibili,acquisendo,se è il caso,tutti gli spazi grandi e piccoli all’interno della città da dedicare a verde.
Architettura moderna. E’ vero che a Palermo il recupero del centro storico deve evitare incroci pericolosi che altrove (vedi in Francia) hanno una valenza internazionale, noi abbiamo l’opportunità di valorizzare stili architettonici che solo qui si nono incrociati nel tempo. L’arte moderna può trovare spazio nelle tantissime altre zone della città dove ad esempio (in rapporto a tantissime città nel mondo) non esistono grandi fontane e giochi d’acqua tanto graditi dagli antichi arabi a Palermo e sicuramente apprezzati oggi anche da noi. Intervenire ove possibile per eliminare (ricoprendole o non so che cosa) quelle espressioni di “architettura spontanea” di cui un esempio lampante la costruzione popolare che campeggia a bella vista accanto la chiesa si Santa Lucia. Molte costruzioni fuori schema potrebbero essere riprese con intonaci appropriati per rendersi meno d’impatto col contesto.
Questo un piccolo assaggio…
Un caro saluto
MX
Secondo me voi utenti avete ampiamente sottovalutato l’importanza dell’istituzione di un centro direzionale che risolverebbe molti dei problemi citati.
Palermo ha, ancora adesso, enti comunali, provinciali e regionali decentrati e dislocati in molti palazzi del centro storico.
Questo fa sì che:
1) ci sia un traffico di gente di entrata per motivi lavorativi
2) ci sia un ulteriore traffico di gente in entrata per richiesta/consulenza/varie ed eventuali
3) problemi di comunicabilità tra gli enti
Il tutto, per lo più, nel centro storico.
L’istituzione di un grosso centro direzionale in periferia che inglobi comune, provincia e regione farebbe in modo che ci sia un minore riversamento di auto in centro, una migliore comunicabilità fra gli enti; una migliore fruibilità dall’utenza cittadina; e, non ultima, la restituzione completa al pubblico e ai turisti di palazzi di rilevanza storica.
Dove? Lo ZEN mi sembra il luogo migliore, visto che le strade sono decisamente più larghe rispetto alla media palermitana, la vicinanza allo svincolo autostradale e al passante ferroviario e, non ultima, la nuova maxi-strada a breve aperta tra via ugo la malfa e via lanza di scalea.
Grazie per la risposta e scusatemi ancora per l’off-topic anche se doveroso.
parchi urbani interconnessi e serviti da parcheggi e mezzi pubblici in corsia separata.
parco costiero di tutta la fascia litoranea da aspra a sferracavallo con l’esclusione del porto (con piste ciclabili e interramento della statale 113, di via messina marine, di via crispi).