Alcune settimana fa ho letto delle tante lamentele collegate a sistemi ormai da tempo antiquati ed inutili per il parcheggio delle biciclette alle rastrelliere. Le difficoltà sono evidenti: si può incastrare la ruota della bici ma se la si lega con la catena c’è il rischio concreto che rubino tutto il resto della bici. Se ricordo bene, c’era pure di mezzo un concorso di idee per proporre sistemi alternativi e pure insostenibili con qualche evoluta città nordica.
Ebbene, Palermo è una città meridionale per cui, a mio parere, confronti e proposte vanno fatte per latitudine. Per qualche idea non c’è bisogno di cercare in nord Europa, basta prendere spunto a pochi centinaia di km di distanza.
Mi trovo per lavoro a Bari e quelli che vedete sono dei semplicissimi paletti ad “u” capovolta (non so come si chiamino, sono molto simili ai dissuasori che impediscono ad auto o motorini di salire sul marciapiede). Sono segnalati dal cartellino della “P” del parcheggio ad uso biciclette. Sono sistemati nei parchi e per le strade. Nelle foto vedete quelli sistemati nel parcheggio della procura e di fronte il teatro Petruzzelli. Il collegamento avviene direttamente tra il telaio della bici e il paletto.
A me sembra la soluzione migliore, efficace ed economica. Possiamo reggere il confronto con un’altra città meridionale? Che ne pensate?
molto belli e utili. sono a loro volta soggetti ad essere divelti dalle auto. o disarcionati con una corda legata al rimorchio, e poi si fregano le bici. vanno bene per la sosta diurna, molto meglio di quelli messi dal comune.
è la soluzione ideale, come ho più volte detto in vari post..
Ma a Palermo invece, sempre nella logica delle iniziative finte, tipo aree pedonali asfaltate, hanno riempito la città di inutili, oltre che orrende, rastrelliere rosse…sempre, chissà perchè, perennemente vuote.