Restaurati i prospetti del villino Ida in via Siracusa, casa-studio dell’architetto palermitano Ernesto Basile.
Bellissimo effetto non c’è che dire, la pulitura ha dato nuovamente risalto all’assoluta nudità della fabbrica. Solo nitidi volumi, la decorazione è ridotta all’osso. Fortemente innovativa per i tempi. Secondo me dimostra quanto Basile avrebbe potuto andare oltre.
I dettagli sono splendidi, il portale, il balcone d’angolo, i ferri battuti, le mensole dei balconi, le maioliche. La muratura totalmente liscia al basamento, a livello del secondo piano si divide nella partitura ottenuta mediante lesene appena accennate che quasi emergono dalla muratura, e che, secondo una tipica soluzione basiliana proseguono oltre il cornicione d’attico.
Più accentuate le lesene angolari. Inserti in maiolica dal raffinato disegno completano la parte superiore.
Dall’androne, con l’articolato gioco della scala si accede a quello che un tempo era il giardino privato (oggi purtroppo circondato dall’edilizia abitativa che ha invaso il quartiere).
Del ciclo di “case bianche”, probabilmente uno dei momenti più alti della produzione liberty del maestro, rimane appunto la sua casa -studio in via Siracusa (1904).
Bellissimo!
Splendido! Ricordo quando l’adottai con la scuola! Fermammo un cittadino e scoprimmo che era il nipote del grande architetto! A quel punto fu lui che ci fece vedere qualche stanza a noi fino ad allora chiusa e ci raccontò qualche chicca!
Il liberty palermitano è un modello di eccellenza nell’architettura del periodo, gli esempi di secessione viennese che ho scorto al nord Italia sono pesanti e cupi, mentre noi abbiamo linee leggere e curve, floreali, naturali, ariose!
A Palermo esiste un itinerario del liberty? Il turista che arriva in città con una crociera, trova al porto un gabbiotto del tourist information che gli possa consegnare dei depliant che illustrino qualche percorso, anche veloce, tramite il quale potere scoprire la città? Questo potrebbe essere uno dei tanti…