Si presenta il bike sharing di Palermo: in anteprima le foto delle bici

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Direttamente dall’evento “Palermo Eco Expo 2015” vi proponiamo in anteprima le prime foto degli stalli del bikesharing e i dettagli delle bici che sono qui in esposizione alla Fiera del Mediterraneo di Palermo.

Il servizio entrera’ in funzione il prossimo 15 Dicembre (cosi’ e’ stato riferito) con le prime 9 ciclostazioni installate e funzionanti. Gradualmente verranno implementate tutte le altre.

Come visibile dagli scatti, la stazione modello puo’ ospitare sino a 5 biciclette ed ogni stallo riporta un led che comunica lo stato del mezzo (disponibile, non disponibile, in carica), oltre ad uno schermo che riporta l’ubicazione delle altre stazioni e il numero di stalli vuoti/occupati.

Il sito del bikesharing sara’ www.bicipa.it, attualmente non ufficialmente online.

Seguono aggiornamenti.

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16 Thoughts to “Si presenta il bike sharing di Palermo: in anteprima le foto delle bici”

  1. Tutto molto bello , ma a quando la sistemazione del MANTO STRADALE (Palermo pieno di buche)
    e delle piste ciclabili ?????
    Aspettiamo la segnaletica a terra nella corsia dedicata ai bus x poterci transitare senza essere in difetto,
    essendo gia’stata emessa l’ordinanza il 01/10/2015.
    Grazie Paolo Zanotti

    1. Concordo. Vivo a Milano e qui il bike sharing — che si chiama BikeMi — c’è dal 2008, dall’anno scorso ci sono anche le bici elettriche, ma io personalmente nei primi anni non lo usavo quasi mai perché avventurarsi in bici nel traffico di Milano era un suicidio. Lo uso regolarmente da 3-4 anni, quando la giunta Pisapia ha moltiplicato le piste ciclabili. Oggi, volendo, posso andare da casa mia fino a piazza Duomo tutto in pista.

      @Huge: qui per l’aggancio hanno optato per una robusta sbarra d’acciaio dotata di una coppia di fori per ogni bici, dove si “incastrano” due perni posti sotto il manubrio. La card si avvicina alla colonnina ed è il sistema che ti dice quale bici sganciare. Per la manutenzione hanno fatto una scelta pratica, molto “milanese”: hanno dato il servizio in appalto alla Clear Channel, una multinazionale della pubblicità di esterni, che in cambio ha l’esclusiva della pubblicità sulle bici, le colonnine e dei grandi pannelli installati vicino alle stazioni. Infatti bici e stazioni sono sempre impeccabili, mi è capitato di vedere anche in piena notte il furgone della manutenzione impegnato in una stazione.

      Qui, tra bike sharing, car sharing e mezzi pubblici, puoi davvero fare a meno dell’auto e infatti io non ce l’ho più dal 2011, e tanti altri che conosco hanno fatto la stessa scelta.

  2. huge

    La postazione per la sosta delle bici, con quella sorta di consolle da nave spaziale mi sembra una scelta sbagliata.
    Estremamente vulnerabili a vandali e teppisti, che non ci metteranno nulla a spaccare quei display, rendendo immediatamente inutilizzabile il servizio. Dalle semplici colonnine a cui fissare la ruota anteriore no? Come d’altra parte si fa praticamente ovunque.

    1. Hall t.

      Non è una scelta sbagliata, sbagliati sono i palermitani che la rovinerebbero, loro dobbiamo cambiare, non la stazione. L’unica cosa buona del bike sharing a Palermo arrivato così tardi è proprio il fatto di poter possedere un impianto pratico e di ultima generazione come questo, e noi diciamo che è una scelta sbagliata? Se pensiamo ai panormosauri non dovremmo fare proprio niente, tanto rompono tutto…Invece no, ben venga tutto questo, e che si faccia di tutto per non farlo rovinare.

      1. punteruolorosso

        giusto, a ballarò un parco giochi è stato ripristinato dai cittadini, e le fermate imbrattate del tram sono state ridipinte. spetta anche ai cittadini custodire il bene pubblico.

  3. Palerma La Malata

    Ah rieccoci! Non hanno neanche cominciato ed eccoli con un’ennesima Palermitanata! Ogni stazione ha solo cinque bici? Sicuramente 5 andrebbero bene per città come Enna o Ragusa ma decisamente pochine per una città di 700.000 abitanti. Ma chi hannu nto cirivieddu? Ragù?

    1. Fabio Nicolosi

      Ogni consolle contiene cinque bici, ma per ogni stazione sono previste dalle tre alle quattro consolle con possibilità quindi di prendere e lasciare dalle 15 alle 20 bici

  4. giuseppe83

    E’ stato detto e ridetto…però è importante capire quando e se fosse possibile sollecitare l’attuazione di un’estesa rete di piste ciclabili. Proprio in questo sito ho letto qualche tempo fa di un piano di pedonalizzazione e piste ciclabili il cui avanzamento non è noto. Quali novità in merito?

    1. Fabio Nicolosi

      Novità? Si, che il nostro assessore alla mobilità oggi sbandiera la realizzazione di 100km di piste ciclabili ed è già da un anno che è stato approvato il piano e nessun lavoro è stato effettuato sulle piste ciclabili esistenti, lavori che dovevano già essere in fase avanzata.

  5. giuseppe83

    E’ possibile farsi sentire in qualche modo, non so…magari con una raccolta firme sul web o con una lettera a nome di tutti gli utenti. Qualcuno ha già provato a sollecitare atti concreti e non chiacchiere? Vorrei davvero fare qualcosa in tal senso e come me, sono sicuro, tanti altri …

  6. loggico

    Niente abbili.. prima settima ne mancheranno gia una ventina.. andranno a ruba… ????
    ieri sono stato a ballaro..
    ho visto molti cittadini italiani e extracomunitari che andavano in giro con biciclette che senza ombra di dubbio avevano comperato in un negozio.. oppure on line…
    troppo costose per le loro tasche..

    Leggo sono i palermitani che devono cambiare..
    Non essendoci legalita in testa sara dura..
    spero di sbagliarmi.. ma io son convinto che i furti saranno davvero tanti.. in un furgone una decina ci vanno, si portano a trapani e li si vendono per 300 euro.. 20 euro di gasolio.. gia hai un ritorno di 280 euro..

    tropo facile..

  7. drigo

    All’inizio anche a Milano le rubavano (tutto il mondo è paese), ma quando hanno capito che era molto difficile farla franca perchè ogni bicicletta ha un localizzatore gps installato all’interno del tubolare, hanno smesso.
    Mi piacerebbe invece che l’assessore dia altre informazioni come:
    1) Chi sarà il gestore: nel caso in cui sia Amat, è prevista l’emissione di una Tessera Titolare sulla quale sarà possibile attivare sia l’abbondamento TPL, che quello Car Sharing e Bike Sharing?
    2) Quale sarà il livello e la modalità di manutenzione del parco bici? E’ prevista una manutenzione a rotazione e programmata o soltanto “alla bisogna”?
    3) In base a quali criteri sono state individuate le zone di installazione delle prime stazioni? Così ad occhio, mi sembra che si sia adottato il criterio migliore per farle passare inosservate.

  8. fadel

    grazie per le foto. io voglio l’ultima della prima foto perchè un blu più scuro. purtroppo non ho la bici perchè costano 5OO euro (minimo), spero di portarmela a casa <3

    1. fadel

      ovviamente poi gli tolgo il panierino così non la riconoscono

  9. Sono previste rastrelliere “vuote” per accogliere bici provenienti da altre stazioni o si deve lasciare solo in quella di provenienza?

  10. Tutto bellissimo, l’unica cosa che non capisco sono i 50 centesimi la prima mezzora. Non esiste nessuna città al mondo e in particolare in italia in cui si debba pagare la prima mezzora! Come al solito a Palermo ci dobbiamo distinguere.
    Una persona che nella migliore delle ipotesi prende la bici 2 volte al giorno dovrebbe spendere in media 20-30 euro al mese, contro un abbonamento dell’amat di 32 euro o di 15 euro (per l’abbonamento studenti); ok sono due mezzi di trasporto diversi ma visto che parliamo della stessa cifra molta gente potrebbe non vedere la convenienza dato che comunque a palermo non esistono piste ciclabili.
    La prima mezz’ora dev’essere assolutamente gratuita, se poi uno vuole andarsi a fare la passeggiata a mondello o comunque la tiene più di 30 minuti è giustissimo pagare quei 50 centesimi 1 euro, 2 euro in più.
    La gente che già usa la propria bici difficilmente a questo prezzo farà l’abbonamento al bikesharing pur rischiando il furto quando la si posteggia per strada. E le persone abituate a muoversi in autobus difficilmente opteranno per il bikesharing vista la non convenienza economica.
    Comunque questo è il mio parere personale, naturalmente spero di sbagliarmi e che il bikesharing a palermo sia un successo ma purtroppo secondo me questo dettaglio della prima mezz’ora a pagamento non è di poco conto.

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