Ieri ho percorso la trazzera realizzata dal M5S denominata “via dell’onestà” per andare a Gangi
Ieri ho avuto la conferma dell’utilità di quest’opera.
Ieri ho capito che i 300.000€ donati, che siano o meno soldi pubblici, sono stati usati per il pubblico.
La mia esperienza
Partiamo da Palermo con una Punto 1.200 del 2004 (non proprio una jeep), in macchina 4 persone e pochi bagagli, quindi macchina abbastanza carica anche se non con gli ammortizzatori al collasso. Arrivati all’ultima uscita dell’autostrada la visione della trazzera mette un po’ di preoccupazione a due dei presenti ma vedendo le macchine salire senza intoppi ci incamminiamo anche noi. E’ stato utile essere in macchina con persone non proprio favorevoli all’intervento perché la percezione diversa ha aiutato ad essere tutti un po’ più obiettivi con diversi punti di vista.
Dopo un breve pezzo sterrato inizia il tratto pentastellato di circa 1km che si percorrei in circa 2 minuti. La salita è ripida, inutile negarlo, però riusciamo a percorrerla senza problemi anche perché il manto stradale è relaizzato con un sistema antislittamento. Ci ritroviamo dopo poco sulla strada per Caltavuturo e poi raggiungiamo nuovamente l’autostrada per Catania. Tutto fila liscio.
Ironia della sorte, arrivati a Gangi percorriamo una strada apparentemente più pendente della trazzera (non era indicata la pendenza) ma assolutamente normale per un comune montano. La macchina si blocca in salita con conseguente difficile ripartenza e con quel tipico odore di frizione surriscaldata che si sente in questi casi. Mi ha fatto molto sorridere pensare cosa sarebbe successo se ci fossimo fermati su via dell’Onestà e quale polemica sarebbe scoppiata.
Al ritorno da Gangi abbiamo deciso di prendere la strada di Polizzi a mio avviso lunga, tortuosa e più pericolosa dell’altra.
Anche Francesco alla guida, inizialmente restio, alla fine ha ammesso la differenza tra le due strade fatte e il vantaggio dato dalla trazzera.
L’economia di una strada
L’intervento sulla trazzera è costato 300.000€ e mi interessa fare una riflessione un po’ più appronfondita sul tema economico, soprattutto perché molti dei commenti critici usano la frase “soldi buttati”.
I veri beneficiari di questo intervento sono evidentemente gli abitanti di Caltavuturo ma vorrei tralasciare l’indotto economico per aver ricollegato questa città al resto della Sicilia occidentale e vorrei concentrarmi solo su dati quantificabili o stimabili facilmente.
Nel percorso Palermo Catania, percorrendo la trazzera si risparmiano 20km di tragitto e circa 20 minuti. Questi valori possono essere equiparati ad un risparmio di circa 2€ di carburante a tratta (poco più di un litro di benzina)
Ogni giorno si stima che passeranno 5000 veicoli dalla trazzera e, visto il flusso di auto osservato ieri, penso possa essere una stima al ribasso. Con questi numeri, in 30 giorni, il costo di questo investimento sarà coperto dal risparmio per le tasche dei siciliani che avranno percorso questa strada.
Senza considerare la riduzione di traffico sull’altra statale e dunque il complessivo risparmio di CO2 emessa penso si possa dire di tutto di questa strada ma non che i soldi siano stati buttati.
Anche se venisse demolita a breve penso che questi 300.000€ siano stati un investimento di pubblica utilità e quindi un’operazione politica davvero lodevole che ha prodotto i seguenti risultati:
- ricollegato Caltavuturo con la Sicilia Occidentale con conseguente valore economico per la città;
- ridotto il flusso di auto sulle statali 120 e 643 che erano l’unica via alternativa (conseguente riduzione di traffico e CO2);
- riduzione di tempi e distanze per ricollegare Palermo e Catania con relativo risparmio di denaro e di CO2 emessa.
Considerando che il bando per realizzare la bretella ufficiale di collegamento è stato assegnato il 3 agosto ad una ditta che ha fatto un ribasso di oltre il 38%, io sono più preoccupato di questo investimento che dei 300.000€ per la trazzera.
Abbiamo assegnato più di due milioni di euro di soldi pubblici dati per un progetto di cui non ho visto nessuna valutazione di rischio e che passerà accanto al punto in cui la frana ha spostato il pilone autostradale. Sarà una strada sicura?
Chiudo con alcune preoccupazioni con conseguenti domande ai progettisti e realizzatori della trazzera:
- La strada realizzata è molto in pendenza e resta un po’ di preoccupazione per la sua tenuta alla pioggia, avete previsto un corretto deflusso delle acque?
- Quanto si pensa durerà il manto stradale realizzato? E’ previsto un piano di manutenzione?
- Mi chiedo se sia stato fatto un piano di smaltimento della strada da attuare quando sarà ripristinata la normale viabilità regionale. Si dice che non ci sia niente di più eterno di un’opera provvisoria ma io gradirei che la regia trazzera tornasse al suo stadio originale. Il M5S finanzierà anche la demolizione?
Nota: Riporto le risposte alle domande date dal sig. Giacomo Li Destri (colui che ha eseguito l’opera) ottenute tramite Claudia La Rocca del M5S: “Per quanto riguarda il convogliamento delle acque piovane sono state fatte delle cunette e là dove è stato possibile abbiamo allontanato l’acqua nell’inpluvio più vicino. Il fondo stradale durerà abbastanza ma non sono un veggente, io spero in eterno. Non c’è nessun piano di manutenzione, sarà cura del comune mantenerla. Alla terza domanda sono contrario allo smantellamento perché la strada servirà ai fondi agricoli e per via di fuga al nostro Comune che non è poco. PS. Nella ormai famosa trazzera non esisteva più niente era solo sulla mappa dell’ente.”
Brevissima cronistoria per chi è fuori dalla Sicilia e non sa niente di quel che sta succedendo.
- il 10 aprile 2015 è crollata una corsia del viadotto Himera dell’autostrada Palermo Catania. Il crollo è dovuto ad una frana (nota da tempo all’ANAS) che ha trascinato uno dei piloni del viadotto facendo cedere la carreggiata;
- il crollo separa in due la Sicilia ma la frana interessa anche un’altra strada statale e Caltavuturo resta isolata da praticamente tutti i lati del versante palermitano;
- l’ANAS inidica come strada alternativa le statali 120 e 643 passando per Polizzi e le Madonie. Per i mezzi pesanti l’alternativa per andare da Palermo a Catania è fare il giro da Messina con ovvio aumento dei costi di carburante e di pedaggio (potevano toglierlo almeno il pedaggio no?);
- il 29 aprile 2015 viene attivato il treno che collega Palermo a Catania in “sole” 3 ore, intanto si era pensato anche al collegamento aereo…;
- Segue un periodo di stasi dove né il governo nazionale né quello regionale sembrano muoversi;
- il 10 giugno 2015 il M5S annuncia in conferenza stampa di intervenire in autonomia destinando dei soldi (300.000€ messi da parte con le loro riduzioni di stipendio) per rendere percorribile un’antica trazzera che rimetterà in collegamento Caltavuturo con lo svincolo di Scillato (l’ultimo svincolo lato Palermo);
- il 31 luglio 2015 si inaugura la trazzera che presenta però alcuni vincoli: velocità massima 20km/h e pendenze fino al 27%;
- Da li in poi si scatena il delirio dei pro e contro trazzera, delirio (o Delrio) che non è stato altrettanto importante in occasione del crollo;
- il 3 agosto 2015 vengono affidati i lavori per la demolizione del viadotto e la relaizzazione della bretella. Gara vinta con un ribasso del 38,58% su una base d’asta di 3.830.216 € (38% di ribasso!!!); nessuno sa molto di questa bretella e della sua corretta progettazione però gli occhi sono tutti su una trazzera di un km.
Tutto corretto, salvo che si risparmiano 10 minuti, non i 40 declamati dai grilli ne’ i 20 che dici tu.
Ovviamente il tempo di percorrenza dipende dal traffico. Per quella che è la mia esperienza ho percorso 4 volte la strada per Polizzi e una sola volta la trazzera. Per Polizzi in due occasioni mi è capitato di metterci più di un’ora per il traffico dei mezzi pesanti che rendono inoltre la statale 643 molto pericolosa.
In ogni caso per me è anche importante il fatto che ora si ha la possibilità di scegliere due strade alternative, anche questo contribuisce a ridurre il traffico e a snellire i fluiss.
Insomma, nessuno ha ancora spiegato chiaro, o forse non vogliono che ci si spieghi, quanto tempo ci vuole adesso per andare dallo svincolo di scillato allo svincolo di Tremonzelli rispetto a quanto tempo ci voleva prima quando l’autostrada non era franata. Ai fini pratici non interessa il confronto con la strada per Polizzi.
in condizioni di traffico normale da Polizzi occorrono circa 45′, da Caltavuturo 30′
spero solo che non ci siano incidenti già in autunno con la pioggia.
Piuttosto c’è da riflettere sui tempi biblici per i lavori della PA-CT.
Appunti dalla Trazzera.
Ieri per la prima volta ho avuto modo di percorrere la tanto reclamizzata trazzera dell’Onestà. Google maps riporta già tutti i percorsi ed i nomi aggiornati.
Da sotto sembra obiettivamente molto impegnativa. Al momento di affrontarla, siamo stati bloccati per 20 minuti dai Carabinieri perchè un camion che scendeva in direzione Scillato, era in difficoltà ed abbiamo dovuto aspettare che arrivasse a fondo valle per partire a nostra volta.
La salita è stata agevole e senza problemi di sorta. Ma credo che il vero recupero di tempo avvenga soprattutto perchè la strada che dalla fine della trazzera, attraversando Caltavuturo, porta sino a Tremonzelli, anche se con qualche buca di troppo, è molto larga, senza troppo traffico e consente quindi di tenere una media molto più alta rispetto all’impossibile alternativa di Polizzi. Inoltre Caltavuturo è un borgo molto ospitale, e fermarsi per fare una piccola pausa è consigliato in uno dei tanti bar che si incontrano, mentre sulla strada di Polizzi non si trova assolutamente nulla.
Colgo l’occasione però per chiedere agli eventuali informati, se la colletta che stanno organizzando al momento della sosta al semaforo, per raccogliere 60.000 euro che sembrano mancare ai fondi dei Cinque Stelle, sia reale o sia una iniziativa autonoma e non autorizzata. Mi sembrerebbe strano che, dopo aver pubblicizzato ai 4 venti che i 300.000 euro venivano dal gruppo grillino, le somme rese disponibili fossero invece minori, mentre sarebbe nel contempo assai grave se qualcuno cercasse di approfittare della buona fede dei viaggiatori con queste collette!!
Finalmente il sospirato articolo, sulla trazzera… vorrei solo fare una riflessione: al di là di dei tempi di percorrenza e della qualità dell’opera, non credete sia arrivato il momento di dare a Cesare quel che è di Cesare e ai Grillini quello che è dei Grillini? MA QUANDO MAI è ACCADUTO NELLA STORIA DEI GOVERNI SICILIANI che un movimento di opposizione prendesse a cuore una problematica regionale di rilievo e proponesse una soluzione alternativa, valida, sovvenzionandola di tasca propria e ottenendo un risultato tangibile per molti??? Se siamo sinceri con noi stessi il merito dell’opera è comunque un dato di fatto davvero poco discutibile…
Sì, è un piccolo miglioramento, ma 30 minuti in più sono tanti! Andare a Catania è ugualmente proibitivo perchè andare per i paesi è molto stressante!
montepellgrino, se invece ci fosse stato il nulla al posto della trazzera?
Complimenti. Un articolo veramente ben pensato e ben scritto.
Il voto non è più segreto..
Dai commenti si evince chi ha votato e votera ancora per forza mafia..
la strada è stata promessa ed è stata fatta..
senza soldi..
può essere più o meno funzionale..
ma il dato è che la si può percorrere.. esiste..
Da quando ho scritto questo articolo, la maggior parte dei commenti contro la trazzera sono focalizzati sulla questione sicurezza. Tutti in attesa del primo incidente…
Mi preme ricordare che é crollata un’autostrada, e con lei quest’anno altri viadotti su statali e un altissimo numero di frane in tutto il territorio.
Che siate sulla trazzera o altrove il pericolo é alle porte! Siamo in Sicilia!
Ok.. ma una cavolo di segnaletica per arrivarci a questa fantomatica trazzera? Mercoledì scorso arrivato in nave da Cagliari, sbarcato a Palermo e nessuna indicazione su come arrivare a questa trazzera, nessuno di noi (ed eravamo in molti) sapeva come arrivarci, siamo stati obbligati a percorrere la strada via Polizzi Generosa. Ringrazio chi ha fatto la strada ma non chi non ha avuto la premura di segnalarla…..le solite cose fatte alla carlona.
Ho percorso proprio oggi la trazzera e ringrazio i 5 stelle per il regalo.Ricordiamo che è stata realizzata a costo 0.Non è difficile da percorrere l’ho fatta metà in seconda e metà in prima ma nessuna difficoltà. Mi preme piuttosto lamentarmi delle condizioni scandalose della strada che porta a Caltavuturo.Buche e frane sparse dappertutto.Invece di sfottere con le battute sul fai da te in nostro caro governatore Crocetta si adoperi al meglio per sistemare queste orribili strade
Al di la del qualunquismo e dell’ignoranza imperante, se non della mala fede, la competenza su quella strada è dell’ANAS e non della Regione.
Questo se parli della SS 120. Se parli del primo tratto, cioè della SP 24 la competenza è della Provincia.
Forse sono poco informato, ma mi chiedo dove fossero i grillini quando il fronte franoso in movimento era sotto gli occhi di tutti, specie sotto quelli dei sindaci dei comuni interessati. Per me, questa strada, equivale ai pacchi di pasta distribuiti in campagna elettorale.
drigo…ma proprio il sindaco di Calatvuturo già dal 2005 aveva posto la questione senza ottenere nessuna risposta nei fatti. Ma è incredibile la disinformazione che regna tra alcuni, purtroppo tanti, che non fanno altro che parlare a vanvera senza conoscere di cosa si stia parlando. A testimonianza allego il seguente articolo tratto da Meridionenews:
– «In dieci anni – ha affermato il vicesindaco Domenico Giannopolo – non è stato fatto niente. Da parte di Anas, protezione civile e provincia c’è stata una sottovalutazione, nonostante le nostre ripetute segnalazioni».
Eppure, proprio dall’amministrazione del piccolo centro del Palermitano, sono partite, tra il 2007 e il 29 marzo del 2015, numerose segnalazioni a diversi enti competenti, regionali e nazionali. Nel 2007 il Comune di Caltavuturo chiede alla Provincia di Palermo di inserire fra le priorità i lavori di rifacimento della viabilità locale e di consolidamento del fronte franoso. Nel 2008 il consiglio provinciale di Palermo boccia un ordine del giorno che impegna la giunta a intervenire sul versante pericoloso. Il 25 giugno 2013 il Comune di Caltavuturo segnala all’assessorato regionale al Territorio tre frane che hanno segnato il territorio negli ultimi anni (in contrada Favarella, Olivazzo e Arancitello)- Cosa aggiungere: beata ignoranza…
Appunto, lo sapevo. E i Grillini, da quando sono all’ ars, non mi risulta che abbiano sollevato chissà quale casino per sollecitare gli interventi. Hanno aspettato che crollasse un viadotto per fare marketing politico con soldi pubblici. Per quanto mi riguarda sono avvoltoi, con l’aggravante della manifesta incapacità di fare la politica nelle sedi opportune. Se fossero davvero i geni che dicono di essere, a quest’ora avrebbero potuto farsi belli per avere costretto la regione ad intervenire quando doveva. Ripeto, tra questo e i pacchi di pasta non c’è alcuna differenza. E loro marciano avidamente sull’esasperazione delle persone.
Drigo mai sentite tante idiozie tutte insieme. Mi verrebbe da chiederti dove erano i tuoi cari rappresentanti politici in questi anni. Mi viene da chiederti dove erano i tuoi rappresentanti politici che hanno visto il malaffare della gestione delle autostrade siciliane come la PA-ME. Un’autostrada dove pagare è un’offesa all’intelligenza. Questo sarà per te un pacco di pasta, ma rimane solo un pacco di pasta fino a quando rimangono all’opposizione pensa cosa possono fare se prendono il governo della regione. Onore a loro che hanno fatto qualcosa con quello che avevano. Vi ricordo, inoltre, che questa è solo una iniziative di quelle che stanno portando avanti con i soldi delle restituzioni; hanno infatti finanziato microcrediti per le imprese e anche progetti per il recupero urbano.
Soldi personali. Hanno finanziato una strada pubblica coi loro stipendi. I pacchi di pasta servono per comprare i voti del sottoproletariato e lo fanno altri partiti. Trovare analogie fra i due comportamenti è una enorme idiozia. Auguro ai 5 stelle di non perdere mai questo slancio e di farci uscire dal sottosviluppo.
Chi scrive idiozie dovrebbe essere un idiota. Qui di idioti vedo soltanto quelli che si fermano alla provocazione del pacco di pasta e si guardano bene dall’entrare nel merito della questione che io ho posto, in maniera anche abbastanza chiara.
Mandateli pure a governare la Sicilia questi Grillini. E poi tacete per sempre di fronte alla bolla di sapone che scoppierà.
Quelli che distribuivano, e sul serio, pacchi di pasta, erano ben presenti all’ARS, alla Provincia, al Comune di Caltavuturo, nonchè rappresentati ai vertici dell’ANAS quando la frana si è manifestata più di 10 anni fa. A quei tempi i grillini, non esistevano neanche, e sono entrati all’ARS soltanto nel 2012. Prendersela con loro per il crollo non significa essere idioti, ma avere un’itercapedine al posto del cervello.
Per il resto, bella o brutta che sia, la strada è utile (lo dimostrano bene anche i calcoli, tecnicamente ineccepibili, di Michelangelo) ed è costata 0 al contribuente. A chiunque l’abbia realizzata, destra, sinistra, bianco o rosso che sia, va dato il giusto merito.
Ma soprattutto, va dato il giusto demerito ai nostri governanti, che i pacchi di pasta, ripeto, li distribuivano e li distribuiscono sul serio. Capaci persino di dichiarare, di fronte ad una simile catastrofe, lo stato di emergenza dopo due mesi… ed appaltare i lavori dopo altri due!
Facendosi facilmente uccellare, come immagine, da quelli che hanno sempre ritenuto “dilettanti allo sbaraglio”…
Chi nel 2015, a parte Roberto Palermo, scrive usando il verbo “uccellare”? Ma che problemi ha sto picciotto?
Noto come sempre che le chiacchiere da bar sono numerose.
A me non interessa stare a leggere i giornali, ricolmi di botta e risposta politici.
E’ il solito teatrino. Ognuno tira verso il suo partito, e visto che con la bocca siamo tutti bravi a parlare e l’arte della difesa personale e per estensione in tribunale in Italia è diventata una triste scienza che al mondo non ha eguali ogni singola parola detta e scritta è assolutamente inutile. Noia e perdita di tempo, adatta forse ai pensionati che non hanno molto da fare durante il giorno.
Io ho impegni, ho fretta, e mi baso solo sui fatti. Tutto il resto conta meno di zero, perché le parole non forniscono contributi alla società.
Quello che vedo io è che esiste una nuova strada messa molto meglio di certe statali e provinciali montane che fanno venire i brividi (voglio vedere se ora arriva qualcuno che ha il coraggio di negarlo), percorribile e che mi fa risparmiare tempo.
Abbiamo dunque un’opera concreta, ed è l’unica cosa che conta. Chi l’ha realizzata non ha importanza. Quello che interessa è che chiunque sia stato ha fatto bene. Nel caso specifico parliamo del M5S. Chi fa i fatti si prende i meriti.Punto.
E se piove e frana tutto? Non mi interessa, almeno per qualche mese ancora mi risparmio la via crucis di Polizzi Generosa.
Io non rispondo a chi insulta e offende, manco gli avessi toccato i genitori.
A te Peppe invece rispondo con sincero piacere. E’ chiaro che abituati come siamo a cantieri eterni e ruberie sugli appalti, in occasioni come questa si prova una sensazione di “liberazione”. Che però è fittizia, almeno secondo me.
La mia provocazione sui pacchi di pasta ha esattamente questo senso. Un gruppo politico, con rappresentanze parlamentari e istituzionali ormai ad ogni livello, dovrebbe usare le istituzioni per sciogliere i nodi che provocano questi allungamenti biblici dei tempi di risposta. Se invece non solo non forzano le istituzioni (di cui sono parte integrante, che gli piaccia o no) ma addirittura non ci provano neanche, per me sono solo una manata di gente pericolosa: pericolosa non per l’establishment politico, ma per la democrazia stessa. Un gruppo parlamentare non può e non deve agire come un gruppo extra-parlamentare (per di più utilizzando denaro pubblico, non capisco perchè i loro emolumenti non debbano essere considerati soldi pubblici e quelli degli altri si).
Io non tiro verso nessun partito. Mi soffermo sulla maniera di agire di questa gente, che sta all’ARS da tre anni e si è accorta della situazione catastrofica soltanto quando è venuto giù il viadotto, nonostante i sindaci della zona lo denunciassero da anni (di interrogazioni parlamentari sull’argomento non ne ho trovate, se qualcuno le ha mi smentisca).
Le parole contribuiscono allo sviluppo della società molto più di quanto si creda. I fatti da soli generano più mostri di quanti si possa pensare e la storia dovrebbe averlo insegnato.
Detto questo, se dei deputati del M5S decidono di realizzare un’opera di questo tipo, sono liberissimi di farlo. Ma presentandosi a titolo personale, da comuni cittadini (come piace a loro definirsi) e senza capitalizzarlo politicamente come gruppo parlamentare. Non conta solo il fatto, conta anche il come.
Ma so di essere in netta minoranza in questo ragionamento. Di fronte a gente che, esattamente come i grillini, preferisce l’insulto al ragionamento.
Spiegato così è molto più comprensibile e trovi la mia approvazione.
Fin da quando è nato il M5S mi è sembrato un gruppo di cabarè più che un partito politico serio.
Non è questa la giusta sede per entrare nel merito di certi discorsi, ma loro come tutti hanno chiacchierato tanto, anzi tantissimo, perfino più degli altri. I fatti?
C’è solo questa nuova strada.
Vista in quest’ottica la faccenda è deprimente.