Con la recente attuazione della Ztl di via Maqueda, è stata messa a risalto la prima corsia ciclabile realizzata in Centro Storico. Seppur di breve lunghezza, in questi giorni si è potuto constare come siano tanti i ciclisti che hanno potuto usufruire di questa novità. Un ulteriore conferma, dopo il Cyclopride, che bisogna dedicare notevoli risorse verso la mobilità dolce in città.
Oggi vi illustriamo una delle tante nostre proposte per la mobilità ciclabile, e che chiamiamo Anello Ciclabile.
L’idea è già stata presentata direttamente all’Assessore al Traffico. Ma in cosa consiste l’Anello Ciclabile?
Si tratta di una serie corsie ciclabile che possono sfruttare benissimo delle corsie preferenziali non rispettate o del tutto inutilizzate dai mezzi Amat. Ma vi illustriamo il percorso.
Partiamo dall’attuale corsia preferenziale lungo corso Vittorio Emanuele (fra i Quattro Canti e la Cattedrale), e una volta attraversata dalle linee Amat 104 e 105. Con la chiusura di via Maqueda, la linea 104 provenendo da via Libertà svolta già su via Dante per raggiungere piazza Indipendenza. La linea 105 invece provenendo da Porta Felice, svolta a sinistra su via Maqueda, quindi corso Tukory fino a raggiungere piazza Indipendenza. Fatta questa premessa, l’attuale corsia preferenziale si può sfruttare per la circolazione bidirezionale di biciclette. Ma non è finita qui.
Lungo via Papireto è presente una corsia preferenziale. Ovviamente non rispettata, e potrete dare un’occhiata giornalmente alla strada per rendervi conto che sono presenti i cartelli della segnaletica verticale che indicano la corsia preferenziale. Bene, si potrà sfruttare anche questa corsia per il transito bidirezionale delle biciclette. Qualcuno obietterà: ma i posti auto che si andranno a perdere? Data l’ampiezza di via Papireto, sul lato sinistro della strada si potrà istituire la sosta auto a lisca di pesce in modo da guadagnare ulteriori stalli e compensare quelli che si saranno persi sul lato destro. La nuova corsia ciclabile partirà da piazza Papireto fino al Palazzo di Giustizia.
Da premettere che lungo via Papireto sono presenti ben 6 (sei) cartelli che indicano la presenza di una corsia preferenziale (come da foto).
Dal Palazzo di Giustizia, le biciclette potranno percorrere piazza V.E. Orlando in quanto già pedonale e tagliare fino ad arrivare a via Volturno. Da qui in poi sarebbe un percorso promiscuo sul marciapiede o su strada, permetterà alle biciclette di ricongiungersi con l’area pedonale davanti al Teatro Massimo e infine via Maqueda.
E proprio attraverso questi tratti promiscui che si otterrà una sorta di anello ciclabile: via Maqueda, corso Vittorio Emanuele, via M.Bonello (tratto promiscuo), via Papireto, piazza V.E. Orlando, via Volturno (tratto promiscuo), piazza Verdi, via Maqueda.
Non richiede grossi interventi infrastrutturali ma un gran lavoro di segnaletica stradale; il risultato è assicurato in quanto si darebbe la possibilità, anche ai turisti, di poter circolare in bicicletta in alcuni assi stradali del Centro Storico, e di notevole attrazione monumentale.
Precisiamo inoltre che tale proposta è da considerarsi come tentativo di ottimizzare quel poco che questa città ha a disposizione. Ovviamente auspicheremmo che fossero realizzate piste ciclabili a regola d’arte.
Cosa ne pensate? Lasciamo a voi il dibattito.
L’idea è ottima ma sulla realizzazione,a mio parere, bisogna fare delle riflessioni.Non è possibile a Palermo agire solo sulla segnaletica per proteggere i ciclisti che rischiano, come i gatti sulla tangenziale, una brutta fine visto che sappiamo di non essere a Stoccolma.Bisogna distinguere ciò che si può fare subito e ciò che va fatto con un progetto definitivo,ma bisogna partire dal progetto definitivo e arrivarci nel tempo con successive approssimazioni e non viceversa.Il mio progetto definitivo prevede a)zona pedonale a tempo pieno con basolato bianco in via maqueda e corso vittorio emanuele sino alla cattedrale,pista ciclabili con cordoli di protezione nel resto dell’anello b)Stazione bike car una al massimo e l’altra alla martorana con possibilità per i turisti di lasciare la bicicletta per ammirare i monumenti c) Vigli in bicicletta per controllare il corretto impiego dell piste ciclabili con multe scritte e non verbali.
Una domanda: ma non si può utilizzare la parallela al papireto quella che scende sino al tribunale per la pista ciclabile?
Per completare meglio la via parallela è via bonello e poi via del noviziato.
IO FAREI UNA PISTA CICLABILE parallela alla line 101 andata e ritorno.
La pista ciclabile lungo l’asse viario principale della città (101) sarebbe logica e molto utile, ma considerando le due corsie preferenziali per l’autobus indispensabili non c’è lo spazio a meno di non fare la follia di disegnare delle striscie sul marciapiedi come fece il sindaco orlando tanti anni fa,striscie magari interrotte da qualche edicola.L’unica soluzione sarebbe quella di mettere al centro della via libertà una zona attraversata da due tram nei due versi e anche una pista ciclabile,e lasciare alle macchine le due corsie esterne come viale san martino a messina,ma io sinceramente preferisco la metropolitana leggera
Certo con la metropolitana leggera si potrebbe evitare di far passare gli autobus e al centro si potrebbe mettere una doppia pista ciclabile protetta dai cordoli lasciando alle macchine le corsie laterali
Ma io vivrò abbastanza per vedere la metropolitana leggera in via libertà a palermo?
londra..
lì le piste ciclabili sono in tutte (o quasi) le vie principali. Le hanno ricavate sia a dx che a sx delle carreggiate, tracciandole ( mi è parso) appena più strette della norma e con il loro fantastico modo di segnare la segnaletica orizzontale a rilievo ( malta?). Ovviamente funzionano benissimo e moltissime persone vanno in bici, e non per farsi la passiata..
Le piste ciclabili vanno pensate in questo modo, ramificate un po’ ovunque e non separate da pericolosi cordoli; basta stringere le corsie carrabili e non consentire il parcheggio lungo le strade principali. Ma qui potrebbe sembrare di chiedere la luna..
i cordoli sono pericolosi, la segnaletica orizzontale e’ sufficiente ma dovrebbe essere piu’ evidente: un buon risultato si ottiene dipingendo di rosso la corsia ciclabile. Poi il panormosauro col tempo si abitua…io giro in bicicletta a Palermo da 10 anni e ho notato che i colpi di clacson e l’urlo “spostati” diventano via via piu’ radi. Ho anche sperimentato che se il ciclista guida in maniera leggermente “aggressiva” e’ piu’ rispettato. Inoltre per evitare dolorosi colpi di specchietto al gomito non bisogna mai guidare troppo a destra (tra l’altro si rischia di bucare la ruota visto che i bordi delle strade sono sempre pieni di vetro) ma dare un minimo d’impaccio in modo da essere considerati un ostacolo 🙂
@gaetano73 Concordo pienamente. Non bisogna essere timidi, ma presenti, farsi vedere, segnalare che la mia presenza è valida quanto quella del tizio col SUV. Quasi mai avuto suoni di clacson onestamente. Mai guidare troppo a destra, sia per gli specchietti, sia perché così hai più spazio quando l’immancabile panormosauro spalanca lo sportello all’improvviso senza guardare se arriva qualcuno (sia esso bici, scooter o automobile), che credo sia uno degli incidenti più frequenti in assoluto per chi va in bici.
La corsia ciclabile non basta colorarla, il panormosauro penserebbe che è messa lì solo per rendere più allegro l’asfalto, bisogna proteggerla fisicamente, quindi ringhiere o almeno un cordolo di cemento alto almeno 30 cm. Comunque, è un buon inizio, ma ricordiamoci che le corsie ciclabili dovrebbero servire a muoversi in città, non solo a farsi la passiata in tondo… Quindi auspico che vengano estese se non a tutte, almeno a buona parte delle vie cittadine. Mi ricordo quando sono stato a Oxford, non c’era una, nemmeno una via senza la pista ciclabile.
[…] distanza di poche settimane dalla proposta sull’anello ciclabile ecco che una parte di questa nostra proposta viene […]
A Bologna, capitale delle ciclabili in Italia, le piste ciclabili si trovano tra il marciapiede e le strisce del parcheggio. Se si trapiantasse ciò a Palermo, a mio avviso sarebbe utile non solo per la creazione di possibili piste sicure in tutta la città, ma riducendo lo spazio della carreggiata si eviterebbero auto in doppia fila! http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/be/Pista_ciclabile_a_Bologna.JPG