Un giro in bicicletta in città, lungo un percorso protetto e senza automobili per affermare una mobilità più dolce e sostenibile. Il Cyclopride Day 2014, che si terrà l’11 maggio, sarà l’esordio per Palermo in questa iniziativa, che così si affiancherà a Milano, Napoli e Firenze che sono giunte alla seconda edizione. Cyclopride non è solo un evento che si sta affermando come la più grande pedalata collettiva d’Italia, ma è anche un’associazione senza fini di lucro, nata per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di locomozione in città, per gite fuori porta, per vacanze.
Il Cyclopride Day 2014 consisterà in un tour in bicicletta, non competitivo e aperto a tutta la cittadinanza, lungo un circuito di circa 20 chilometri che, partendo dal Foro Italico, attraverserà l’intera città per scoprire (e riscoprire) le magie della Palermo Città-Porto, Città-Natura, Città-Storia. Dal cuore del Centro storico fino al Parco della favorita. Poi si continua verso Sud, a riscoprire il Mare Dolce col suo Castello. Il percorso è stato studiato in modo da consentire la partecipazione anche ai disabili.
Al Foro Italico sarà inoltre allestito un Cyclopride Village, con diversi stand che ospiteranno attività di promozione della cultura della sostenibilità urbana. Vi saranno poi diverse attività collaterali, tra le quali un giro in bicicletta dalla Cattedrale alla Cala riservato ai piccoli ciclisti iscritti al “Bimbi in Bici 2014”, e una regata che seguirà via mare lo stesso percorso del Cyclopride.
Anche noi saremo presenti con un nostro gazebo per promuovere il sistema di mobilità sostenibile carpooling Muovity.
Orari?
Dalle 9 in poi 😉
In tarda mattinata verrà diramato un comunicato stampa.
le potenzialità della mobilità ciclabile in una città praticamente piana e dal clima quasi sempre mite sono enormi, ben vengano queste iniziative!
servirebbe più interesse da parte del comune per le infrastrutture secondarie, per esempio perché non stipulare degli accordi con poste, supermercati, uffici per l’istallazione di rastrelliere? costo zero per il comune e ritorno per gli utenti elevatissimo, probabilmente maggiore che per le stesse piste ciclabili.