Nuova ordinanza dell’ufficio traffico e questa volta viene riaperto il varco semaforico in via L. Da Vinci, all’altezza di via Casalini. L’incrocio è stato infatti oggetto di contestazioni fra politici, residenti, commercianti e detrattori della linea tranviaria. Con risultato che è stata generata una gran confusione.
Ma ricapitoliamo:
in data 10 Marzo 2014 si è svolta una conferenza di servizi presso la sede della V Circoscrizione per discutere la ridefinizione del varco di via Casalini, a seguito di alcune criticità da parte di alcuni commercianti. Nella stessa sede si è chiesto quindi lo spegnimento del relativo semaforo che a quanto pare generava lunghe code. A tal proposito, è presente un video che circola su facebook e che mostra la fila di auto in prossimità di questo semaforo…ma nessuno ad accorgersi delle tante auto lasciate in sosta vietata davanti ai bar.
A seguito di questa riunione, in data 12 Marzo 2014 viene decisa la chiusura in via sperimentale del varco all’altezza di via Casalini con barriere new jersey (per impedire l’inversione di marcia alle auto), e l’attivazione del semaforo solo con prenotazione della chiamata per salvaguardare i pedoni.
Ma giorni dopo arrivano ulteriori lamentele, questa volta da Passo di Rigano. E in data 27 Marzo 2014 la Circoscrizione chiede l’immediata apertura del varco di via Casalini.
Il 3 Aprile 2014 quindi viene emessa una nuova ordinanza dove viene ripristinato il semaforo e riaperto il varco. Qui l’ordinanza che riassume questa vicenda dai contorni assurdi.
Proposte: accorciare i marciapiedi alle volte non basta. Perchè non rivalutare il prolungamento delle incomplete via Ur10 e via Aci? Ne avevamo già parlato ed è un’ottima soluzione per dare uno sfogo all’intera via Casalini.
Infine: perché istituzioni come le Circoscrizioni, a diretto contatto con il territorio, non cominciano a portare avanti un serio piano di comunicazione sulla nuova opera? La gente ha fame di informazione, voglia di sapere e conoscere i percorsi e le future fermate. Si illustrino i vantaggi che ne può beneficiare il territorio e le borgate, la concreta possibilità di poter lasciare la propria auto per certi spostamenti, piuttosto che dare ascolto a chi parla di attività commerciali chiuse per colpa della tranvia.
O.T.
Certo che a vedere sta foto viene il ribrezzo. Una macchina sul marciapiede e in prossimita’ delle striscie, dove c’e’ lo scivolo.
Un cassonetto quasi all’incrocio, un camioncino sul marciapiede.
Mamma mia, ma nemmeno in Siria al momento c’e’ tanta anarchia.
Chieso scusa per l’off-topic.
Fa ridere un comune che non sa prendere decisioni. Un “Ufficio Traffico” o comunque chi si occupa di gestire il traffico non dovrebbe prendere decisioni solo in base ai “suggerimenti” dei residenti ma dovrebbe conoscere il suo mestiere, vero siamo in Italia non esiste il concetto di “impare un mestiere” ma solo di “occupare un posto”. 🙁
A me invece fa ridere chi da troppa corda a presunti esperti al traffico lì nella zona 🙂
@antony977 sono d’accordo ti sei spiegato meglio di me 🙂
Sono passato oggi proprio da quell’incrocio, dopo aver letto l’articolo e mi sono soffermato un attimo sui particolari.
Innanzi tutto è ancora chiuso, ma poi in entrambe le direzioni le corsie lato marciapiede, che dovrebbero essere quelle dedicate alla svolta a destra ed a proseguire la marcia con semaforo indipendente da quello per svoltare a sinistra, sono completamente impraticabili.
In entrambi i lati macchine parcheggiate ovunque e addirittura sempre in entrambi i sensi i cassonetti della spazzatura quasi all’angolo con l’incrocio.
Per cui delle due corsie di preselezione per lato di fatto se ne può utilizzare solamente una, e di conseguenza i veicoli che devono proseguire dritto, anche a semaforo verde, rimangono imbottigliati.
Ci credo che si vengono a creare le lunghe code…
Io penso che qui il problema sia dettato da 2, 3 politi, bisognerebbe fare una petizione tra tutti i commercianti, sono i cittadini che devono avere voce in capitolo, bosogna vederci chiaro, una volta fatta una petizione commerciante per commerciante e abitanti della zona, carta canta!!!
[…] la lettera di Salvatore Torregrossa, e che descrive l’aberrante vicenda del semaforo di via Casalini. Un provvedimento di riapertura discutibile, ma soprattutto un film a cui abbiamo già assistito: […]