Seconda parte dell’aggiornamento fotografico dei lavori Tram lungo corso dei Mille. Ci troviamo in prossimità dell’incrocio con con via A. d’Aosta, dove sono in corso i lavori per lo spostamento dei sottoservizi, risagomatura dei marciapiedi e nuovo muro perimetrale lato mare. Successivamente si passerà alla costruzione della sede tramviaria, che scorrerà lungo il lato mare.
Ringraziamo M.Marino per gli scatti.
Si erige il nuovo muro perimetrale lato mare.
I nuovi pali della catenaria presso l’incrocio con via A. D’Aosta.
Visuale del cantiere in direzione Brancaccio.
L’attuale sede stradale ristretta,
io dico solo una cosa, fatta debita premessa che il tram può essere un’opera fondamentale per palermo..
CHE TRISTEZZA…!
questo commento nasce dal vedere quotidianamente cosa si costruisce: un muro ANONIMO bianco che probabilmente sarà sormontato da una cancellata del tipo di quelle già viste negli altri km di sede tramviaria già depositata. il tutto laddove un tempo c’erano alberi e un po’ di verde..
colorare la città no? usare un po’ di verde (stile milano) era troppo difficile?
Ma se a Palermo non siamo in grado di curare il verde già esistente come pretendi che se ne crei di altro? NON BESTEMMIARE!
ma per quanto riguarda il ponte sull’oreto dove passerà la linea del tram si sa qualcosa? ci sono novità?
altro che bestemmia, se vivessi la zona sapresti che “il verde” che c’era lì era abbastanza ben curato. gli alberi erano, x esempio potati regolarmente…
scherzi a parte, basta un po’ di colore, un po’ di fantasia.. qualcosa che renda meno grigio il tutto.. cavolo a Bratislava la sede tramviaria è rossa e i tram blu o rossi (salvo qualche vecchio modello giallo paglierino)..
colore gente.. la vita è già grigia di suo.. xkè crearne dell’altro?
Il tram passerà al centro del ponte sul fiume Oreto.
d’accordo sul colore. mi sono sempre chiesto se l’abbattimento degli alberi fosse dovuto a un problema d’incompatibilità col tram, o soltanto di spazio da lasciare alle auto. in germania molto spesso il tram passa in mezzo a filari di platani. per palermo forse andrebbero bene gli aranci, i bagolari, i lecci.
in zona leonardo da vinci la strada è così larga che lo spazio ci sarebbe.
Una cosa che ho contestato sin dall’inizio della costruzione delle varie sedi tramviarie è proprio questa.
Ovunque abbia visto delle linee tram Barcellona,Milano,Roma dove è possibile e dove la sede tramviaria è separata dalla sede stradale, anzichè il cemento grezzo sotto i binari vi è della terra ed un piccolo prato verde e le recinzioni sono fatte con delle siepi, rende tutto molto piu verde e gradevole.
Alcuni esempi
Barcelona:
Foto 1
Foto 2
Milano
Foto 3
Foto 4
Purtroppo dal punto di vista climatico dobbiamo compararci a Tunisi, l’Algarve, Gibilterra… è inutile che parliamo di Milano, Bratislava, dove le temperature mantengono spesso il verde con poche cure e le piante non “spicano”. Poi siamo sempre i primi a criticare che a Palermo gli incivili trovano naturale ambientamento…quindi ben vengano i muri anzi le cinte con cancellate e lance affilate in alto… Scherzi a parte, dobbiamo trovare comunque una coerenza con la realtà, i casi che si verificano, le temperature che in estate determinano l’innaffiatura giornaliera del prato … a meno che non troviamo un sistema con cui il tram provvisto di una cisterna supplementare, non irrighi al passaggio direttamente …
Sui colori, d’accordissimo, lo avrei già fatto con i tristi locomotori a diesel che seppur vecchi e vetusti, avrebbero potuto dare un’idea vintage carina ed un tocco di allegria che non guastava in un contesto di degrado collettivo.. I colori sgargianti nelle vetture e nei mezzi pubblici (vedi il rosso di Londra..) sono comunque una tradizione nel centro e nord Europa poiché si distinguono in ambienti con molta nebbia e cielo quasi perennemente uggioso. Mi ricordo da ragazzo all’estero che mi colpiva molto l’acquisto di piccole autovetture i questi paesi di colore arancio, giallo, rosso e verde “pisello”, soprattutto per le utilitarie e la logica era proprio questa, rompere con la consuetudinaria vista piatta e buia. Ciò non toglie che anche da noi un pò di colore e di novità (in tutti i sensi) non guasterebbe.
Un caro saluto
Massimo
Ottima disamina dell’utente MX per quanto riguarda il materiale di fondo della sede tranviaria (prato si,prato no)…del resto è ciò che ha detto l’ingegnere durante la visita.
Per quanto riguarda i colori dei convogli:NESSUNO ha mai detto che resteranno bianchi..probabilmente prenderanno i colori aziendali dell’AMAT:arancio-bianco-blu oppure blu-bianco.
A me il colore piace moltissimo e anche la cancellata.
Quindi non è possibile impiantare il prato al posto del manto in cemento perchè sarebbe troppo complicato mantenerlo? Ho capito bene?
@Fulippo1
Principalmente,come detto dall’ingegnere l’altro giorno,si è scelto l’asfalto perche la sede tramviaria avrà un duplice utilizzo:Per il tram,ma anche per i mezzi di soccorso(Polizia,VdF,Ambulanze),che avrebbero a disposizione una strada senza traffico per poter intervenire piu’ rapidamente.
Sinceramente questa scelta mi trova d’accordo.Del resto una lunga striscia di prato dove ogni 10 minuti passa un tram,non è facile da mantenere e innaffiare e con il nostro sole diventerebbe subito giallastra e quindi verrebbe meno l’effetto di arredo urbano.
Forse si poteva pensare a dei mattoni graziosi,ma nella sostanza cambia poco.l’importante è che l’opera sia funzionale ed efficente…e lo sarà.
è possibile impiantare alberi a radice “fittonante” ovvero che scendano in profondità, un esempio sono le palme, ma il punteruolo rosso a vanificato questa opportunità. ciò non toglie che alberi come le palme da cocco o da dattero possano trovare allocazione, nei punti in cui la distanza è abbastanza sufficiente mt. 5,00 in poi qualunque tipo di albero può trovare allocazione (suggerirei olivo, arancio amaro, robinia, alloro, sugherella, anche il carrubbo, tutte piante indigene e robuste, nonché resistenti allo stress idrico), ciò non toglie l’opportunità di allevare piante arbustive come il pitosforo e l’oleandro o rampicanti perenni come la bignonia, il glicine, bouganville il gelsomino ecc…, come vedete c’è una soluzione a qualunque problema
@moscerino, scusa che c’entra il carrubbo col prato sotto il tram… non abbiamo certo asserito che la flora mediterranea a Palermo debba essere composta solo da cactus e piante grasse? Poi che per il verde pubblico si possano utilizzare semplici piante indigene, questo è sensato…
un caro saluto
Massimo
Bè se il problema principale è il clima, che renderebbe arduo il mantenimento del verde allora sì, ma se è la manutenzione di per se il problema no, visto che viene fatta tranquillamente in altri posti (anche se credo non ce ne voglia tantissima).
Per il passagio dei mezzi di soccorso sarebbe una soluzione, ma comunque non irrinunciabile.
Tra l’altro ok che l’importante è che funzioni bene, ma perchè accontentarsi?
Io spesso mi sono interrogato sull’effettiva utilita’ di questo sistema integrato di mobilita’. E recentemente ho letto pareri simili al mio su altri blog.
I tram dovrebbero sopperire al trasporto pubblico dalle periferie verso il centro, non all’interno del centro. Si giunge a Notarbartolo, si giunge alla stazione centrale…Ma da li’ si sara’ sempre costretti a cambiare per raggiungere il centro.
Bene, con tutta la buona volonta’, mi chiedo, cambiare con cosa? Con un bus schifoso, affollatissimo, attenderlo per 20/25 minuti, pieno di malacarne?
Signori, rendiamoci conto che il passante e’ non una metropolitana, e comq nemmeno attraversa il centro. Ribadisco quindi il concetto: in centro, come ci si arriva?
L’anello? da Notarbartolo a Politeama? Forse e’ la sola cosa fattibile, quando ci faranno la grazia.
Sbaglio ragionamento, qualcuno si e’ mai posto questo problema?
Sara’ veramente utile il tram?
@Luca S.
Rispetto il tuo punto di vista,ma la penso totalmente all’opposto.Sono super convinto che la rete tranviaria sarà un successo,perché è un infrastruttura valida e ben concepita.Finalmente,quartieri periferici e poco assistiti potranno essere collegati agevolmente con degli snodi quali Centrale e notarbartolo.Da lì potranno prendere il passante(altra opera che cambierà volto al trasporto pubblico) e recarsi in altre parti della città di assoluta importanza.
A Palermo,comè nelle altre città,non esiste un centro,bensì tante centralità:hai idea di quanti uffici,enti,ed attività insistono in zona Notarbartolo?o in zona Lazio?o Belgio?ed ancor di più in via la Malfa?immagina chi abita a Brancaccio e lavora alla Telecom di via la Malfa..o chi abita a Borgo nuovo e studia all’ITI Volta.o ancor di più tutti quelli che si recano all’UNIVERSITÀ.le combinazioni sono infinite.Non esiste solo il centro storico.
Infine sono sicuro che la rete sarà pian piano estesa in modo ramificato.
@Luca S.
“Con un bus schifoso, affollatissimo, attenderlo per 20/25 minuti, pieno di malacarne?”
Pensa che tralaltro si scendera’ da un tram bellissimo, ma certamente affollatissimo e pieno di malacarne allo stesso modo! Mica cambiando l’involucro cambia il contenuto…per quello ne abbiamo tempo!!
perfettamente d’accordo con il commento di massimo ma la mia richiesta di “verde” si riferiva al mantenimento, per lo meno, di arbusti così come il corso dei mille, dal civico 300 ca al 570 ca, ha sempre avuto da che ho memoria..
lo stesso si poteva fare per le altre tratte del tram. come scrive un utente sopra, ci sarebbero diverse piantumazioni che potevano esser vagliate.
ma probabilmente il costo era molto maggiore..
x cui accontentiamoci del w il progresso, w il grigio
Il vero problema sono i muri.
Fateci caso: a Palermo non c’e’ costruzione di nuova opera pubblica che non veda l’erezione di muri e muretti. In un altro articolo in questo blog si parla della maxi strada Lanza Di Scalea – La Malfa. Guardate le foto di google maps e vi renderete subito conto che anche li’ stanno erigendo muri.
A mio avviso si tratta di una “prassi” tipica di societa’ allo stato feudale: e’ la paura dell’altro (che spesso a Palermo non e’ priva di fondamento) a portare i progettisti a queste scelte. Oppure deve trattarsi di qualche adempimento di legge… cosa strana, perche’ se la legge in Italia e’ uguale per tutti, non si vede perche’ a Vicenza non c’e’ bisogno di costruire in questo modo, e a Palermo si’.
Giusto per dare un altro esempio: stessa sorte e’ toccata alla nuova strada di superfice che colleghera’ la ex stazione Vespri a Corso Tukory… sono certo che i nostri antenati sul finire dell’Ottocento, non avrebbero mai alzato quei muri. Di strade ne costruirono in quell’epoca e trasformarono la nostra citta’ in una capitale del Libert, ma mai ebbero bisogno di erigere muri, per altro di cemento come quelli che si fanno oggi (orribili, oltre che costosi quando li si vorranno abbattere)… chiediamoci perche’.
Errata corrige: Libert = Liberty.
Volevo anche aggiungere che io vivo in Olanda e qui le citta’ sono piene di tram, ma ovviamente non c’e’ l’ombra n’e di un muro ne’ di una recinzione attorno alle sedi tranviarie.
Quanto alla sede tranviaria, ad Amsterdam, per esempio, si adatta al contesto (centro storico, area promiscua auto+tram, ecc). Alcune foto per dare un’idea:
http://www.amsterdamforfree.it/wp-content/uploads/2010/08/Tram-Amsterdam.jpg
http://www.amsterdamtips.com/images/amsterdam-tram.jpg
http://fr.petrophoto.net/photo/normal/804-tram.jpg
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7f/Tram_in_Amsterdam.jpg
http://images.world66.com/am/st/er/amsterdam_tram_and_galleryfull
http://www.viagginews.com/wp-content/uploads/immagine-da-web212.jpg
http://4.bp.blogspot.com/-IMuLK86RrKM/TxNhOAsRzYI/AAAAAAAA_ao/UXrDfed6Eu0/s1600/Amsterdam-Tram-Central.jpg
Chiedo scusa, qualcosa e’ andata male con i link qui sopra. Ci riprovo:
Foto 1 – di fronte stazione centrale
Foto 2 – semi-centro, pavimento con piastrelle rosse
Foto 3 – centro, pavimento piastrellato
Foto 4 – semi-centro, asfalto duro color sabbia
Foto 5 – centro, circolazione promiscua
Foto 6 – centro, pavimento piastrellato
Foto 7 – area extra-urbana
Ma per quando è prevista l’apertura di almeno una linea?? Per il 2012 ci riescono?