Sferracavallo ostaggio delle auto: la risposta politica non convince

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Un episodio emblematico ha riacceso l’attenzione sulle criticità della viabilità interna a Sferracavallo, borgata marinara di Palermo. Il 5 agosto, un’autovettura parcheggiata in divieto di sosta in via Catullo ha bloccato il transito dei mezzi pubblici per circa un’ora, generando disagi significativi per residenti e turisti.

Foto: Blog Sicilia

Il consigliere comunale Leopoldo Piampiano (Forza Italia) ha reagito prontamente, inviando una nota formale all’AMAT Palermo S.p.A. e all’Ufficio Traffico e Mobilità Ordinaria del Comune. Nella sua dichiarazione, Piampiano ha sottolineato la necessità di:

  • 🚍 Adottare mezzi pubblici di dimensioni più compatibili con il tessuto urbano di Sferracavallo
  • 🛣️ Garantire una mobilità più fluida e sicura, soprattutto nelle vie interne
  • 🏖️ Pianificare soluzioni strutturali per migliorare l’accessibilità e la vivibilità dell’area, specie nei mesi estivi

Il consigliere ha espresso fiducia in un pronto riscontro da parte degli enti competenti, auspicando interventi che vadano oltre le misure temporanee e affrontino il problema in modo sistemico.

Sferracavallo, meta turistica e residenziale, merita una mobilità all’altezza delle sue potenzialità. L’episodio del 5 agosto è solo l’ultimo campanello d’allarme: ora tocca all’amministrazione rispondere con soluzioni concrete.

🔍 Cosa non torna nella dichiarazione di Piampiano?

1. La richiesta di mezzi pubblici più piccoli

  • Anomalia: Piampiano chiede all’AMAT di utilizzare mezzi di dimensioni più ridotte per Sferracavallo. Ma l’episodio che ha causato il blocco non è imputabile al mezzo pubblico, bensì a un’auto parcheggiata in divieto. La proposta di ridurre le dimensioni dei mezzi pubblici sposta pertanto l’attenzione dal comportamento scorretto dei privati alla presunta inadeguatezza del servizio pubblico.
  • Domanda implicita: Perché penalizzare il trasporto pubblico invece di rafforzare i controlli sulla sosta selvaggia?

2. Assenza di riferimento alla polizia municipale

  • Anomalia: Non viene menzionata alcuna richiesta di intervento o potenziamento della vigilanza da parte della polizia municipale.
  • Osservazione: Se il problema è il parcheggio abusivo, non sarebbe più logico chiedere multe, rimozioni e controlli?

3. Soluzione strutturale non definita

  • Anomalia: Si parla di “soluzioni strutturali” senza specificare quali. ZTL? Sensi unici? Parcheggi alternativi?
  • Critica: La dichiarazione resta vaga e non propone un piano concreto.

Conclusione: servono regole, non scorciatoie

Sferracavallo ha bisogno di una mobilità sostenibile, basata su:

  • Trasporto pubblico efficiente e integrato
  • Controlli rigorosi sulla sosta e sul rispetto del codice della strada
  • Pianificazione urbana coerente con la vocazione turistica e residenziale della borgata

Adattare gli autobus alle strade strette può essere parte della soluzione, ma ignorare il problema della sosta selvaggia significa accettare l’inciviltà come norma. E questo, più che una proposta, è una resa.

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One Thought to “Sferracavallo ostaggio delle auto: la risposta politica non convince”

  1. punteruolorosso

    hanno fatto parte del marciapiede di via palazzotto, dove sorgel la stazione. resta da fare quello in direzione di viale leone. ieri stesso vedevo un bel po’ di gente camminare in mezzo alla strada. manca ancora l’illuminazione in via palazzotto. manca un collegamento diretto con la piazza (prolungamento di via catullo).
    la frequenza dei treni va portata a uno ogni quarto d’ora in tutto il passante, sferracavallo compresa.
    alcuni esultano per l’esclusione della linea g dai finanziamenti per il tram, eppure questa sarebbe un’alternativa per raggiungere la borgata.
    diciamo ancora una volta no al collettore nordoccidentale che sverserebbe acque depurate di circa centottantamila abitanti nella riserva di capo gallo-isola delle femmine.

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