Ballarò | Red Bull porta lo sport, le istituzioni lasciano spazzatura e retorica

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La recente inaugurazione del campetto polifunzionale a Ballarò, finanziato da Red Bull, sembrava il segnale di una rinascita per il quartiere. Uno spazio dedicato allo sport e all’aggregazione, arricchito da un murales suggestivo e da un progetto che punta a coinvolgere i giovani.

Il nuovo campetto polifunzionale, finanziato da Red Bull, è un progetto di rigenerazione urbana che ha trasformato un’area precedentemente abbandonata in un punto di riferimento sociale per i giovani del quartiere.

Un Playground per la Comunità

Il campo, situato nel quartiere Albergheria, è diviso in due metà: una per il basket e una per il calcio, offrendo uno spazio multifunzionale per lo sport e l’aggregazione.

«All’Albergheria abbiamo inaugurato un’opera di urbanizzazione artistica predisposta per attività ludiche-sportive nell’ambito della riqualificazione del quartiere che sta portando avanti l’amministrazione comunale. Ringrazio “Red Bull”, noto brand internazionale con cui è stata realizzata una sinergia pubblico-privato capace di dare vita a un progetto di street art che prevede un’area decorata con un murales a pavimento e dotazioni per garantire ai giovani momenti di svago all’aria aperta. L’area riqualificata è quella dove in passato c’era un vecchio campetto di calcio a 5, nei pressi del pensionato universitario “San Saverio”. Prevediamo adesso accordi di collaborazione con associazioni e società sportive del territorio per gestire l’area nel modo più efficiente possibile con l’obiettivo di garantire la migliore fruizione ai cittadini».  

Ma basta allargare lo sguardo per accorgersi della realtà: attorno al campetto proliferano discariche abusive, simbolo di una gestione urbana che preferisce ignorare il degrado piuttosto che risolverlo.

Ballarò: tra la retorica della riqualificazione e l’indifferenza del degrado

Palermo ha una lunga storia di riqualificazioni incomplete, dove si inaugurano spazi pubblici senza preoccuparsi della loro sostenibilità nel tempo. Il campetto di Ballarò rischia di seguire la stessa sorte: celebrato dalle istituzioni come un intervento positivo, ma circondato da rifiuti che ne minano la fruibilità e il valore per la comunità. Nascondere il problema, spostando l’attenzione su interventi che suonano bene nei comunicati stampa, ma che sembra non cambiare nulla nella vita reale del quartiere

Chi deve intervenire?

L’iniziativa di Red Bull ha dimostrato che esiste voglia di cambiamento, ma non può essere lasciata sola in un contesto di incuria. Serve un’azione concreta da parte delle istituzioni per: Bonificare le aree circostanti e garantire COSTANTEMENTE un ambiente dignitoso per i cittadini. Creare un sistema di controllo che impedisca il ritorno delle discariche abusive. Evitare interventi spot e pianificare progetti urbani realmente integrati nel tessuto sociale.

La vera emergenza che nessuno affronta

Il problema non è solo il degrado visibile: è la strategia dietro queste operazioni. Riqualificare non significa abbellire singoli angoli, significa cambiare il tessuto sociale e urbanistico. A Ballarò, invece, si fa il contrario: Si inaugura un campetto, ma si ignora la sporcizia che lo circonda. Si celebra un progetto sportivo, ma si lascia il quartiere nell’incuria. Si usano fondi privati (successo in passato, e ben vengano), mentre il pubblico sembra abdicare al proprio ruolo.

Basta nascondere la polvere sotto al tappeto

Il campetto di Ballarò è una grande opportunità per il quartiere, ma senza un intervento concreto sulla gestione dei rifiuti (e non solo) rischia di essere un’altra promessa tradita. Palermo non ha bisogno di cartoline da mostrare sui social, ha bisogno di soluzioni reali. Se il campetto finanziato da Red Bull deve diventare l’ennesimo trofeo di marketing delle istituzioni, allora Ballarò resta condannato a essere un quartiere da esibire nei progetti e da ignorare nella realtà.

Vogliamo davvero una città che cambia, o ci accontentiamo di continuare a giocare a nascondere la spazzatura sotto al tappeto?

Le immagini ritratte sono del 8 giugno 2025.

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