Vi riportiamo integralmente un aggiornamento di Gruppo FS sui lavori di raddoppio ferroviario Palermo – Catania, che stanno interessando diversi lotti funzionali tra le due città.
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Catania, 14 ottobre 2024 – Continuano a pieno ritmo i lavori di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) in Sicilia.
Completati gli interventi per la posa dei 38 km di doppio binario ferroviario realizzati da Bicocca a Catenanuova, nell’ambito dei lavori del nuovo collegamento Palermo – Catania.
Articolato in sei lotti funzionali per una lunghezza complessiva di 179 km, il progetto prevede il doppio binario nelle tratte Bicocca-Catenanuova e Fiumetorto-Lercara Diramazione e un nuovo binario veloce fra Lercara Diramazione e Catenanuova, in variante di tracciato.
Il progetto della Bicocca-Catenanuova, sulla Catania-Palermo, affidato da RFI all’ATI con a capo Webuild, consiste nel raddoppio della linea per 38 km, con l’attivazione di 17 viadotti ferroviari, 8 cavalcaferrovia, 2 gallerie artificiali e 2 gallerodotti, 5 sottovia stradali, con personale impiegato nel cantiere di circa 350 lavoratori, per un investimento di circa 508 milioni di euro. Sono stati inoltre eliminati tutti i passaggi a livello esistenti.
L’opera è inserita in Cantieri Parlanti, progetto realizzato da Gruppo FS e RFI in collaborazione con il MIT, il Commissario Straordinario di Governo, per raccontare in maniera trasparente le attività e i benefici delle nuove infrastrutture attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina web dedicata alle opere strategiche.
Gli interventi di velocizzazione dell’intero itinerario Palermo-Catania-Messina, progetto di RFI con la direzione lavori di Italferr, per il quale è stato nominato commissario di Governo Filippo Palazzo, prevede un investimento economico complessivo di circa 12 miliardi di euro. I lavori garantiranno il rispetto dei requisiti d’interoperabilità e consentiranno una significativa crescita della competitività del trasporto viaggiatori su ferro, rispondendo alle esigenze di mobilità in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, con benefici per regolarità e frequenza.
Al momento sono in corso gli interventi su tutti i lotti del nuovo itinerario Palermo-Catania, per 179 km e della Catania-Messina, per una lunghezza complessiva di circa 42 km.
Anche se c’è ancora tanto da fare questa è una ottima notizia, augurandomi che anche la Palermo Messina possa essere raddoppiata.
funziona come trenino che fa il giro della sicilia toccando quasi tutte le province. palermo, agrigento, caltanissetta, enna, catania. va bene dunque per il trasporto locale da un paese all’altro.
non funziona come collegamento diretto fra le due principali città. ci vorrebbe un’alta velocità pa-ct con una sola fermata nel mezzo. la tratta dovrebbe essere la più breve possibile. e allora sì che si potrebbe accettare la forzatura di un collegamento palermo-messina passando da catania. se da palermo a catania, a lavori finiti, ci si stesse 45 minuti, si potrebbe raggiungere lo stretto in un’ora e mezza. con il raddoppio pa-ct e il proseguimento sulla ct-me ci si starà tre ore.
urge quindi il raddoppio della palermo-messina.
Caro Punteruolorosso, le ferrovie devono soddisfare la maggior parte delle esigenze, scartando le, cosiddette improponibili (raggiungere Marettimo, scherzo!), ma ciò che resta inaccettabile, premesso che questo “ammodernamento” della linea PA-CT con inframezzi CL e EN non sarà mai ad AV/AC, ma solo AC, sono i graduali allontanamenti delle stazioni dai capoluoghi di Provincia, quasi a voler sottolineare la non considerazione che hanno queste due cittadine nel contesto socio-economico della Sicilia, in primis, e del sistema Italia in secundis.
Ciò premesso sono più che d’accordo sul completamento della direttrice PA-ME, ma anche il non allontanare le stazioni dai centri abitati, vero punto di forza delle FFSS, ma anzi allungare e raddoppiare lo spazio panchine e realizzare i più che famosi parcheggi di scambio, in prossimità delle succitate stazioni, con aree dedicate all’affitto dei mezzi green e allo stazionamento dei pullman, insomma rimodulare le stazioni in base alle esigenze socio-economiche delle cittadine attraversate!
@moscerino, certamente una linea veloce lascierebbe a bocca asciutta molti paesi e piccole città, e quindi andrebbe fatta in aggiunta a quella che si sta facendo adesso. se fossimo al nord, avremmo una linea tortuosa per il trasporto lacale e una diretta per quello veloce. la nuova pa-ct non è altro che la vecchia linea raddoppiata. in alcune parti ci sono state delle correzioni, ma niente di ché. il percorso è quindi lungo e tortuoso come nella vecchia linea.