Troppi furti e danneggiamenti.
Per questo motivo, Bit Mobility, una delle società che consente il noleggio di monopattini a Palermo, ha deciso di ridurre le zone della città coperte dal servizio.
La comunicazione è arrivata agli utenti che usufruiscono dei mezzi a due ruote per spostarsi agevolmente tra gli incolonnamenti del traffico cittadino.
“A causa dei numerosi atti vandalici e furti di batterie riscontrati in alcune aree della città di Palermo, siamo costretti a rivedere le zone di circolazione della nostra flotta di monopattini elettrici”, si legge nel messaggio inviato dalla Bit.
Le aree, all’interno delle quali non sarà più consentito viaggiare a bordo di Bit, secondo quanto fatto sapere dalla società sono:
- zona Michelangelo;
- zona Uditore, riduzione di Via Leonardo da Vinci alta;
- zona Lanza di Scalea;
- zona Tommaso Natale;
- zona Brancaccio;
- zona Settecannoli.
Nel frattempo in città un’altra compagnia, la tedesca Tier, ha deciso di non portare avanti il servizio.
In quel caso la società aveva riferito che “i veicoli sono stati ritirati dalle strade a causa di lavori di manutenzione straordinaria e speriamo siano presto nuovamente disponibili”.
C’è qualcuno stupito da questa notizia?
Si, ma solo del fatto che me l’aspettavo prima! Civiltà questa sconosciuta!
Tutti sti monopattini sono pericolosi quando girano per le strade. Qualche incidente l’ho visto.
PARIGI VIETA I MONOPATTINI
Dal primo settembre Parigi è diventata la prima capitale europea a vietare il noleggio dei monopattini elettrici. Il divieto è la conseguenza di un referendum che si è tenuto la scorsa primavera.
Uno schiacciante 90% ha votato per il divieto.
La notizia è importante perché, cinque anni fa, Parigi è stata una delle prime grandi città a consentire l’uso di questi cosiddetti dispositivi di “mobilità dolce”.
Era stato presentato come la soluzione per il traffico sempre più caotico ma si è rivelato un problema , un rischio per l’incolumità. Infatti i monopattini sono stati protagonisti di ben 450 incidenti nel 2022, di cui 3 mortali. In tutta la Francia si sono contati ben 24 decessi nel 2021 in seguito a sinistri causati da questi mezzi.
A Parigi buona parte delle persone, in gran parte minorenni, li guidava in modo imprudente, spesso sui marciapiedi e nelle isole pedonali, terrorizzando i pedoni, e talvolta in condizioni non proprio sobrie, per non dire quando si trovavano due o più “passeggeri” su un unico monopattino. E poi lasciavano il mezzo dove volevano una volta terminata la corsa, a volte in condizioni pietose.
Il Comune di Parigi aveva apertamente incoraggiato gli elettori a dismettere il servizio perché , oltre il fatto che sono pericolosi e antisociali, avevano fatto aumentare gli incidenti del 189% dal 2019.
E così anche un icona della sinistra radical chic, come la sindaca Anne Hidalgo, che aveva promosso l’ introduzione dei monopattini, si è impegnata a rispettare la volontà dei cittadini.
Dal primo settembre, per le strade di Parigi è in corso la rimozione di ben 15 mila di questi monopattini.
L’operazione si sta ” svolgendo con dolore”, come commenta una certa stampa “liberal” francese perché è una dura sconfitta per loro che erano era stati i principali sostenitori.
Resta da vedere se Parigi è il primo tangibile segnale della fine di questi monopattini , tanto a noleggio quanto di proprietà, dopo che anche in Europa si è molto raffreddato il sostegno politico anche dei verdi e la normativa in parlamento europeo non è mai stata omologata .
Ai tre operatori grandi operatori privati che gestivano l’ operazione non è rimasto altro che liberare del tutto la capitale francese dai monopattini e minacciare di tornarsene in America.
Mentre in Francia sembra finita l’ era del monopattino , anche in altri paesi la situazione non è molto migliore per esempio nel Regno Unito i monopattini elettrici possono essere usati solo negli spazi privati.
In Italia invece resistono ma…..
I monopattini elettrici commercializzati in Italia, a partire dallo scorso luglio, devono essere dotati delle frecce e degli indicatori luminosi di frenata su entrambe le ruote; per i mezzi già in circolazione è confermato l’obbligo di adeguarsi entro il primo gennaio 2024. In arrivo intanto vi sono nuove misure che entreranno a far parte del nuovo Codice della Strada: presto vi sarà l’introduzione dell’obbligo di immatricolazione, oltre a quello di casco e di targa per i monopattini elettrici, e sarà posto il limite di velocità a 20 chilometri orari.
Il limite di velocità rimane fissato a 6 km/h nelle aree pedonali.
Inoltre il governo non ha concesso, nell’ultima legge di bilancio, la proroga al Bonus Mobilità. Il 2023 è dunque l’ultimo anno a disposizione per richiedere il Bonus monopattino
Con queste norme e senza agevolazioni , sempre se saranno rispettate, difficilmente i monopattini saranno il mezzo di trasporto del futuro.