Nell’ambito dell’Accordo Quadro per i lavori di manutenzione per i ponti, cavalcavia, sottopassi e sovrappassi di proprietà e competenza comunale si richiede la limitazione alla circolazione veicolare e pedonale per eseguire dei lavori di manutenzione sul cavalcavia di Piazza XIII Vittime
Lo stesso verrà chiuso a partire da Via Onorato in direzione Foro Umberto I dalle ore 9.15 alle ore 17 nei giorni 6 e (all’occorrenza) 7 Dicembre 2017.
Ecco copia dell’ordinanza:
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A Palermo siamo proprio dei geni! Ma questi lavori si fanno a NATALE??? Unica strada alternativa al perimetro ZTL/area pedonale Maqueda. Ma prima di firmare certe ordinanze il cervello è in funzione?
Eh, ma non esageriamo. Parliamo di un solo giorno, due al massimo con la mattina presto non intaccata. Non esageriamo.
non avete capito niente,questa è una tattica per obbligare la gente senza pass a passare la dove non potrebbe perchè sprovvisti di pass, e il gioco è fatto
Si, è tutto un complotto…… Finiamola dai, si tratta di un giorno soltanto al massimo due.
E se non si manutenzionano le cose ci lamentiamo; e se si manutenzionano ci lamentiamo lo stesso.
Forse sfugge che si possono percorrere le strade in superficie, che collegano i due lati del sottopassaggio.
Lavorare di notte no eh?
Non è così semplice.
E’ proprio vero..siamo una città di lamentoni buoni a nulla!
Un giorno per la manutenzione…e che diamine..e fategliela fare!
Ti assicuro che non sono tra le persone che generalmente passano il proprio tempo a lamentarsi a priori di tutto ciò che accade. Penso che tanto questo estremismo, quanto quello opposto, ovvero farsi andar bene tutto, siano due atteggiamenti nocivi per la nostra società.
La questione qui è molto semplice… vero è che un giorno o due di sacrificio può essere fatto, ma diciamo che se effettivamente il problema può essere ovviato moto facilmente, in questo caso facendo i lavori di notte, come avviene un po’ in tutto il mondo, è normale che al cittadino che percorre tutti i giorni quella strada un po’ le scatole gli girano. Ma questo purtroppo non è un caso isolato, vorrei ricordare che quella di fare i lavori di manutenzione straordinaria e non in pieno giorno è una prassi molto comune per la nostra amministrazione. Se vogliamo dire che tutto va bene, perfetto, probabilmente le cose non cambieranno mai.
In viale Regione i lavori sono sempre stati fatti di notte. Quando serve lo fanno.
In questo specifico caso, non dimentichiamo che più avanti la corsia si riduce comunque ad una soltanto, com’è una quella laterale al sottopasso. Potrebbero chiudere il sottopasso fino alla fine dei lavori in via Crispi e la situazione traffico non cambierebbe comunque.
“In viale Regione i lavori sono sempre stati fatti di notte.” Non mi risulta che vengano fatti sempre di notte, di fatto se lo scrivo è perché ho prova del contrario evidentemente, con notevoli ripercussioni sul traffico.
Comunque forse non ha colto il senso del mio intervento. Se si sforza un po’ di più capirà che non ho scritto nulla di clamoroso. Penso addirittura che a meno che non ci sia un sentimento di disapprovazione a priori, per partito preso, quello che dico sia assolutamente condivisibile dalla maggior parte dei palermitani.
Se in altre città, dove ho vissuto personalmente, non ho mai visto, e dico MAI, un cantiere di manutenzione in pieno giorno, mi spiega perché dovrei dire che a Palermo è normale e lecito? Nella città dove ho vissuto nemmeno le piantine nelle aiuole piantavano di giorno. Per quanto breve possa essere la durata, l’amministrazione ha il compito di ridurre il più possibile i disagi.
Non è questione di lamentarsi per partito preso. Ci si lamenta perchè in questa città è normale quello che ovunque è impensabile, ed è impensabile quello che ovunque è normale. In tutte le altre città approssimativamente civili del mondo i lavori vengono programmati per limitare al minimo i disagi ai cittadini: si lavora di notte, si accelera lavorando su 24 ore, si prevedono i percorsi alternativi, si cerca di prevedere l’impatto dei cantieri sulle zone limitrofe. In nessun posto del mondo situazioni come quelle di Via Amari, Via Francesco Crispi, Via Lazio, sarebbero non dico accettabili, ma pensabili. In questa città sembra invece che qualunque intervento, dai più grossi come quelli citati, fino a quelli minimi, vengano fatti senza pensare minimamente a come cercare di ridurre l’impatto sui cittadini (e non parlo solo del traffico veicolare). Per questo ci si lamenta.
E’ pensabile sostituire l’intonaco delle pareti del sottopassaggio, annerito dall’inquinamento e sbrecciato in più punti (per cui l’effetto idrorepellente è vanificato), con un rivestimento in maioliche che magari riproducano i profili dei monumenti della città? Siamo pur sempre in prossimità di uno degli accessi alla città (il porto)…