Palermo Vs Milano: Là dove i mezzi pubblici funzionano

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Per motivi di lavoro ho trascorso l’inverno a Milano e ho potuto sperimentare di persona come funzionino i mezzi pubblici in quella città; ho deciso quindi, di fare un reportage e un confronto con Palermo per fornire spunti di riflessione (forse più per chi ci amministra che per chi frequenta questo sito) e possibili soluzioni ai problemi comuni a tutte le grandi città.

Milano offre un sistema integrato di trasporto pubblico costituito da 4 linee di metropolitana, il passante ferroviario e un numero imprecisato di autobus, filobus e tram; in più ci sono ben 3 servizi di car sharing privati, non gestiti dall’ATM (l’AMAT locale), e un servizio di bikesharing che da questa primavera offre anche biciclette per bambini, inoltre è possibile prendere un taxi “al volo” semplicemente alzando il braccio al lato della strada.

Arrivata in città ho dovuto garantirmi libertà di movimento.

Il primo passo è stato andare sul sito internet dell’ATM, sito moderno e funzionale: si trovano tutte le informazioni, aggiornate, su costi da sostenere, dove fare gli abbonamenti, rete metro…

Ho trovato conveniente fare un abbonamento mensile per 35€ al mese, (non ogni 30 giorni!): quindi mi sono recata in una fermata della metropolitana (le più grandi, infatti, hanno un ufficio apposito) dove ho potuto compilare il modulo e sono tornata a casa con il mio bel tesserino (10€ di cauzione valido per 5 anni). Dall’inizio del mese successivo ho potuto così prendere tutti i mezzi pubblici e collettivi che passano per l’aerea urbana, treni e passanti compresi!

Il secondo passo è stato scaricare sul cellulare l’applicazione dell’ATM: grazie a questa posso vedere le linee di tutti i mezzi pubblici, se ci sono interruzioni (arrivano degli alert) o ritardi, fino a che ora dura il servizio, calcolare i percorsi (quello più veloce, quello con solo mezzi di superficie, quello con mezzi anche sotterranei), sapere quando passa il primo mezzo utile alla data fermata.

Il terzo e ultimo passo è stato godermi la libertà: dal pensiero di posteggiare la macchina, di imparare i nomi e i sensi delle strade, di fare benzina, di sopportare il traffico.

Il servizio di metropolitana è garantito fino a mezzanotte (per una questione di sicurezza dell’utenza), dopo cominciano le linee sostitutive delle tratte sotterranee (io sono tornata a casa, partendo dall’altra parte della città, alle 2 di notte). Nel weekend la frequenza dei mezzi di superficie scema ad un orario più tardo del solito così puoi bere, ubriacarti e non sei costretto a prendere la macchina diventando un pericolo per te e per gli altri.

Il passante ferroviario attraversa la città da nord-ovest a sud-est: lungo le fermate di Porta Garibaldi, Repubblica, Porta Venezia, Dateo e Vittoria corre un fascio di 6 treni, 1 ogni ora per e da le diverse destinazioni, ma che di fatto garantiscono così un convoglio ogni 5 minuti, quindi un servizio paragonabile ad una metropolitana. Chi abita fuori Milano, ma deve raggiungere il capoluogo per motivi di lavoro, con un treno entra direttamente nel cuore della città!

All’ingresso delle stazioni ci sono i tornelli (in entrata e in uscita) per assicurarsi il pagamento del biglietto proprio accanto al gabbiotto del personale.

Con lo stesso abbonamento si può raggiungere l’aeroporto di Linate, senza bisogno di aggiungere un costo aggiuntivo per la tratta.

Dentro i mezzi di superficie (quelli più moderni, perché girano ancora i tram degli anni’40) viene indicata sul tabellone il nome della fermata successiva e viene sottolineata la possibilità di prendere la metro, così come nei vagoni della metropolitana ad ogni fermata si indicano i numeri dei tram, autobus e filobus che passano da lì.

Le pensiline indicano la frequenza dei mezzi che là si fermano, le eventuali interruzioni del servizio e riportano la mappa del tragitto in maniera chiara, sottolineando le intersezioni con altre linee, e la tabella degli orari del servizio, dal lunedì al venerdì, il sabato e la domenica come si può vedere dalla foto che ho scattato lunedì scorso dal tram.

Le fermate con la sola palina indicano solo la frequenza del mezzo e le possibilità dei cambi con le altre linee.

CONSIDERAZIONI: ho potuto muovermi per Milano senza avere bisogno del mezzo privato, neanche quello condiviso, e non ho dovuto rinunciare a nulla, cinema, teatro, uscite a ristorante o a bere con gli amici.

Il mezzo pubblico ha un’utenza molto varia: dal lavoratore, allo studente liceale (sì, perché in giro col motorino ne ho visti davvero pochi) e universitario, dalla signora che va a fare la spesa, ai signori di mezza età che, per andare al cinema, a teatro o a cena da amici (la sera, quindi), invece di usare la loro auto scelgono di prendere il tram e non farsi il fegato marcio per andare in cerca del posteggio più vicino.

La metropolitana, come i mezzi di superficie, arrivano fino in centro, Duomo, Castello sforzesco, Scala; la rete tram è molto sviluppata (a volte i capolinea coincidono con quelli della metro dando quindi un’alternativa), ma come ho detto sopra, girano ancora dei mezzi degli anni ’40, il che significa che la rete tranviaria non è mai stata dismessa, come invece è accaduto a Palermo, quindi, l’urbanizzazione della città, soprattutto dagli anni ’60, ha sempre tenuto conto delle sedi stradali ridotte per consentire il passaggio dei mezzi pubblici in corsia protetta e delle automobili private, queste ultime, spesso, in una sola corsia.

A Milano c’è l’Area C che corrisponde alla città all’interno dei bastioni: l’accesso è vietato alle auto più inquinanti (Euro 0,1,2,3), libero per i ciclomotori ed è a pagamento per tutti gli altri tipi di veicoli; l’intento di questa misura è esplicitamente quello di ridurre l’inquinamento, incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici e recuperare fondi per incrementare l’offerta di mezzi alternativi all’automobile privata (vedi sito internet del Comune http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/mobilita/area_c/cosa_area_c ).

Il cittadino è non solo invitato e invogliato ad usare il mezzo pubblico, ma anche agevolato a farlo! Prova ne è che mi è bastato recarmi ad una fermata per fare l’abbonamento, e che davanti l’ufficio dove lo facevano (dentro la fermata, intendo), c’erano le macchinette per le fototessere!

Il personale ATM è presente alle fermate assicurando assistenza (anche in lingua straniera!) vicino le macchinette per stampare i biglietti o rinnovare gli abbonamenti e i tornelli: i nostri accessi si caratterizzano per la totale assenza di personale, perché?

Con il mio abbonamento targato ATM ho potuto usare i treni: quindi là si è giunto ad un accordo tra trasporto ferroviario extraurbano (in particolare Trenord, società creata da Trenitalia per gli spostamenti su rotaie della regione a statuto ordinario Lombardia) e la compagnia che gestisce il trasporto pubblico locale comunale. Come mai non si riesce anche da noi?

Controllori ne ho visti pochi (3 o 4 in sei mesi) ma con la diffusione degli abbonamenti, i tornelli alle stazioni e le agevolazioni per l’utenza, ritengo sia bassa la percentuale di evasione dall’obbligo di fare il biglietto.

 

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62 Thoughts to “Palermo Vs Milano: Là dove i mezzi pubblici funzionano”

  1. Irexia … 😀
    Dai però … Che paragoni! 😀

    Comunque, è vero; da Milano c’è da imparare. E anche da altre mille città in Europa e nel mondo! ^_^

    Oggi son stato in centro … CHE MERAVIGLIA … Palermo potrebbe essere così bella! Mi stupisco a volte del senso di amore che può ispirarmi il centro città … 😀

  2. friz

    Complimenti Irexia…..quello che hai scritto è utilissimo ed interessante….. spero lo legga qualche politico palermitano e capisca cosa dobbiamo copiare da Milano…..
    ……oltretutto ho sempre pensato che Palermo abbia potenzialità superiori rispetto a Milano…. l’unico nostro problema degli ultimi 100 anni è stato quello di esserci abituati alla mediocrità più disarmante e priva di grandi prospettive…. Sarebbe ora di alzare l’asticella!!!!!

    1. Beh, dai Friz! 😀
      Non si può paragonare Palermo a Milano. Nel senso che in potenza (ma Molto in Potenza) Palermo ha GRANDI potenzialità (se si decidesse ad essere il CUORE del mediterraneo) … Ma Anche Milano, non è una città facile da superare! Palermo sarà anche al centro del Mediterraneo, ma Mediolanum è al centro della pianura Padana, a due passi da Svizzera, Francia, Torino, Genova … Dai, su … un tessuto economico e territoriale che si trova ad un LIVELLO socio-economico COOMPLETAMENTE diverso! …

      Si … E’ ora di alzare l’asticella. E non di poco! E non può essere solo Palermo a farlo ma TUTTA LA SICILIA …
      Ergo … Palermo, che ne è la capitale; deve essere il MOTORE PRIMO di una SICILIA NUOVA!

      Ripeto, secondo me non è Impossibile! Non è facile. Ma nemmeno particolarmente difficile!

      1. friz

        Mi dispiace Pietro ma devo darti una brutta notizia: ancora una volta la pensiamo più o meno allo stesso modo!!! ….scherzo……
        Condivido…..in linea di massima condivido…..tranne per una cosa:
        ….vedi Palermo a causa della mafia ha scoraggiato l’attività imprenditoriale…. ma se il vento dovesse cambiare potrebbe diventare terreno fertile anche per le attività industriali…è vero siamo lontani dalla ricca Svizzera, ma siamo vicini alla ricca Dubai….. e tieni presente che uno dei settori produttivi più remunerativi del nostro secolo riguarda internet….e in quel caso la distanza dai paesi ricchi diventa irrilevante….. Inoltre tieni presente che Milano d’estate si svuota perchè sembra un forno e spesso la gente se ne va verso il mare…. noi, a differenza di Milano, possiamo anche sfruttare il turismo estivo… e per quel che riguarda il turismo storico/culturale anche noi abbiamo parecchi monumenti…….e direi anche molti di più…….sì, è vero…. monumenti spesso mal gestiti e magari solo parzialmente restaurati, ma le potenzialità restano….. ……condivido che ancora siamo parecchio indietro rispetto a Milano, ma le potenzialità restano…
        Spero che il prossimo sindaco di Palermo possa essere uno che ha vissuto a Londra, o a Parigi, o a Milano, o a New York….o a……Mosca……. e a quel punto in 10 anni molte cose potrebbero cambiare…. in meglio ovviamente!!!

        1. Ah Ah Ah … Mi stai quasi candidando, Friz!? 😀 Ma va … io non sono un politico. A Palermo mi conosce forse a malapena lo Spirito Santo! 😀

          Per quanto riguarda Dubai … Friz … Friz … Amico mio … 😀 Conosci Dubai ??? 🙂

          In ogni caso, si … come sempre, diciamo sempre le stesse cose e siamo in sintonia, mi pare. Io tendo solo a calare un po’ il tiro o a essere un po’ più realisti! … 😀

          10 anni è un buon orizzonte temporale. Dopo dieci anni si potrebbero vedere cose INTERESSANTI ASSAI … Solo gli inizi ovviamente … Ma come dice un proverbio dei miei cari amici cinesi …
          “E’ da una singola, piccola scintilla … che prende fuoco l’intera prateria!” …

          POESIA !!! ^_^

          1. (Ma usare i vostri nomi veri, tutti voi, no ??? 😀 )

        2. E su internet … Vedi, la cosa mi imbarazza tantissimo, Friz … Mi sento di fare il tuttologo. Ma non è che mi atteggio … Se pare cos’, mi scuso sinceramente … comunque … riguardo a internet … Siamo indietro anche in quello. Abbiamo qualche eccellenza; è vero. Ma la “cultura” (e per me “Cultura” è la mitologia greca, attenzione!) del software è davvero scadente in Italia e in Sicilia più che mai! … Ah, santo cielo. Quanto c’è da fare! 😀

          1. friz

            Good morning Pietro!!! …..è vero, siamo indietro anche per quel che riguarda le imprese che “sfruttano” il web, però io volevo solo sottolineare che al giorno d’oggi ci sono tipi di “industrie”, come quella cinematografica o quelle relative al web, dove le distanze e la collocazione geografica non contano più…. o contano poco….. …e se sei isolato come nel caso della Sicilia questo è un vantaggio…. …..in teoria Hollywood potrebbe essere anche a Palermo e potrebbe produrre un sacco di soldi….perchè ovviamente un film una volta prodotto non deve affrontare costi di trasporto come nei prodotti tradizionali….. ……ma ora sto solo sognando….. attività nella quale non ho rivali…… Ciao

  3. Bel reportage. Ciò dimostra che alle volte non è necessario inventarsi nulla ma semplicemente “copiare!
    L’integrazione tariffaria la metterei al primo posto degli interventi da attuare qui in città

    1. Assolutamente d’accordo. Sull’integrazione tariffaria, ovviamente … (magari non tanto sul “copiare”. Che noia! … Ma capisco che l’istinto di copiare, viene eccome!) 😀

      1. Irexia

        Si può benissimo prendere spunto ed esempio! 😉

    2. Jerax

      è un paragone inutile… non si puo prendere in paragone milano e palermo.
      Sono due realtà diverse, una è una metropoli, una è una piccola citta.

      Milano è l’unica città veramente Europea, palermo è una citta da terzo mondo.

      A milano si pensa allo sviluppo urbano da 60 anni, a palermo ci si sta pensando oggi. Come si puo pretendere minimamente di paragonare le cose? Palermo attualmente è milano negli anni 40… ha il suo tram. tra 60 anni avrà 3 linee metro e un servizio(forse)decente di mezzi publici.

      Il divario tra nord e sud è di circa 50/60 anni…poco da dire.

  4. Il paragone non regge o quanto meno non regge del tutto. Bisogna dire che Milano e tante altre città del mondo sono partiti con un piano di razionalizzazione del traffico e dei mezzi di trasporto pubblico con tre-quattro decenni in anticipo rispetto Palermo. L’attuale Amministrazione comunale, oltre che ad eventuali proprie incapacità, deve comunque far fronte a trent’anni e più di immobilismo che ha portato, oltre ad un precario sistema di trasporto pubblico, ad una consuetudine nel respingere qualunque iniziativa che rivoluzioni il piano traffico. Le comparazioni vanno bene ma facciamole bene…come eravano negli anni ’70, negli anni ’80, cinque anni fa, due anni e lo scorso anno e vediamo i passi avanti e i passi indietro, cosa è cambiato ce osa è rimasto uguale. Basta guardare altrove ogni città ha le proprie specificità e purtroppo la propria storia e dare sempre la colpa all’ultima Amministrazione arrivata non è sempre corretta.

    1. Irexia

      Bisogna pur fissare un anno 1 e cominciare con i confronti…
      Negli anni ’70 non ero ancora nata e quel che ho raccontato è quello che ho visto e vissuto, niente di riferito; quindi al di là dei rapporti “tecnici” o sulla carta ho voluto farvi partecipi dell’effetto vivibilità che ho tratto dal sistema

      1. E infatti noi apprezziamo il contributo 🙂

  5. Benedetto Bruno

    Non sono tutte rose fiori.
    Non vivrei mai in mezzo ai Milanesi e Lombardi che trovo insopportabili (sì, ne sto facendo di tutta l’erba un fascio) ma la loro rete di trasporto pubblico è più che buona. Tuttavia c’è sempre spazio per migliorare e la frequenza di un treno all’ora sulle Linee S/Suburbane dovrebbe sicuramente venire incrementata dato che che i pendolari delle provincie adiacenti e gli abitanti dell’area Metropolitana di Milano superano i 4 milioni.

    Attualmente è in costruzione la linea Metro 4 ma hanno deciso di fare un colossale errore: la linea 4 incrocerà
    la linea 3 nel sud-est di Milano ma non ci sarà nessuna stazione di interscambio fra le 2 linee. Non c’è giustificazione per questo stupido errore che impedirà ai passeggeri della M3 di prendere la M4 e viceversa. Un imperdonabile cazzata in stile quasi Palermitano.
    http://forum.milano.corriere.it/milano/19-01-2015/m4-fermate-questi-incompetenti-2597026.html

    Il tuo articolo è ben dettagliato e utile per chi non conosceva la rete di trasporti Milanesi, ma tu Irexia non credi veramente che possa servire a cambiare le priorità dei politicanti Palermitani e Siciliani e lo stato dei trasporti pubblici di Palermo, vero?

    1. se è per questo la gente gira in bicicletta tutto l’anno anche ad Amsterdam o a Copenaghen, dove ti assicuro che fa molto ma molto più freddo che a Milano!

      1. 😀

        Giò … Comunque … ragazzi, non sottovalutate nemmeno che quelle son città piane. Auguri andare a lavorare alla Cala e tornare a casa in bici alla circonvallazione … 😀 Si arriva già “docciati” !!! 😀

        Ma si. Bici è bello e buono. OVVIO !!! 🙂

        1. Ma dai, anche Palermo è quasi in pianura, almeno se non consideri frazioni come Altofonte o Bellolampo! Però anche la circonvallazione non si trova a più di 75 s.l.m. se non mi sbaglio. Via Vittorio Emanuele ha un dislivello di nemmeno 40m su 1,5km. 2,5%. Si tratta di una salita dolce e continua, senza tratti particolarmente ripidi o difficili.

          Messina o Perugia sono città in cui il ciclista urbano soffre davvero! :p

          1. fabio77

            Mi permetto di precisare (sarà stata sicuramente una distrazione) che Altofonte non è una frazione di Palermo ma un comune autonomo.

          2. “E beddu priu” che è un comune autonomo … Hai voglia a spiegare che solo l’unione fa la forza! … :/

          3. Mahhh … Sarò io che sudo come un ippopotamo in uno stagno africano !!! 😀 😀 😀

    2. Scusa la risposta precedente non era per te ma per il post sotto, ovviamente.

      Non commento la tua affermazione sui milanesi e i lombardi, dato che a Milano ci vivo da sempre e ci sto benissimo. Ti posso però dire che conosco un sacco di siciliani, e di meridionali in generale, che hanno pianto amare lacrime per abituarsi quando sono arrivati qui, ma ora come ora non se ne tornerebbero al loro paese neanche morti.

      Ciò premesso, mi limito a darti qualche precisazione nel merito.

      E’ verissimo che non è al momento previsto un collegamento diretto tra M4 e M3, ma il motivo è semplicemente burocratico-giudiziario (come spesso accade in Italia): il terreno sotto al quale dovrebbe passare il tunnel di collegamento (per cui esiste il progetto) dovrebbe passare sotto al Policlinico e questo crea dei problemi.

      Quanto al link che riporti, si tratta di un forum dove ognuno dice la sua. Il commento riportato sulle frequenze e la capacità della linea è completamente errato ed è vero l’opposto: la linea automatizzata permette frequenze vicinissime, fino a 90 secondi, offrendo quindi una capacità del tutto paragonabile a una metro tradizionale anche con treni più corti (anche la famosa MAL di Palermo, se mai la faranno, dovrebbe essere di questo tipo tra l’altro). Lo si è visto per esempio sabato alla finale di Champions dove 60 mila tifosi sono arrivati in pochissimo tempo a San Siro usando quasi tutti la M5 (che ha le stesse caratteristiche della M4). La frequenza-tipo sulla Suburbana è 30 minuti, anche meno, un’ora solo su alcune linee secondarie o in orari di morbida (li puoi verificare qui: http://www.trenord.it/it/circolazione-e-linee/le-linee/linee-s.aspx). Nel tratto urbano comune — il Passante — la frequenza è di un treno ogni 5-6 minuti.

      Milano ha sicuramente un sacco di difetti, ma quanto a trasporto pubblico (te lo dico da persona che ha girato città di tutto il mondo in lungo e in largo per lavoro) è l’UNICA città italiana a livelli europei. Ciliegina sulla torta, aggiungerei che questo servizio viene svolto dall’ATM essendo IN ATTIVO e pur avendo un prezzo del biglietto e degli abbonamenti bassissimo rispetto alle altre grandi città europee.

      1. Dai ragazzi. Non scherziamo. Milano la detestano tutti, ma secondo me … quando la conosci, non puoi non apprezzarla. Anche io come molti pensavo che i milanesi fossero antipatici e Milano fosse brutta. Ma avendoci vissuto 4 anni, studiato e lavorato … Devo dire che AMO molto milano. E’ un gran città. E’ anche bella e i milanesi sono IN GAMBISSIMA !!! Ma comunque, un parere personale.
        E comunque. Qua si parla di mobilità! 🙂

        1. Perché, sei riuscito a trovare dei milanesi a Milano?? E dove???? ;)))

          1. Ah ah …
            Dai. Suvvia … qualcuno c’è ancora … e qualche brianzolo … 😀

      2. Benedetto Bruno

        Ho vissuto in una città 7 volte più grande di Milano per una bella fetta della mia vita quindi dubiterei che il mio commento sorga semplicemente da un’ignoranza provinciale; semmai da altre osservazioni che sarebbero fuori luogo se discusse qui su Mobilita Palermo.

        Milano-città ha il suo fascino ma ai miei occhi e alle mie orecchie il modo di presentarsi della sua gente è semplicemente deplorevole. (Una versione peggiore e quasi ancor più volgare dei Palermitani). La comica Geppi Cucciari una volta disse: “Milano: città che parla in Inglese ma che pensa in Filippino” facendo centro ed
        indicando la differenza fra quello che in realtà i Milanesi sono e quello che vogliono apparire.

        Per lo scambio fra M3 e M4 riparlamene quando i lavori M4 sono completati e magari raccontaci qui la tua esperienza (e le tue bestemmie) quando avrai bisogno di passare dalla Linea Gialla e quella Blu o viceversa e non potrai farlo.

        1. :O Benedetto … Se ho detto qualcosa che non andava, mi scuso :O

          Non ho usato affatto la parola provinciale. Ci mancherebbe! Ho solo detto che quando una città si conosce a fondo, molte cose cambiano. In generale, capisco bene quel che vuoi dire. La volgarità padana non ha a volte nulla da invidiare a quella siciliana (né a quella russa o inglese e via dicendo) … Semplicemente, ci sono sempre tutte e ue le faccie di una medaglia … tutto qua. Ma non volevo accusarti di provincialismo. Scusami! …



          Sulle due metro non connesse, hai ragione.
          Io a Milano non vado da un paio di anni, non ho provato né visto la nuova linea. Ma per esempio son stato diverse volte a Kuala Lumpur (che ha metropolitane fighissime) e si ha lo stesso problema: bisogna uscire in strada da una ed entrare dopo qualche centinaio di metri in un altra. Là è successo cos’ perché sono le linee son state fatte da privati senza un piano unico di mobilità. Ed hai ragione: NON è molto comodo. Ma resta comunque un sistema complessivo di alta qualità e a dir la verità la gente ormai nemmeno ci fa più caso. Fare 200 metri in sottopassaggio in effetti, o farli in strada non è cambi molto. Certo, cambia che bisogna pagare un secondo biglietto. E certo: di può sempre fare di meglio! …

          1. Benedetto Bruno

            No Pietro. Il mio ultimo commento non era diretto a te ma a Claudio Ferrara.

          2. Ah, ok. Mi ero sentito in colpa. Ma quando si parla, può accadere di urtare qualcuno. Basta non prendersela a male o non farlo di proposito. Ecco. Così, se dovessi farlo io, chiedo già scusa in anticipo ^_^ ^_^

        2. Spiegami dove mai avrei detto che le tue osservazioni nascono da ignoranza provinciale. Mi sono limitato a fornirti informazioni oggettive e dati di appoggio. Se poi anche questo ti offende, beh…

          Comunque per tua info io ho vissuto a Londra e a Boston (da cui sono appena tornato), e conosco bene anche l’Europa centrale (Monaco, Mannheim, Francoforte, Berlino, Amsterdam, Bruxelles…) e la Spagna (Barcellona, Madrid, Valencia…) quindi Milano non è il mio unico riferimento. E confermo che è l’unica città in Italia ad avere un trasporto pubblico di livello europeo.

          1. Benedetto Bruno

            Claudio Ferrara,
            sì, la rete di trasporto pubblico Milanese ha una qualità di tipo, io direi, Nord-Europeo, invece di “Europeo” come dici tu dato che l’Europa include anche zone di alta inefficienza generale, ma oltre a Milano io aggiungerei a questa breve lista Italiana anche Torino.

            Non intendo offenderti personalmente ma il tuo commento che qui incollo “…ma quanto a trasporto pubblico (te lo dico da persona che ha girato città di tutto il mondo in lungo e in largo per lavoro) è l’UNICA città italiana a livelli europei.” e che ha accantonato la a te vicina Torino è per me una piccola ennesima dimostrazione di quello che credo già da tempo e cioè che i Milanesi, come te qui, credono di essere l’UNICA e la massima essenza della civiltà contemporanea.
            Pura illusione.

            P.S.: cosa ci fai tu, un Milanese, su Mobilita Palermo?

    3. Irexia

      Non dire così, Benedetto… (o Bruno?) I milanesi non sono poi così malaccio! Come tutti gli italiani del nord sono riservati e chiusi, ma sono soltanto timidi e impauriti da chi non conoscono… Noi palermitani, noi che abbiamo avuto molte dominazioni, noi che la nostra città è “tutto un porto”, gente che va gente che viene, non riconosciamo in un volto sconosciuto un diverso, ma uno straniero, uno che non è a casa propria e ha bisogno di una mano! Siamo abituati! Tu, però, prova a chiedere un’informazione sul tram e vedrai come si apriranno e si dimostreranno desiderosi di parlarti! Manca loro solo l’occasione, ma hanno una gran voglia di comunicare!
      Ovvio che non sono tutte rose e fiori! Stando in quella città e vivendola giorno per giorno ti accorgi di tante piccole cose che si potrebbero migliorare, per carità! Ciò non toglie che in questo ambito siano meglio organizzati di noi!

      Ci provo, Benedetto, ci provo! 😉

  6. hyrius

    Io capisco che Milano è molto più avanti per molte cose, ma ricordiamoci che parliamo di una città dove piove e fa realmente freddo in modi che nemmeno immaginiamo a Palermo, sicuramente è molto più impegnativo uscire in moto o bici, e comunque sono mezzi molto usati a Milano. La cosa sconvolgente di Palermo è che non solo Palermo ha 300 giorni di sole l’anno con temperature che non scendono quasi mai sotto i 12 gradi, ma è una delle città con il più alto tasso di veicoli di grossa taglia in Italia (SUV familiari ecc.) pur avendo un reddito pro-capite molto più basso (mah….). Il problema della viabilità è legato alla mentalità del palermitano, usando moto/scooter e biciclette non sarebbe necessario più nulla, ztl inutili, arrovellamento delle amministrazioni: inutile. Secondo me dopo che verrà chiusa via Roma e la situazione per gli automobilisti diventerà ancora più disastrosa avranno due alternative, cambiare città, o andare a piedi/mezzo-pubblico/moto/bicicletta. Più la vita dell’automobilista diventerà peggiore più si vincerà la reticenza a cambiare mezzo

    1. “piove e fa realmente freddo in modi che ……………. nemmeno immaginiamo a Palermo”
      😀 😀 😀
      Mi hai fatto sorridere, hyrius 😀 Madonna, è che è Capo Nord ??? 😀 Ma si, capisco. Mi suonava solo simpatica la frase!

    2. E sui veicoli di grossa taglia … eh, anche là dipende dai punti di vista … io vedo solo rottami nella stragrande maggioranza delle auto di Palermo. Magari avessimo SUV, che ne so, Cadillac Escalade (e strade adatte a macchine simili) 😀

    3. A proposito di scooter (ma perché il car-sharing Palermo non ha scooter a disposizione! Sono certo che sarebbe ancora più utilizzati delle auto. Peccato. Certo … Capisco la questione sicurezza, assicurazioni e via dicendo!).

      1. Ops … quella sul car-sharing-Palermo, era una domanda. Non un’esclamazione …

      2. Irexia

        Ora che mi ci fai pensare a Milano uno dei car sharing offre pure le moto, quelle con 3 ruote…

        1. Ecco. Sarebbe bwllo acerle anche a Palermo. Con 3, 2, 1 … fa niente 🙂

    4. Irexia

      Il surriscaldamento terrestre ha fatto sì che l’inverno quest’anno a Milano, e in tutta la regione, non ci sia stato: avrà piovuto sì e no in tutto una settimana, i Navigli erano in secca (hanno dovuto aprire alcune paratie per fare affluire l’acqua) e non ha praticamente nevicato; insomma il sole è stato più splendente che a Palermo. Anche la nebbia, poi, l’avrò vista giusto un paio di sere… La sera sì, faceva freddo, ma ti assicuro che di ragazzi che prendevano la bicicletta (quella condivisa, soprattutto) ce n’erano tanti. Per vedere, poi, come il clima non è un discrimine nell’uso della bicicletta (e che quindi la non numerosa presenza di moto sulle strade meneghine sia frutto di una scelta di convenienza in favore del mezzo pubblico), mi unisco a Claudio Ferrara nel sottolineare che ad Amsterdam, ma anche in Svezia e Finlandia, le bicilette sono molto ma molto più utilizzate che non da noi…
      Per quanto riguarda i SUV, ne ho visti ancora di più che qua e ho potuto constatare che, come ovunque nel mondo, chi li guida si comporta sempre da arrogante!
      Motorini e scooter ce ne sono fin troppi a Palermo! Non sono affatto la soluzione al problema traffico/inquinamento, inoltre, pensa che sui motori non puoi portare pacchi o pesi (neanche sulla pedana degli scooter) e che ci può essere gente che sui motori non sa andare; e gli anziani, poi, cosa dovrebbero fare?
      In verità penso che il problema mobilità sia talmente vasto e complesso che una sola risposta non sia risolutiva. Occorre una multiforme azione da parte dell’Amministrazione, come regolamentazione del servizio taxi nel senso di renderlo più conveniente, realizzazione di parcheggi in punti strategici della città, incentivazione dell’utilizzo dei mezzi pubblici collettivi rendendoli semplicemente efficienti!
      Che poi il palermitano sia un pigro che vuole che il suo sedere sia portato fin dentro il negozio, beh… dire che è ora di cambiare!

  7. Fulippo1

    La cosa principale dimenticata nel paragone, è che 30/40 anni fà a Milano non c’era la mafia radicata come invece lo era e lo è tutt’ora a Palermo.
    In quegli anni lo sviluppo di Milano è stato maestoso anche dal punto di vista dei trasporti pubblici. Ed ha posto la base per arrivare adesso nelle condizioni in cui è.
    Pur se a Palermo si cominciasse all’istante (cosa praticamente impossibile) a realizzare opere ed a lavorare sotto il fronte trasporti pubblici, lo stesso risultato potremmo vederlo tra circa 30/40 anni. Cambiare le abitudini sociali non è facile purtroppo.

    1. Ciao Filippo.
      Sono d’accordo con te solo in parte. Ovviamente hai ragione; ma vorrei notare che:

      1.
      Palermo ha sviluppato degli anticorpi di cultura anti-mafia assolutamente notevoli i questi anni (cosa che seppur insufficiente, resta notevole (e inorgoglisce e rasserena anche un po’)). Anticorpi che Milano e Roma non sanno neppure cosa siano. Come dimostra facilmente l’attualità italiana …

      2.
      Il progresso, lo scorrere del tempo, l’evoluzione delle cose … NON è “lineare” … Ovvero, non è detto che lo stesso lasso tempo debba passare per far quello che hanno fatto gli altri. ANZI, al contrario (e ci sono molte riprove in teoria economica al riguardo, per esempio quelle che spiegano i “vantaggi dell’arretratezza”) … Al contrario, essere indietro è anche anche un vantaggio (come è uno svantaggio essere avanti per via della legge dei rendimenti decrescenti) … Insomma. basta per esempio COPIARE. O, meglio … Studiare quel che altri han fatto prima e applicarlo, magari meglio. E’ così che si evolve il mondo. E’ così, grazie a queste leggi, che i paesi si “sviluppano”.

      Quindi, non è detto che debbano passare 30 o 40 anni. In DIECI anni, se le cose si fanno bene, si può già arrivare ad avere SISTEMI PARAGONABILI. Cosa che oggi sicuramente, fra Palermo e Milano, non è …

      C’è solo da lavorare … Ma da lavorare BENE! 🙂

      1. Fulippo1

        Ciao anche a te Pietro,
        Sono d’accordo anche io sugli “anticorpi antimafia”, infatti se noti bene ho precisato -30/40 anni fà non c’era la mafia a Milano-. Cosa molto diversa dai giorni nostri, dove nelle città economicamente più avanzate troviamo purtroppo anche uno sviluppo avanzato della mafia. Ciò non toglie che se anche noi avessimo avuto le condizioni sociali in quegli anni, è probabile che non ci saremmo trovati in queste condizioni.

        In merito al lasso di tempo, la mia quantificazione era riferita più alle abitudini della società rispetto alle tecnologie e studi vari. Ciò non toglie comunque che possa essere come dici tu, non ho e non conosco dei dati reali che possano confutare quello che dici 🙂

        Sempre più d’accordo sulla tua ultima affermazione : “C’è solo da lavorare … Ma da lavorare BENE! “

        1. Si Filippo. Hai ragione sul “se avessimo iniziato allora”. Siamo d’accordo! 🙂

    2. Irexia

      Però tu dimentichi che a Milano c’è stata tangentopoli!
      https://www.youtube.com/watch?v=ahr8H2a6XZw
      Quanto agli anticorpi antimafia, io sono felice che noi ce li stiamo facendo, a poco a poco: se nel resto del paese ci avessero appoggiato nello sconfiggere questa organizzazione criminale, invece di ritenere che fosse solo un problema nostro, non si sarebbero trovati nella situazione odierna!
      Se ci si muovesse veramente nel senso di fornire la nostra città di servizi di trasporto pubblico non è detto che ci vorrebbe un lasso di tempo così lungo, magari la tecnologia ha reso certe realizzazioni più veloci…

      1. Si Irexia. E sicuramente così. Non solo la velocità della tecnologia, ma il semplice fatto che così funziona l’esperienza. Immaginate quanto tempo, QUANTO tempo ha messo il primo uomo ad accendere un fuoco, o a fare un arco. E subito dopo, visto, copiato, rifatto. Lo sapevate che i primi telai da filatura inglesi han preso anni per la costruzione e decenni per il perfezionamento. Ma un volta messo in commercio il primo … valanga. E’ la natura delle invenzioni. Idem per l’organizzazione sei sistemi complessi? Come si fa? Anche se a Palermo non lo si sa, basta chiedere, guardare, copiare, comprare … e il gioco è fatto! Si, detta così è facile, e in realtà facile non è. Lo so. Ma era tenevo al concetto! 🙂 Buonanotte a buon martedì a tutti 🙂

  8. Ciao Irexia, dato che a Milano ci vivo mi permetto di puntualizzare qualche elemento.

    1) In realtà i taxi NON POTREBBERO fermarsi ad alzata di mano, si dovrebbero prendere alle fermate oppure chiamare col radiotaxi. Il divieto serve a impedire che i taxi inquinino girando a vuoto, ma pochissimi tassisti lo rispettano.

    2) la frequenza delle linee suburbane che transitano dal Passante non è di un’ora ma di 30 minuti o anche meno. Hanno frequenza oraria solo le linee più secondarie che non percorrono il Passante, come quelle che si attestano a Garibaldi o la S9 che percorre la cintura esterna. Nel tratto sotterraneo comune passa un treno ogni 5-6 minuti durante il giorno.

    3) Sui tornelli stenderei un velo pietoso. Quelli del passante sono spesso aperti e la gente entra ed esce come le pare. In metro è un po’ più difficile, ma di gente che salta il tornello se ne vede (almeno dove c’è il modello vecchio, non quello nuovo con le porticine). Come dici tu, penso che l’ATM conti sul fatto che la grande maggioranza dei viaggiatori sono abbonati e la perdita è comunque trascurabile (anche se eticamente infastidisce).

    4) Trenord non è stata “creata da Trenitalia” ma è una joint-venture paritetica fra Trenitalia e Le Nord, la società ferroviaria regionale della Lombardia. E’ proprio questa presenza della Regione nella proprietà che ha facilitato l’integrazione tariffaria. Non è che Trenord sia precisamente un modello di efficienza (è stata colpita anche da diversi scandali), anche se nell’ultimo anno è migliorata molto, specie per EXPO hanno fatto uno sforzo enorme. A proposito, mi chiedo come mai la Lombardia, che è una regione a statuto ordinario come ricordi tu, abbia la sua società ferroviaria per gestirsi i trasporti come vuole, mentre la Sicilia, che è a statuto speciale e quindi ha margini di decisione molto più ampi non ce l’ha…

    5) Sì, Milano non ha mai dismesso la rete tranviaria, seguendo l’esempio delle città del Centro Europa. Per inciso, le famose “Carrelli” che sono ormai un simbolo di Milano nel mondo sono degli anni 30 e non 40 (I primi tram furono immessi in servizio nel 1928 e infatti si chiamano anche “modello 1928”).

    6) Il fatto che alle fermate ci siano i percorsi, gli orari e le corrispondenze delle linee che ci passano non mi sembra un carattere distintivo di Milano e direi che è il minimo sindacale di qualsiasi città con un trasorto pubblico appena decente… o no?

    Infine mi piacerebbe sapere dov’è che mai hai trovato un operatore ATM che parlava le lingue, che vado a stringergli la mano… ;))

    1. Ah ah …
      Bella quella della stretta di mano. Mi associo 😀

    2. Irexia

      Ciao Claudio, mi fa piacere che puntualizzi quanto io non so o non abbia notato! 🙂 Provo a risponderti punto per punto.
      1) Quanto ai taxi, fai bene a sottolineare che non potrebbero, non lo sapevo, ho constatato nella mia esperienza che è bastato alzare il braccio davanti ad un taxi con la luce accesa e all’una di notte la mia amica è potuta tornare a casa, ho ritenuto che fosse possibile.
      2) Il messaggio che mi importava segnalare al di là della frequenza dei treni delle diverse tratte è l’effetto che ne ha la città di Milano, cioè un treno ogni 5-6 minuti.
      3) Certo, li ho visti anch’io quelli che saltavano i tornelli, cosa credi? Ma lo spettacolo (ovviamente riprovevole) è stato replicato con molta meno frequenza di quello mandato in scena a Palermo quando ho frequentato la stazione Giackery o quella che si chiama (con quale coraggio, poi) Stadio, che si trova però in via Imperatore Federico, dove i passaggi sono costantemente aperti e non c’è mai nessuno al gabbiotto! E sì, quelli del passante sono varchi meno sorvegliati di quelli della metro.
      4) Con “creata da Trenitalia” non volevo dire che fosse 100% Trenitalia, ma proprio sottolineare che una società nazionale ha partecipato a creare una società che gestisce il trasporto su rotaie di una regione a statuo ordinario (per la precisione di 2 regioni a statuto ordinario: Lombardia e Piemonte) e tu hai dimostrato di avere colto perfettamente!
      5) Sì, ho visto e apprezzato con quanta cura siano tenuti le Carrelli (non sapevo si chiamassero così) e siano reputate davvero un simbolo della città! Complimenti! La prima volta che sono salita su una di queste pensavo che da un momento all’altro avrei potuto assistere alla gag di Aldo Giovanni e Giacomo! 😀
      6) Certo Claudio, lo è, il fatto è che a Palermo non è così, tutto qui!

      Per l’operatore ATM multilingue vai pure a Porta Garibaldi, quel pomeriggio i due che aiutavano l’utenza alle macchinette e smistavano la folla all’ufficio per gli abbonamenti parlavano uno francese e l’altro inglese e avevano sul giubbotto una taghetta su cui era indicata la seconda lingua da loro parlata! 😉

      1. Ah. Ma dai. Bello. Bene. In effetti ultimamente anche negli aeroporti hi notato qualcuno tipo “i am here to help you”. Bene così!

  9. cirasadesigner

    Solo per fare delle precisazioni ad un resoconto di un sistema di trasporti che dimostra di funzionare e di essere normale, la sola differnza sta nel fatto che a livello nazionale è sicuramente il sistema di trasporto meglio sviluppato, ma non ha nulla di eccezionale.
    Ci sono 4 linee di métro, un vero passante ferroviario che funge da RER collegando l’hinterland, 30 linee di tram che vede pure impegnati mezzi del 1928 e non degli anni 40 come diceva l’autrice del post, dimostrando che investire su mezzi elettrici premia sempre a livello di investimento, considerando che la vita media di un bus cittadino e di 7 anni, qui invece stiamo presto arrivando al secolo.
    Lungimiranza nelle scelte Milano è stata la prima città italiana a dotarsi di metropolitana e questo a partire dagli anni 60, sempre in notevole ritardo rispetto le altre città europee più importanti.
    Il sistema integrato dei biglietti è la chiave di volta di tutto, se ho i mezzi e li posso prendere sempre quando voglio, sarei un pazzo a girare in auto per il centro, con quello che costa tra ZTL e i parcheggi.
    Quindi volendo tornare al paragone, non regge proprio purtroppo, per tanti motivi, ma a quetso genere di trasporti dobbiamo ispirarci se vogliamo trasformare al meglio la nostra splendida città, che mi sembra sempre più come una bellissima donna stuprata…

    1. Irexia

      E a questo vuole mirare il mio reportage: stimolare, essere un pungolo, far vedere che i nostri stessi problemi sono già stati affrontati da altri e risolti (esempio, i biglietti unici). La nostra città merita attenzioni e investimenti!
      Fare gare e competizioni non mi interessa, è un puro piacere onanistico che non porta a nulla

  10. giuseppe70

    Non mi racconti niente di nuovo. Io a Maggio 2015 sono stato circa due settimane a MI per lavoro. Alloggiavo in un comune vicino, Pieve Emanuele e per recarmi in centro utilizzavo il passante e poi là metro. Bene da un paesino che era Pieve, che può essere paragonato alla nostra Trabia per distanza, impiegavo poco meno di 30′ per raggiungere il Duomo. Un altro mondo……., purtroppo per noi che viviamo in una città nella quale ancora si discute di un sistema di mobilità, e nella quale si preferisce una linea tram vedi la 6, ad una MAL di analogo percorso. Siamo indietro di almeno 30 anni rispetto a MI. AHIMÈ……….

  11. matteo O.

    La descrizione mi sembra abbastanza dettagliata (vivo a Milano da quasi 4 anni). Solo una precisazione: non è sempre così facile lasciare la macchina a casa e tornare con i mezzi, anche perchè è una città abbastanza pericolosa (ed ho vissuto anche a Palermo per 3 anni).
    Prendere ad esempio la 90 la sera, è roba da supereroi!
    Prendere un taxi il sabato sera dopo le 2 è un’impresa (sono davvero pochi rispetto alle richieste)

    Per il resto è una città che offre tantissimo ed è certamente il miglior esempio di trasporto pubblico in Italia.
    Palermo però se si dotasse della MAL, completando il passante e le varie linee di tram, non avrebbe nulla da invidiare! (e vedendo come si stanno mettendo le cose, mancherebbe “solo” la MAL)

    1. Ah ah ah …
      La “90” è sempre leggendaria … … … 😀
      E’ vero, Matteo. Hai ragione. Le città italiane sono pericolose! E’ vero!

    2. Irexia

      Immagino Matteo, la periferia è sempre pericolosa…

      1. (Si. E in Italia (e in molta parte d’Europa) più che mai!) 😀

  12. Comunque … Sui taxi italiani … ragazzi … … …
    Io preferirei non parlare perché potrei arrabbiarmi SELVAGGIAMENTE !!!
    E dire che un mio carissimo amico è tassista, come lo era suo padre. E che spero non ci siano tassisti in questa discussione! 😀 Ma davvero … i taxi in Italia … Dai … Su … NON si può!

  13. Calò

    ATM Milano riceve ogni anno dal Comune di Milano circa 650 milioni di euro per la gestione del servizio, mentre Trenord ogni anno da regione Lombardia percepisce 400 milioni di euro per la gestione del trasporto ferroviario regionale e suburbano.

    La regione Siciliana versa a Trenitalia 111 milioni di euro per il trasporto e 38 milioni ad Amat. Il comune di Palermo ad Amat ha versato 25 milioni di euro.

    Quindi ogni paragone lascia il tempo che trova se non si investe. Il TPL si regge con finanziamenti pubblici, non con i biglietti e gli abbonamenti. Questi rappresentano soltanto una minima parte dei ricavi. Non bvasta investire per le infrastrutture. Va bene spendere 300 milioni per il tram, ma poi deve spendere i soldi per gestirlo.

    1. Calò? … :O
      Ci conosciamo? 😀

      Comunque. Intervento molto PERTINENTE! Grazie per le cifre!
      Ecco perché dico sempre le opere on sé non servono a niente se non si lavora su TUTTO il tessuto socio-economico di una città (e regione) …

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