Mi ero preoccupato lo ammetto, ma di fronte a quanto avevo visto in via del Garrafello credo che la mia preoccupazione fosse legittima, e forse un tantino ho straparlato. Mi spiego meglio, qualche giorno fa mi è capitata sotto gli occhi la foto scattata da un mio amico ai lavori di rifacimento delle pavimentazioni in Vucciria, e nel dettaglio in via del Garraffello, la traversa di Corso Vittorio Emanuele che conduce alla piazza omonima. Le basole della pavimentazione erano nuove! Un collasso. E che fine hanno fatto quelle antiche? perché qui si sono tolte, mentre in via Meli e in piazza Bologni si sono recuperate? Preso dal panico ho contattato amici miei che hanno a loro volta chiesto informazioni a chi di competenza. L’arcano mi è stato svelato una volta visionato il progetto e la relazione in allegato.
In pratica nei luoghi dove prima era collocato il basolato calcareo “nuovo” (come piazza Garraffello e via Cassari, intervento probabilmente del 1995), ormai deteriorato più di quello vecchio e in buona parte da sostituire, verrà collocato esclusivamente il basolato antico appositamente prelevato dai vicoli secondari in zona coinvolti nel cantiere (come appunto la via del Garraffello). Nei vicoli dove la pavimentazione viene a mancare verrà collocato il basolato nuovo. Uno scambio da luogo a luogo in pratica. Ok, mi sta bene, credo non ci sia nulla da ridire su questa scelta. Ricordo che le strade coinvolte nell’intevento sono: via del Garraffello, via della Loggia (e il vicolo che le congiunge), via Terra delle Mosche, via Cassari, piazza Garraffello, il tratto iniziale di via Materassai (per il resto ri-basolata pochi anni fa), via Argenteria Vecchia, piazza Sant’Eligio, vicolo Sant’Eligio, via Francesco Matera, e piazza Tarzanà. In piazza Tarzanà (alle spalle della Reale Fonderia e attualmente asfaltata) verrà ripristinata l’originaria pavimentazione in ciottolo di fiume, testimoniata dai resti affioranti tra l’asfalto e di cui è stata ripristinata l’originale giacitura dopo appositi rilievi e sondaggi. La via Argenteria Nuova (strada maestra di collegamento tra le piazze Garraffello e Caracciolo) sarà invece oggetto di manutenzione straordinaria solo dove la pavimentazione risulta danneggiata e nella griglia di raccolta delle acque bianche a confine con piazza Caracciolo. Unico motivo di lamentela rimane la disposizione del nuovo basolato in via del Garraffello e in via della Loggia, non più disposto in obliquo ma perpendicolare agli edifici (vedi tavola di progetto). Un controsenso per me. Visto che si conosce la disposizione originale, e che il fine dell’intervento è un ripristino filologico, che senso ha questo cambiamento apparentemente arbitrario? Si sono reperite notizie che testimoniano un’originaria differente disposizione in quelle due strade? In fin dei conti pignolerie lo ammetto, nulla toglie che a lavori finiti le pavimentazioni rifatte saranno bellissime (ed effettivamente in via del Garraffello dal vivo l’effetto è splendido), e costituiranno un ulteriore elemento di attrattiva per chi vorrà investire in restauri in zona. Speriamo davvero sia così.
Guardando l’immagine aerea si vede come tutta la zona della Vucciria si ritroverà ad avere le pavimentazioni quasi interamente rifatte. Questo intervento si va a ricucire con quanto fatto anni fa in via Meli e via dei Materassai. In pratica da San Domenico (piazza esclusa) sino al Corso Vittorio Emanuele, e dalla piazza Fonderia (esclusa) sino alla via Roma, le pavimentazioni saranno in buona parte rifatte, anche se ancora non sono poche le strade che necessitano di intervento. Come già detto in via Argenteria Nuova si risistemerà il basolato (steso nel ’95) laddove danneggiato. Purtroppo la piazza Caracciolo, la via Maccheronai e il vicolo Pannieri, rifatte probabilmente insieme alla via Argenteria Nuova, non saranno oggetto di manutenzione straordinaria, e tutti sappiamo come le pavimentazioni si siano danneggiate. La via Terra delle Mosche, che a quanto pare è compresa nel progetto, non è segnata in rosso nell’immagine aerea in allegato al progetto.
Ho rifatto una cartina. Sempre in rosso, le strade oggetto dell’intervento. In giallo l’intervento che ha coinvolto in anni recentissimi le vie Meli, Coltellieri, Materassai e piazzette di pertinenza.
In azzurro le strade escluse da ogni intervento nella zona in oggetto, In viola la via Argenteria Nuova, rifatta nel ’95, l’unica strada a subire interventi di manutenzione mirati alle parti danneggiate del basolato.In bianco le strade rifatte probabilmente nel ’95 ma che non subiranno manutenzione straordinaria come la via Argenteria Nuova. In rosa i vicoli di fatto chiusi per intero o in parte e che quindi non possono essere ripavimentati.
I lavori di rifacimento del basolato in via del Garraffello, già per metà posato.
I lavori in piazza Tarzanà, alle spalle della Reale Fonderia.
La nuova pavimentazione che si rapporta con un recente restauro.
ok ma ora telecamere e multe a chi si permette di passarci in macchina (esclusi ovviamente i bottegai). uno dei motivi della distruzione delle basole sono le automobili.
pigliate le targhe di quei cialtroni
La pavimentazione, per il centro storico, è un vero e proprio elemento d’ arredo che conferisce una dignità visiva al contesto architettonico!!!! Anche l’ illuminazione potrebbe avere un ruolo importante soprattutto per contemplare tutti quei monumenti che la sera risultano essere anonimi!!!!
Sono felicissimo per questi interventi sulla pavimentazione che si stanno facendo. Qualcuno sa quando è prevista la conclusione? Il prossimo step secondo me dovrebbe riguardare le basole di piazza sant’Onofrio e di tutta quella zona li
varchi a tutto spiano, con l’opzione di controllo dell’assicurazione.
se il palermitano non lo bastoni con le sanzioni non capirà mai… è nella nostra indole.
Ottimo intervento. Concordo con MrHead nel considerare la pavimentazione come elemento d’arredo che completa l’insieme architettonico di cui fa parte. E insieme alla pavimentazione andrebbe considerata anche l’illuminazione di vicoli e piazze con la scelta di lanterne adeguate al contesto, in grado di ricreare la giusta atmosfera durante le ore notturne, garantendo al tempo stesso un’illuminazione ottimale.
Bellissimo!!!
il prossimo passo è agevolare la ripertura delle botteghe
l vucciria dee risorgere come mercato.
la vucciria non è più un mercato da tanto tempo nè credo lo sarà mai più, i mercati a palermo sono il capo e ballaro,invece la vucciria dovrebbe diventare per me il quartiere della movida (civile e regolata non quella di oggi),il quartiere dei ristoranti e delle birrerie per turisti che devono passare la serata il quartiere degli artisti un po bohemienne che colorino il quartiere con le loro opere anche all’aperto.Questo quartiere manca a palermo e potrebbe dare impulso al turismo eall’economia di tutta la città.Bisognerebbe che il sindaco monitorasse tutti gli edifici e in quelli senza proprietari li regalassi al prezzo di un euro ma con l’obbligo di restaurarli e dando la precedenza a chi vuole fare locali artistici o per turisti