L’incontro si è aperto con l’intervento dell’assessore al verde Raimondo, che ha riferito di avere avuto numerose riunioni con i responsabili di RFI e TECNIS, i quali si sono dimostrati disponibili ad effettuare una veloce compensazione sugli stessi luoghi dei ficus tagliati, prevedendo una piantumazione entro 11-12 mesi. Inoltre è emersa la possibilità di salvare tre ficus che insistono sul tratto più vicino alla piazza Sant’Oliva. E’ seguito un veloce intervento del vicesindaco Arcuri, il quale ha spiegato che lo stop al taglio degli alberi, chiesto alla TECNIS, è stato propedeutico per svolgere il confronto con la cittadinanza.
I cittadini hanno espresso le loro perplessità sul taglio degli alberi, talvolta uscendo fuori tema divagando su tram, passante ferroviario e addirittura parlando degli attuali lavori sulle basole della Vucciria. Si è anche registrato un momento di tensione, durante il quale alcuni presenti in sala hanno gridato chiedendo lo stop ai lavori e la non realizzazione della stazione ferroviaria al Politeama.
Conclusi gli interventi ha preso la parola l’ing. Palazzo (RFI) che ha sottolineato come l’opera abbia ottenuto le dovute autorizzazioni dagli enti preposti e soprattutto dalla sovraintendenza, che ha espresso il 30 novembre 2012 parere favorevole, chiedendo solamente una revisione a livello progettuale degli elementi sul piano campagna della stessa fermata. (pensiline e vano ascensore)
Il dibattito è continuato con la presentazione del progetto esecutivo della fermata Politeama, sottolineando come la scelta di abbattere i ficus sia necessaria per spostare le sottoreti, in quanto le radici di queste interferirebbero con i servizi, ne è possibile la posa dal lato interno del marciapiede per la presenza dei piani scantinati.
Italferr si è resa disponibile ad un ulteriore dialogo con 5 rappresentati della cittadinanza, incontro che avrà luogo il 16/06/2015, in via cimarosa.
“alcuni presenti in sala hanno gridato chiedendo lo stop ai lavori e la non realizzazione della stazione ferroviaria al Politeama”
Propongo la revoca immediata del diritto di residenza per questi individui con i loro cervellini piccoli come piselli!
mi associo
se fossi stato presente avrei chiesto notizie sulla MAL, perché, lo ripeto fino alla noia, un conto è se la costruenda fermata rappresenta il primo passo per diventare, incrociando la MAL, snodo importantissimo per la città..Spiegando ciò forse i disagi, compreso il taglio degli alberi, sarebbero maggiormente digeriti dai cittadini. Diversamente, ( e temo proprio che andrà così) abbandonando l’idea della metropolitana leggera, la fermata al politeama che serve soltanto l’ anello ferroviario, forse, effettivamente non giustifica alcun disagio….
L’unico MAL che vedremo a Palermo è Paul Bradley Couling. E meno male…è ora di finirla con la fantascienza 😉
fantascienza? si tratta di scavare un buco….così come stanno facendo in via Amari..
Perché la metropolitana nelle altre città sì e a Palermo no? Forse proprio perchè c’è chi pensa che sia fantascienza..
Quello che penso io non ha alcuna influenza sulle scelte del comune di Palermo. Io dico, considerando una serie di fattori, che la MAL è fantascienza….e siccome se ne parla da 10 anni, senze avere uno straccio di progetto (a parte i meravigliosi poster di cammarata) ne uno straccio di finanziamento, preferisco concentrarmi sulle cose concrete…che non sono cose da nulla; due linee di passante e tre di tram. Per ora va bene così…poi una volta realizzate queste importantissime opere, si può pensare alla fantascienza 😉
Fantascienza? Credere che un tram possa sostituire una metropolitana è fantascienza. Il progetto della linea 6 ricalca pari pari il percorso della MAL. Anche se non è stato detto chiaramente da questa amministrazione è chiaro che l’intenzione sia quella di non procedere alla realizzazione della MAL. Ma questa è una storia vecchia. Sindaco e vicesindaco sono i medesimi che si rivoltarono contro la realizzazione della metropolitana a favore del tram degli anni novanta. Storia vecchia? Macchè! Ecco che, a distanza di vent’anni, stanno proponendo le stesse vetuste idee. Non capisco il motivo per cui debba essere considerata fantascienza la realizzazione di una linea metropolitana nella quinta città d’Italia. Spiegatemi cosa ci sia di fantascientifico in ciò. Spiegatemi, vi prego, il motivo per cui al nord si trovino i soldi per costruire un autostrada (mi riferisco alla Bre-Be-Mi) che corre parallela ad un altra, a tre corsie per senso di marcia (più la corsia di emergenza), la quale, esperienza personale, rimane VUOTA! Spiegatemi il motivo per cui a Milano sono già pronte ben quattro linee metropolitane, la quinta è in costruzione, e le altre si stanno prolungando. Spiegatemi, vi supplico, perchè a Brescia, città di 196.000 abitanti (Palermo è grande più del triplo) sia presente già una metropolitana leggera. Vorrei anche capire perchè Catania, città che conta meno della metà degli abitanti di Palermo, abbia una seppur piccola rete metropolitana. Ed infine spiegatemi il motivo per cui se a Palermo si parla di una, ed una sola, linea metropolitana, si deride il pensiero ed il progetto additandolo come fantascientifico. Spiegatemi la logica di tutto ciò.
Non condivido il pensiero di se68.
Dire che la fermata dell’anello ferroviario non ha senso senza la mal è mera opinione personale illogica e non costruttiva. È illogico infatti affermare: non si deve fare questo se non si fa quello.
Da qualche parte si deve pur cominciare. Concludo dicendo che sono tra i fautori della mal e sarebbe fantastico averla. Spero non resti un sogno.
Intanto chiudiamo questo benedetto anello che abbiamo perso sin troppo tempo in se e ma inutili
phrantsvotsa,
il piano integrato per il trasporto di Palermo è stato pensato con una spina dorsale costituita dalla MAL..nel quale la fermata Politeama è uno degli snodi fondamentali. Se si comincia a pensare che la parte più importante del piano è fantascienza….non abbiamo dove andare, non si farà mai.
Dahfu,
vedi sopra..
e aggiungo che purtroppo, mi sa che è invece illogico pensare che una fermata sotterranea, nel cuore di una città, ti conduca unicamente in una direzione, peraltro la meno importante, perchè Palermo si sviluppa, come ben sappiamo, lungo l’asse Nord-Sud.
E’ come se, che so, a Piccadilly circus tu potessi prendere una sola linea…
Insomma mi sembra invece poco costruttivo non incazzarsi e non pretendere dal Comune che si batta perchè si realizzi il piano così come è stato pensato. Visto che si sta pensando ad un altra linea del tram…
Caro se68.
Comprendo le Tue argomentazioni ma continuo a non condividere.
L’anello ferroviario una volta completato servirà eccome: porterà al politeama ovvero nel cuore della città.
E’ chiaro che senza la chiusura finale, con l’ultimo stralcio sino a malaspina, resterebbe, stavolta sì, qualcosa di incompleto.
Per il resto l’argomentazione dell’asse nord-sud non mi convince proprio.
L’anello ferroviario serve proprio a questo e va visto in un piano di insieme e non come opera singola.
Poi ribadisco: BEN VENGA LA MAL.
Dire però, come hai fatto TU, che la fermata Politeama è inutile perchè forse da lì non passerà mai la mal mi sembra eccessivo e non porta lontano.
La mal purtroppo non ha neppure un progetto preliminare mentre l’anello è in corso di realizzazione.
La realtà ed il sogno.
Io mi tengo l’anello intanto e poi cercheremo, se possibile, di avere anche la mal.
Attaccare l’anello ferroviario mi sembra davvero inutile e poi chi lo fa non porta nessuna valida argomentazione se non un vacuo BLA BLA BLA.
Siamo tutti dispiaciuti per gli alberi.
Però da qui a fermare un’opera che contribuirà a ridurre l’uso delle auto e conseguentemente l’inquinamento ce ne passa.
Gli alberi si piantano di nuovo.
I palermitani si rassegnino all’uso dei mezzi pubblici.
TUTTI A PIEDI O IN BICI.
SI VIVE MEGLIO, DI PIU’ E CON PIU’ SOLDI IN TASCA.
Saluti
Bene e allora ogni opera pubblica che parte a Palermo e di cui, finalmente, si ha una ragionevole certezza di vedere la fine, la dobbiamo criticare e dobbiamo necessariamente fare i benaltristi.
Il tram non non serve a nulla se non c’è la MAL; il passante così com’è resterà poco funzionale senza il MAL; l’anello non serve a nulla se non è integrato con la MAL.
Eliminiamo anche il pedibus calcantibus (a caminata a piari)….perchè senza la MAL…non serve a nulla 😀
ragazzi,
provo a spiegare meglio, per l’ultima volta perchè m’abbutto. : )
Mi sa che avete capito male…affatto contrario all’anello, affatto intenerito dal sacrificio degli alberi, affatto intenzionato a fermare l’opera, affatto utilizzatore d’auto, etc etc… solo preoccupato che non si realizzi più la MAL, ripeto la SPINA DORSALE della RIVOLUZIONE in atto a Palermo….saluti
Ah le cose cambiano, dette così; allora ti do pienamente ragione!
E più che “preoccupato” sarebbe meglio dire “dispiaciuto” visto che la MAL non la faranno mai!
Sono dispiaciuto sia per il blocco dei lavori sia per l’abbattimento di alberi (non importa se palme o ficus: le piante non si toccano). Spero che si arrivi ad una soluzione condivisa per tutti, realizzando la fermata ma non tagliando il verde pubblico. Quei ficus non hanno cinquant’anni, ne hanno oltre sessanta. Lo spazio c’è per la nuova fermata, più a monte.
Purtroppo i ficus sono alberi particolari. In effetti non si può dire che siano adatti al contesto urbano. Lo sappiamo. Vanno benissimo nelle ville e nei parchi, come a Piazza Marina per esempio, ma altrove sono tra gli alberi meno adatti che ci si possa immaginare.
Palermo ha la fortuna di avere “monumenti verdi” splendidi. I ficus, piantumati nei posti giusti, fanno sempre un figurone.
Tuttavia non sono alberi che potrebbero stare sui bordi delle strade, nei marciapiedi e vicino agli edifici. Crescono infatti a dismisura, facendo mastodondiche e spettacolari radici che però distruggono tutto ciò che sta attorno. Inoltre non si può dire che siano alberi a crescita lenta. Crescono infatti velocemente, soprattutto nel corso dei primi anni dopo piantumazione.
Purtroppo fra qualche decennio saremo comunque costretti ad abbattere tutti quei ficus che in passato sono stati piantati in punti non adatti della città, compresi purtroppo quei tre ficus vicino a piazza Sant’Oliva che oggi hanno deciso di salvare.
Che sia scoppiata questa polemica è comunque in sé positivo perchè:
1) Ha mostrato che la cittadinanza c’è ed è sempre più attenta. Questa si è resa visibile agli amministratori e a se stessa.
2) Ha sollecitato una più efficace comunicazione. È sempre meglio informare i cittadini in modo chiaro e puntuale. Molti, per esempio, oggi hanno scoperto che i ficus, a prescindere dai cantieri, sono comunque alberi a rischio.
3) Forse, o quantomeno ci si augura, avrà l’effetto di velocizzare gli interventi di compensazione del verde cittadino, di cui finora abbiamo sentito soltanto roboanti annunci.
Io spero che quei ficus siano trapiantati nel parco comunale, o ancora meglio se alcuni siano lasciati stare lì. E’ invece l’albero di Magnolia a far danni con le sue enormi radici, ma non si possono comunque abbattere. Tuttavia dove ci sono radici a spaccare i marciapiedi si fa una struttura di ferro con una pedana per passarci di sopra senza inciampare.
Ah vedi che ogni tanto i cittadini si svegliano in massa. Lo facessero pure per altre cose…
Ormai il punto è sempre quello, tutto questo casotto semplicemente perché l’amministrazione non ha informato nessuno, non ha esposto i dovuti piani per tempo.
Ora dico io, ma cosa gli costava organizzare questi incontri prima che si avviassero i cantieri? Saremmo stati tutti felici e contenti.
Spero imparino per il prossimo grande cantiere se mai partirà.