Quasi tutte le scelte politiche sono influenzate da un fattore fondamentale: il budget a disposizione dell’amministrazione. A ritroso, proprio le “scelte” fatte in sede di composizione di un bilancio comunale sono molto importanti perchè abilitano interventi e azioni in alcuni settori a scapito di altri.
Non solo, anche l’impegno quantitativo di una voce può essere indicativa su quale peso un’amministrazione dia ad una tematica e quali azioni attuative possano scaturire da quell’importo.
Più in generale, un bilancio comunale è il libro che suddivide il budget reale di una PA, ben diverso da piani e progetti luccicosi che spesso rimangono solo alla dimensione del “vorrei ma non posso“.
Fatta questa opportuna premessa, oggi segnalo due strumenti nati dall’avvento degli opendata, a disposizione di chiunque sia curioso o alla ricerca di informazioni. Si tratta di due portali, uno privato e uno pubblico, che consentono una consultazione incrociata su bilanci e spese dei Comuni Italiani.
OpenBilanci, appunto, riporta in dettaglio voci e importi dei bilanci di ogni comune negli anni, suddividendoli per categorie di spese (trasporti, ambiente, etc.) e consentendo confronti con comuni di simili dimensioni e redigendo opportune graduatorie.
Ad esempio, nell’immagine seguente ho confrontato i Comuni di Palermo e Torino circa le “ENTRATE” sul tema dei rifiuti nel bilancio consuntivo. Come è evidente, lo schema restituisce anche un’indicazione delle amministrazioni che si sono susseguite nel tempo e il dato relativo. Nel 2007 un improvviso picco per Palermo: questo spunto potrebbe essere l’input per farsi delle domande e cercare di capire i motivi che hanno determinato questa “anomalia” sulla tendenza.
Ma questo era solo un esempio.
Passiamo a SoldiPubblici, piattaforma recentemente pubblicata dal governo che consente di verificare le spese realmente sostenute dai Comuni italiani.
Qui al momento non c’è possibilità di effettuare un confronto diretto tra comuni, ma è consentito ricercare un dato e confrontarlo con la media nazionale. Nell’esempio sottostante ho ricercato la spesa del Comune di Palermo sotto la voce “CONTRATTO DI SERVIZI PER IL TRASPORTO”. Oltre al dato comunale, a schermo ricaviamo il pro capite degli altri comuni italiani sulla voce e una percentuale di variazione sugli anni precedenti.
Anche qui, in modo più o meno automatico è possibile sbizzarrirsi. Chi fa giornalismo d’inchiesta, ad esempio, può trovare vari input per le proprie analisi. Ma ogni singolo cittadino può facilmente rendersi conto, attraverso strumenti abbastanza intuitivi, di come funziona una macchina comunale e l’entità di spese e loro previsioni da Roma al comune di Canicattì.
Provate a utilizzarli e se scoprite dati interessanti, postatele tra i commenti di questo articolo.