In occasione della Settimana Europea della Mobilità, sono stati discussi vari temi anche alla presenza dell’Assessore alla Mobilità Giusto Catania che, in un intervento, annunciava la prossima pubblicazione del Piano delle Piste Ciclabili, inserito all’interno del Piano della Mobilità Dolce. Quest’ultimo, ci è stato detto, è al vaglio degli uffici competenti e dovrebbe veder luce entro la fine di Ottobre.
Prendiamo sempre con le pinze i tempi annunciati. Tuttavia l’invito diffuso dai referenti dell’Ufficio Traffico e dall’assessore stesso è quello di far pervenire ad essi ulteriori indicazioni, suggerimenti e consigli circa il futuro piano delle piste ciclabili.
Così ha fatto l’associazione “Palermo Ciclabile – FIAB”, che ha sottoposto al comune un intero ridisegno cittadino della ciclabilità. Vi sottoponiamo le tavole progettuali da loro prodotte come interessante punto di partenza su cui basare le proprie riflessioni.
L’invito, lo ribadiamo, è fornire agli uffici questioni e indicazioni, visto che il piano può ancora subire delle variazioni. E’ anche un modo per non dar adito a scelte “non partecipate”. Fate sentire la vostra voce.
L’email a cui [email protected]
Buona lettura!
Queste tavole ad alta risoluzione le trovate ai seguenti link:
ho scaricato la mappa ad alta risoluzione…
dicono “percorsi esistenti su cui fare interventi migliorativi”. già, perché il 70% delle attuali piste ciclabili è inutilizzabile (cassonetti, abusivi, macchine posteggiate, mancanza di scivoli, dissuasori che impediscono il passaggio alle bici) e realizzato malissimo. allora bisogna ridisegnare la pista ciclabile sul fronte a mare, dalla bandita (io farei aspra) a mondello. rifare quella di via dell’olimpo, lanza di scalea. realizzare quelle della favorita (che devono essere tante, quanti sono i percorsi carrabili nel parco). ricavarne una sulla circonvallazione, e una per sferracavallo-isola, da realizzare sulla vecchia statale. costa meno dell’acquario. buon lavoro.
corso calatafimi, michelangelo, da vinci, notarbartolo, lazio, pitrè, ernesto basile…
Io aggiungerei assolutamente Viale Michelangelo e Via Leonardo da Vinci.
Ogni giorno vedo decine e decine di ciclisti rischiare la pelle in mezzo al traffico, oppure approfittare dei larghi marciapiedi, a scapito però dei pedoni…
Credo che una pista ciclabile risolverebbe il problema a molti per scendere la mattina per andare a lavoro, e penso che tecnicamente sia abbastanza fattibile, visti gli ampi spazi.
Assolutamente realizzare un percorso, su sede propria, che colleghi il centro città con Mondello, passsando attraverso il parco della Favorita. Integrando anche cicloparcheggi lungo il litorale.
Ma quando si parla di nuove piste ciclabili, si intende piste su marciapiedi? Su corsie preferenziali?
Oltre alla mappa, si è fatta anche un conteggio sul costo di queste nuove piste ciclabili da affiancare alle esistenti?
Sulla carta tutto bello, ma che si intende con miglioramento delle esistenti, e come vorranno fare le altre?
Ieri ho visto il clou dello schifo. In via Messina Marine un bel suv ha tranquillamente percorso un pezzo di pista ciclabile dopo l’hotel Villa D’Amato. Quelle esistenti sono buffonate, non piste ciclabili. Urgono barriere fisiche resistenti ed invalicabili, il che non sarebbe una prerogativa della nostra città, ma ovunque le piste ciclabili sono rigorosamente separate dalla sede stradale con appositi dislivelli.
Se non procedono in tal senso non abbiamo fatto nulla.
Passi qualche palo della luce od un paio di cartelloni pubblicitari, ma con macchine, motori e venditori abusivi ovunque è impossibile usare la bici!
Sul come andrebbero secondo me realizzate le piste ciclabili:
http://s3.amazonaws.com/lcc_production_bucket/files/6451/in_content.jpg?1387454955
Questa soluzione è ideale su strada a grande scorrimento e di una certa larghezza, vedi via Lanza di Scalea, via dell’Olimpo, via Venere, le laterali di viale Regione Siciliana, via Basile, ecc…
I costi sono ridotti, visto che si utilizza un porzione della sede stradale esistente. La pista va fisicamente separata dal traffico veicolare con un cordolo. Cordolo che deve costituire un vero ostacolo per le auto, di modo che non lo possano scavalcare per, per esempio, posteggiare abusivamente a cavallo dello stesso occupando la pista.
In questo modo si evita anche di dovere togliere spazio ai pedoni, che vanno ugualmente salvaguardati.
La pista può essere unidirezionale (ne verrebbe realizzata un’altra in senso opposto dall’altro lato della strada) o bidirezionale, divisa in due corsie, e opportunamente dimensionata.
Spettacolo in Olanda.
Ecco come ti risolvo le interferenze tra piste ciclabili e un pericoloso incrocio:
http://bicycledutch.files.wordpress.com/2013/12/hovenring.jpg
Lo vedrei bene a piazza Einstein, utilizzabile anche dai pedoni.
Che sogno sarebbe! 🙂
La bici le attacchiamo al palo delle fermate dell’amat?
Quando si decideranno a montare le rastrelliere vicino le piste?
in viale Regione è espressamente vietata la circolazione delle bici
Non lungo le laterali. Dove si potrebbero realizzare delle piste ciclabili come quelle che ho postato in foto prima.
Scusate, ma di quali piste ciclabili parliamo? Delle pochissime che si possono scorgere in citta’ (credo in zona galilei), via olimpo e malaspina (?), senza parlare della farsa di via liberta’, non solo si evince uno stato totale di abbandono, ma una mancanza totale di rispetto da parte degli automobilisti, che le usano come parcheggi.
Il piano prevede un enforcement affinche’ le piste siano rese tali? I tracciati esistenti verrano migliorati/resi realmente ciclabili? Saranno effettuati interventi sui marciapiedi?
Se ne sa nulla o e’ la solita presa per i fondelli? Lo chiedo perche’ parlare di pista ciclabile e’ facile, ma realizzarle e renderle funzionanti e’ un altro discorso. E di esperienze negative gia’ ne abbiamo tante…
@luca
vedremo…
realizzare piste ciclabili con una striscia di vernice è molto facile. quelle vere sono un investimento non indifferente, ma da fare.
la presa per i fondelli sarebbe estendere il modello via libertà alle altre strade. in via dell’olimpo, per esempio, la pista è impraticabile e pericolosa.
punteruolorosso,
eppure..a Londra le hanno realizzate proprio così, anche se là usano una particolare resina più resistente e a rilievo. https://www.google.it/maps/@51.5109941,-0.1104298,3a,75y,245.75h,55.53t/data=!3m5!1e1!3m3!1shYJjWlxyLjSON4Csjv_H9g!2e0!3e5
le ho personalmente percorse e, secondo me sono la soluzione ideale per realizzare piste ciclabili in economia e in maniera capillare. Io , a Palermo le farei proprio in questo modo, lungo tutte le arterie principali.
ma una pista ciclabile, come quelle che si vedono in olanda, che partendo da mondello, attraversi per intero la favorita e continui per via messina marine è presente nella proposta? considerando che a mondello (discesa di valdesi) esiste un accenno e che la favorita presenta già dei tracciati frequentati da ciclisti mi sembra il minimo, o no?
@se68, a Londra quello è il passato. Oggi si va verso piste ciclabili quanto più separate dal traffico stradale, come nella foto che avevo postato prima.
E ti invito a dare un’occhiata al progetto per i due nuovi attraversamenti nord-sud ed est-ovest attualmente in consultazione (aperta ai cittadini) e che vedranno la realizzazione in sede del tutto separata, come inquesta immagine di come verrà trasformata Blackfriars Rd, attualmente interamente occupata dal traffico veicolare.
http://static.guim.co.uk/sys-images/Guardian/About/General/2013/11/6/1383745416101/cycle-superhighway-london-008.jpg
huge,
fantastica quest’ultima immagine, così come la prima che hai postato.
Però mi chiedo: in via Sciuti ( o la stessa via Libertà) come facciamo? non credo vi siano le sezioni adeguate..A Londra sarà il passato ma questa soluzione è adottata anche in strade più strette https://www.google.it/maps/place/Londra,+Regno+Unito/@51.478429,-0.1889035,3a,75y,214.63h,80.94t/data=!3m4!1e1!3m2!1sT-R0Jwh9NJGHK9nHNQZ49Q!2e0!4m2!3m1!1s0x47d8a00baf21de75:0x52963a5addd52a99
penso che a Palermo ( tranne via dell’Olimpo ad esempio) sia l’unica..
oltre a separarla dalla carreggiata va anche separata dal marciapiede, perchè c’è smepre gente che no capisce la delimitazione a anche quando gli suoni continuano a guardare il cielo.
Le attuali fanno proprio pena, meglio dire che non ci sono e le dobbiamo fare zero.
Viale Strasburgo – Via Empedocle eEstivo – Via Giuseppe Sciuti – Via Terrasanta. Via Montepellegrino e Via Isaac Rabin, sono strade tanto pericolose dove ogni giorno passano molti ciclisti che salgono a Montepellegrino.
Premesso che quelle esistenti chiamarle piste ciclabili mi sembra azzardato e che chi le ha costruite probabilmente non aveva la piu’ pallida idea di cosa stesse facendo,io sarei favorevole ad un sistema misto,dove lo spazio e’ sufficiente, come la foto postata da huge,piste separate dalla sede stradale,allo stesso livello oppure no,cestini e pali all’esterno ,di un bell’azzurro acceso e di asfalto,cemento o quant’altro ancora, ma per favore no quei mattoncini rossicci traballanti,mentre dove le strade sono strette, per esempio in molte strade del nostro Centro Storico,con delle semplici striscie ben evidenziate,sempre d’azzurro e segnaletica verticale,come ho visto in molte citta’ italiane e non.
[…] avevamo dato annuncio durante la settimana europea della mobilità e l’assessore Giusto Catania ha da poco pubblicato […]