Nel mese di Giugno il Comune di Palermo – Settore Pianificazione Territoriale e Mobilità – ha bandito una Gara per l’affidamento dei servizi di progettazione relativi ai lavori di ricucitura delle vie Imera e Re Federico, verso nord con Piazza Lolli e Piazza G.le Di Maria (e quindi Stazione Notarbartolo), verso sud con Piazza Indipendenza, il polo sanitario e la via Oreto (link del bando http://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/gare/_20062014111816.pdf ).
Ritengo che quanto previsto dalla Gara è di fondamentale importanza per la città di Palermo, per la viabilità e quindi per la vivibilità della stessa. Il “Radiale di Collegamento” previsto dovrebbe snellire il traffico di ingresso in città e contemporaneamente potrebbe liberare il Centro Storico (e soprattutto Porta Nuova, Corso Vittorio Emanuele ed il complesso Cattedrale-Arcidiocesi) da migliaia di vetture/giorno di solo transito.
La domanda: presa coscienza dell’oggettiva importanza strategica delle opere previste per l’intera città, ai fini dell’ottenimento del miglior risultato possibile in ordine alla qualità urbana ed alla razionalità delle opere oggetto del servizio di progettazione, quanto ritenete utile ricorrere ad un serio Concorso di Progettazione, con una seria Giuria e vincolato all’affidamento dello stesso al/ai progettista/i finalisti?
Per meglio comprendere….una cartina???
giusta l’idea del concorso, ma i precedenti non incoraggiano. mi sembra che sulla fiera del mediterraneo le gare siano andate deserte (spero di sbagliarmi). mi chiedo però che fine farà via re federico, oggi strada commerciale poco trafficata e tuttosommato molto più civile di corso olivuzza, quando diverrà parte di un grande asse di attraversamento per auto, camion, pullman, ambulanze, autobus e quant’altro. e vi prego di non venirmi a raccontare che via re federico fa già schifo, perché (munnizza a parte) ha una sua dignità. quale sarà il percorso esatto dello stradone? possibile pensare a un interramento fra piazza lolli e via imera?
Una domanda che mi sono sempre posto, è :
perche non creare, visto la progettazione dell’ asse di cui sopra, un parcheggio, tra la via U.Giordano e la via Sciuti e tra la via Boito e il piazzale Lavagnini, a coprire in parte, per intenderci, lo spazio della interrata stazione Notarbartolo e lo spazio degli scambi sotto la via G.Di Maria.
Ciò creerebbe un notevole numero di posti auto e pulmann che garantirebbero agli utenti di fruire delle linee FS e mezzi Amat ( tram ed autobus )….
Un famoso proverbio siciliano recita così: Ancuora unn’è natu, e Cola si chiama. Mi spiego: stiamo parlando di un progetto che se veramente attuato, ci porterebbe a parere mio solo dei benefici in una città soffocata dal traffico causato dalla vetustà delle strade strette anguste e mai rinnovate ed ecco che come d’incanto sorgono le prime critiche <>. Fra poco stormi di “Ingegneri” e “Urbanisti” di turno diranno <> <> <> <>. Poi subentreranno i “Commercianti” che protesteranno prima piangendo miseria e poi con i modi che tutti noi ben conosciamo. La domanda nasce spontanea: Ma perché dobbiamo sempre guardare nelle altre città per vedere la dignità ed il progresso?
Un famoso proverbio siciliano recita così: Ancuora unn’è natu, e Cola si chiama. Mi spiego: stiamo parlando di un progetto che se veramente attuato, ci porterebbe a parere mio solo dei benefici in una città soffocata dal traffico causato dalla vetustà delle strade strette anguste e mai rinnovate ed ecco che come d’incanto sorgono le prime critiche: Ma no! Perché. Fra poco stormi di “Ingegneri” e “Urbanisti” di turno diranno: Io farei così. Perché non facciamo cosà. No lasciamo perdere! Si lede la dignità della strada, della città. Poi subentreranno i “Commercianti” che protesteranno prima piangendo miseria e poi con i modi che tutti noi ben conosciamo. La domanda nasce spontanea: Ma perché dobbiamo sempre guardare nelle altre città per vedere la dignità ed il progresso?
Io invece farei interrare il tratto sotto via Indipendenza fino a via Basile per bypassare la piazza. Considerando che praticamente ogni giorno ci sono scioperi e chiudono la piazza alle auto, sarebbe un’ottima valvola di sfogo, non esistono altre strade attualmente per bypassare la piazza. Però non so se ci sia lo spazio considerando che c’è già la galleria del passante ferroviario. Qualcuno sa cosa è previsto per il collegamento di via Imera con piazza Indipendenza? Attualmente c’è un grande dislivello.
Intanto abbiamo questo progetto che sarà fondamentale per dare un po di respiro alla città che giornalmente soffoca nel traffico. Il bello del raddoppio del passante oltre alla maggiore convenienza della mobilità ferrata è proprio lo spazio che si libera per la costruzione di nuove strade.
Ottimo che il comune si sia svegliato, quindi andate avanti, progetto rapido e si spera di immediata attuazione.
Il progetto è una cosa… Reperire i soldi e fare partire la gara d’appalto un’altra…
Ottimismo, ma anche realismo per un opera che potrà vedere luce non prima dei prossimi 8 anni… e sono ottimista
Questa cosa comunque era inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, quindi in teoria i finanziamenti ci sono già.
La ritengo un’arteria importantissima per la mobilità di buona parte della città di Palermo. Finalmente l’Amministrazione pensa di portare avanti un progetto che si riteneva utile sin dagli anni ’40 (poi abbandonato per giustificarne degli altri. Chissà perchè!!!). Credo che la storia delle vie Imera e Re Federico nasca (forse con il Piano di ricostruzione post-bellico) con l’intento di collegare buona parte della città che stava nascendo (a nord e a sud) salvaguardando il centro storico. In un solo colpo si otterrebbe non soltanto l’alleggerimento del traffico nei punti citati dall’articolo ma anche sulle vie di ingresso alla città (che dalla via R. Siciliana puntano verso il mare) ed in corrispondenza dei nodi di ingresso/uscita dalla stessa via R. Siciliana, oltre ad ottenere una perimetrale esterna al Centro Storico (propedeutica ad una seria pedonalizzazione dello stesso). Dunque non credo si tratti di svilire la natura di una via, anzi. In ordine alla possibilità di interramento credo possano esserci dei seri problemi per dell’attraversamento delle linee già esistenti (ferrovia e metro), e poi vista l’esperienza del nuovo ritrovamento di un corso d’acqua nella zona e dei dissesti agli edifici causati dai lavori della metropolitana … eviterei. In merito ad eventuali (o certissimi?) disappunti rispetto alla realizzazione (o meglio prosecuzione) di questo asse di collegamento viario, ritengo possano nascere dalla mancanza di conoscenza di quello a cui si voglia o possa mirare. Oppure, ancora, dei disappunti potrebbero arrivare da coloro che ritengono RISOLTO il problema “TRRAFFICO” della città di Palermo. Semmai, non prima di CONGRATULARMI con l’Amministrazione per l’avvio del procedimento, data l’importanza del progetto (ancor più che svilire alcune vie, può essere occasione di rigenerazione e riqualificazione urbana di una grande porzione della città di Palermo) avrei ritenuto di gran lunga più idonea una FASE CONCORSUALE, nella quale sia possibile valutare più soluzioni che mirino ad una rigenerazione sostenibile (anche delle vie re Federico/Imera) con servizi, percorsi attrezzati, verde ecc.. NO STRADONI!!!
La possibilità di ottenere fondi c’è sempre stata. La sicilia è leader europeo nell’abbandono (o non utilizzo) di fondi strutturali. Questo è un progetto perfetto per l’asse 14/20, specie se si intraprendono delle scelte di “sostenibilità urbana”. Chiaramente non penso possa realizzarsi nel 2015.
Secondo l’articolo la copertura finanziaria per l’appalto non c’è, solamente per la progettazione i soldi ci sono già.
Le casse comunali non credo possano sostenere i costi per la realizzazione.
Tra le poche possibilità vi è quella di realizzare i progetti ed in seguito farli finanziare ad es attraverso i fondi strutturali. nn é affatto strano che al momento non vi siano i fondi per la realizzazione.
Comunque … più concorsi di progettazione più qualità!!!
Il bando è un punto fermo di non poco conto. Speriamo che il vincitore sia veramente all’altezza e che, soprattutto, si tovino i soldi per finanziare l’opera!
Vorrei fare alcune domande:
Se vi è già una sorta di tracciato al di la della stazione notarbartolo con la via u. giordano, almeno fino alla risalita della PFP all’altezza della stazione s. lorenzo, perché fermare il progetto al policlinico invece di proseguirlo fino a piazza guadagna (circa 1 Km più avanti)?
La realizzazione di un viadotto con al di sotto un parcheggio multipiano, sarebbe cozzante con l’architettura di zona?
Ho notato che lungo il tragitto della PFP vi sono aree alquanto ampie, tanto da assicurare un parcheggio sotterraneo con sovrastante area a verde attrezzato, sono previsti nel piano di sviluppo sociale del territorio?
@ moscerino: L’attraversamento del fiume oreto non sarebbe cosa di poco conto, specialmente notando il dislivello tra il policlinico e piazza guadagna.
scusami fabion54, ma la strada dovrebbe essere realizzata al di sopra della linea della ferrovia, giungerebbe al policlinico con la stessa pendenza, PS quando scrivevo del viadotto, intendevo il collegamento fra la via imera e piazza indipendenza, cosa ne pensi?
@moscerino: Viadotto tra Piazza Indipendenza e Via Imera? Non è necessario 🙂 C’è già una strada che collega le due arterie, va solo aperta.
La costruzione di una strada sopra la linea ferrata è abbastanza dispendiosa a livello economico oltre che andrebbero reperiti dei nuovi fondi.
Il concorso di progettazione dovrebbe garantire la qualità di questo intervento e garantire che sia pensato “tutto insieme” e non per sovrapposizione di pezzi progettati e realizzati in tempi lunghissimi come di solito avviene a palermo…. Se davvero l’amministrazione si sta attivando in tal senso bene, perché urgono interventi concreti per razionalizzare il traffico impossibile di questa città….
Mi associo a chi chiedeva una cartina, altrimenti sono quelli addentro (gli appassionati) riescono a capire
l’attraversamento del Fiume Oreto credo fosse già previsto negli anni ’40-’50. per ricollegare proprio la piazza Guadagna con la città. Forse nn sarà più urgente dal punto di vista del semplice collegamento viario (ripeto… forse) ma lo ritengo pressoché un’urgenza dal punto di vista della protezione civile (700.000 ab. che dipendono da circa 2-3 ponti e 1/2 e nemmeno in eccezionali condizioni strutturali). Un eventuale evacuazione causerebbe certamente una congestione delle strutture.
Piuttosto, dopo aver puntualizzato l’importanza della realizzazione/continuazione della strada in oggetto (lodevole per l’odierna Amministrazione), insisto sull’incidenza che hanno i Concorsi (seriamente affrontati) per l’ottenimento di opere di qualità, anche dal punto di vista della partecipazione cittadina.
@massimiliano.G, se può interessarti avevamo parlato di un nuovo ponte localizzando una ipotetica sede:
http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2014/03/27/la-propostaun-nuovo-ponte-sul-fiume-oreto/
Concordo su quanto dici circa la partecipazione cittadini che potrebbe far crescere la cridibilità verso l’Amministrazione e creare un nuovo modello di sviluppo.
@antony977, interessante la proposta per il nuovo ponte ma credo che un eventuale ponte in corrispondenza della continuazione dell’asse di via Imera, passando dal polo ospedaliero, possa essere di maggiore utilità. Raccoglierebbe buona parte dei flussi che oggi appesantiscono esageratamente la via ed il ponte Oreto (nonchè parte del Centro Storico); agevolerebbe il raggiungimento del polo ospedaliero per coloro che arrivano da sud-est; si eviterebbe (di primissima importanza) ulteriore CONSUMO DI SUOLO, ancora oggi fertilissimo ed utilizzato per l’agricoltura, utilizzando lo stesso tracciato della ferrovia che risulta sottomesso.
Dimenticavo. Per quanto riguarda la domanda posta nell’articolo iniziale … ritengo il CONCORSO DI PROGETTAZIONE (o quantomeno di idee) il mezzo migliore per l’ottenimento di un progetto di qualità. L’affidamento di un servizio di progettazione cosi importante per la città (concordo con chi si complimenta con l’amministrazione per il risveglio su tema così importante) non avrebbe dovuto affidarsi attraverso una semplice GARA di progettazione che non offre la possibilità ai progettisti di “misurarsi sull’idea” ma, quasi esclusivamente, sullo “sconto” per la progettazione e su quanto hanno fatturato negli ultimi anni. In breve, si dà spazio alle sole grandi SOCIETA’ di ingegneria (peraltro, pressoché assenti in città) e non agli ingegneri ed architetti (figuriamoci per i giovani progettisti)
Quando si tratta di modifiche rilevanti all’assetto funzionale ed estetico della città, il concorso di progettazione è utile e pure necessario, specie per i giovani progettisti stimolati a rendere la propria città più moderna ed efficiente, conoscendo peraltro i caratteri identitari su cui lavorare. Come cittadina e rappresentante della fondazione Salvare Palermo ritengo quindi utile bandire un concorso per questo asse, necessario pubblicizzare gli esiti e i pareri della commissione e rendere i cittadini partecipi e consapevoli delle scelte.