Dal 30 Dicembre via Roma riaprirà alle auto. Dopo i grossi dubbi che abbiamo espresso, e le critiche arrivate da più parti nei confronti di questo provvedimento, finalmente l’Amministrazione Comunale ritorna sui suoi passi. E lo ribadiamo: Via Roma è l’unico asse interno al centro storico che va lasciato aperto al transito veicolare. Qui di seguito l’articolo del quotidiano La Repubblica-Palermo.
Ci si concentri sulla pedonalizzazione definitiva di via Maqueda, tralasciando quei politici (e alcuni commercianti)che dichiarano che i i negozi chiudono a causa della mancanza di parcheggi e per la chiusura della strada.
Penso che le amministrazioni dovevano preoccuparsi di come risolvere il problema del traffico chiudendo via Roma, ovvero:
tutte le centinaia di auto che circolano ogni giorno in questa via, se la stessa viene chiusa, come fanno a muoversi?
Non è una difesa nei confronti delle automobili, ma una critica nel non aver pensato a mezzi di locomozione alternativi o a parcheggi extra e ad altre agevolazioni che forse avrebbero migliorato questa idea.
Purtroppo vedo soltanto: PEDONALIZZIAMO e basta. Ma tutto il resto? Le arterie veicolari dove vengono dirottate? I pedoni come giungono nei posti? Quali altre agevolazioni vengono fornite?
Anche lì, piazza S. Domenico interamente pedonale (assolutamente d’accordo). Non ci si è posto il problema di: che fine fa via Gagini? (ho visto macchine giungere da questa via fino a piazza S. Domenico e fare marcia indietro perchè la via è chiusa). E come si scenderà per andare in zona piazza Fonderia? Dove dirotto tutto il traffico?
Mi sembra che le questioni non vengano affrontate a 360° come è giusto che sia, ma soltanto per fare “i contentini” ai negozianti o a chi chiede le vie pedonali.
Allora se pedonali devono essere, non devono esistere le “fasce orarie”. Ma se pedonali devono essere non bisogna affrontare la questione solo superficialmente perché per una città come Palermo è molto più che delicata, e va posta un’attenzione maggiore; attenzione che ogni volta non vedo.
Ogni volta spero che un’iniziativa sia assolutamente positiva, ma quando penso a tutto ciò che gira attorno alla questione mi ricredo sempre e mi dispiace.
Abbastanza d’accordo per via Roma sempre aperta al traffico, ma per due semplicissimi motivi: è una via troppo grande e dispersiva per concentrare persone e acquisti (l’opposto di via Maqueda, di via Ruggero Settimo, del Càssaro e di via Sciuti alta); è una via troppo importante per il traffico veicolare, un’arteria fondamentale che non può permettersi un “trombo” perchè non ci sarebbero altre vie vicine in grado di attrarne il traffico.
Forse mi manchera’ il realismo e potrete darmi del radicale e dell’irraggionevole, ma io continuo a pensare che un centro storico come il nostro, venuto su dopo centinaia di anni, seppur in molte sue parti ridefinito, non sia ne’ adatto, ne’ concepito per farci passare migliaia di automobili.Quando vedo un tappeto di macchine in via Roma o al Cassaro o in via Maqueda o peggio, gli angusti vicoli e le strette viuzze invase da mezzi di ogni tipo, mi chiedo, cosa penserebbero coloro che vi hanno abitato 80-100 anni fa o transitato con i tram?Allora decidiamoci,vogliamo poterci muovere liberamente senza vincoli ne’ limitazioni o si possono studiare soluzioni ad ampio raggio che possano consentire a chi come me e’ stato al centro in bicicletta in questi giorni, di evitare di inebriarsi di buono e sano smog cittadino o rischiare di essere travolto o stonarsi per i clackson a tutto spiano?
Va bene così, per ora la strada deve rimanere aperta.
Un giorno magari con dei parcheggi sotterranei a piazza Sturzo e Giulio Cesare ed il tram che passa per la via allora si può fare ma ora come ora anche a prescindere da questo chiuderla è una forzatura, il vero centro è l’asse di via Maqueda.
Beh, almeno un asse viario dev’essere reso fruibile alla mobilità urbana, a parte via Marine. Basta solo che non riaprano mai via Maqueda. Una parte di corso Vittorio Emanule può anche essere pedonale a questo punto.