E’ stata montata da qualche settimana la gru nell’area di palazzo Bonagia. All’interno comincia a predere forma il ripristino dei volumi, per ora solo in corrispondenza dei vani a piano terreno addossati alla facciata di via Alloro.
La stessa visuale qualche settimana fa, quando il muro in primo piano ancora non c’era. Da notare l’utilizzo di mattoni e non di cemento.
Questo potrebbe diventare l’ingresso alla Piazza da Via alloro, recuperando la Scalinata del palazzo ed integrandola con altro in modo da devastare essa stessa un percorso urbano
Io invece spero in un ripristino magari per fini culturali o museali, in fin dei conti l’asse della via Alloro presenta già due importanti musei, un circuito sempre più ricco e facilmente percorribile sarebbe tanto di guadagnato ai fini turistici. E poi alle spalle di palazzo Bonagia ci sono delle fabbriche che affacciano su “piazza” Magione, non sarebbe fattibile a meno di ampie demolizioni, e io su questo sono ferreamente contrario. Spero senza dubbio che a recupero ultimato il cancello sia sempre aperto, così da rendere sempre visitabile questo scalone, capolavoro del tardo-barocco palermitano opera di Andrea Giganti. Insieme alla volta di palazzo Gangi e le grosse volute rococò nello scalone di palazzo Cutò è la massima espressione di questo stile in città, così simile più a un apparato effimero che non a vera architettura.
@maqueda, anche io penso ad un restauro ed ad un ripristino per fini culturali, non vorrei essere frainteso e credo che per l’importanza del Palazzo l’Ufficio del Centro Storico abbia curato particolarmente il progetto. Pensavo ad un ingresso sulla piazza in relazione ad un percosso, “musei tra i musei”, il titolo di un libro che lessi qualche anno fa e parlava del recupero del tessuto del Barrio Vecchio di Barcellona. Penso che le due piccole fabbriche che si affacciano sulla piazza, non abbiano nessuna importanza a livello storico architettonico e quindi potrebbe svilupparsi un progetto che metta i collegamento diretto il Palazzo con quello che nella Piazza si potrebbe pensare di Nuovo. Pensare ad un futuro dove si possa arrivare in centro, parcheggiare comodamente, magari il prezzo del biglietto del parcheggio legato al biglietto di ingresso ai musei, con qualche forma di collaborazione passare da un ambiente di arte moderna e contemporanea, passare da Palazzo Abattellis, per andare poi a visitare il Rettorato con la sua splendida sala delle Capriate e guardare dall’alto il Ficus Magnolia di Piazza Marina, risalire la Via Alloro fino a Piazza Sant’Anna e il suo museo… Scoprendo Piazza Rivoluzione e le sue vecchie botteghe e perdendosi nei cortili dei palazzi di Via Garibaldi…
Ecco come mi immagino qualcosa di davvero importante.
Tutto quello che si svilupperebbe attorno, sarebbe una serie di negozi e ristoranti che fanno di questa zona una vera e proprio attrazione a 360°. Ci sono cose a Palermo che tutti ci invidiano , ma intanto siamo in quella fase come se il bruco non volesse mai diventare farfalla
Sarebbe bello 🙂
Ma a prescindere dal valore artistico non le demolirei di certo, si potrebbe optare per il vicolo del Caccamo all’Alloro, dove sorgeva la chiesa di Santa Barbara (in corrispondenza del cancello metallico che permette l’accesso dei camion a palazzo Bonagia). Qui è prevista un’area a verde, dove magari creare anche un percoso che conduca direttamente davanti i musei.
Il centro storico che sogni tu è molto simile a quello che sogno io, tranquillo, a misura d’uomo, ben organizzato in percorsi pedonali e segnaletica, pannelli informativi per i turisti, con meno auto possibile, orgogliosamente antico ma con concessioni di modernità