Ieri l’Amministrazione comunale ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha presentato alla città una serie di interventi che, nella carta, riguardano principalmente le potature degli alberi nelle circoscrizioni (seguirà articolo).
Ma non solo.
E’ stato dichiarato che gli obiettivi di questo provvedimento sono tre:
1- ripristinare ampie aree di verde che oggi gravano in uno stato di abbandono e degrado.
2- creare nuovi spazi a verde per la vivibilità cittadina.
3- uscire dall’ottica della segnalazione del cittadino e procedere attraverso una programmazione degli interventi
Intanto leggiamo nel concreto alcuni di essi, apponendo a margine delle riflessioni e dei quesiti oggettivi, non polemici, che nascono da un’attento approfondimento del comunicato stampa in questione:
– lo stanziamento di 50 mila euro che saranno utilizzati, tra l’altro, per l’acquisto di nuovi alberi per la piantumazione di via Libertà, via Duca della Verdura, via dell’Olimpo e via Lanza di Scalea;
(tale cifra è già disponibile, oppure andrà ricercata successivamente nei meandri del bilancio comunale?)
– progettazione di interventi di ripristino e allargamento dei marciapiedi in via del Levriere (a Bonagia) dissestati dalle radici
degli alberi;
(alla progettazione dovrà seguire un provvedimento di cantierizzazione. Quest’ultimo è già preventivato all’interno di questa voce? Sono già disponibili i fondi per progettazione e realizzazione?)
– interventi di contrasto al punteruolo rosso. Tra le palme da salvare quelle di piazza Verdi;
(saranno a cura dell’Università di Palermo? Anche qui, si dispongono già dei fondi?)
– stanziamento di 98 mila euro per garantire la vivibilità di piazza Magione;
(oltre a capire da dove verranno prelevati tali fondi, se sono già disponibili, in cosa consisteranno tali interventi? C’è già un progetto esecutivo sull’area?)
– ripristino del prato del Foro Italico con semina a settembre;
(dunque il prato non subirà interventi strutturali da qui a Settembre? Ma soprattutto, dopo la semina il prato va curato e gestito. Sono state già individuate le voci in bilancio per la gestione negli anni? Sono già individuati i responsabili che si occuperanno di tale attività? Oppure sarà nuovamente seminato per poi abbandonarlo nuovamente fra qualche tempo per mancanza di fondi o manodopera? Pretendiamo di sapere ADESSO come si pensa di volerlo gestire.)
– realizzazione di un nuovo giardino in via Trabucco;
(fondi già individuati? chi lo gestirà e con quante risorse a disposizione?)
– ripristino del roseto di viale Campania secondo il nuovo progetto;
(il nuovo progetto attiene a quelle modifiche strutturali già annunciate precedentemente, che risolvevano gravi carenze logistiche come rampe per disabili etc.? I lavori verranno riappaltati ad una nuova ditta?)
-Interventi a vario titolo riguarderanno anche i giardini storici della nostra città. In particolare, per quanto riguarda la Favorita un
puntuale progetto d’uso verrà presentato la seconda domenica di giugno, in occasione della Giornata dello Sport.
(sono stati previsti interventi strutturali, anzichè puntuali, per il Parco della Favorita? C’è una progettazione mirata in corso? Il Comune dispone di fondi per interventi a lungo termine?).
E’ evidente che il nostro interesse ricade non tanto sul “cosa fare” ma nel “come gestire” quel che si realizzerà, perchè siamo consci che la gestione è il vero problema della nostra città. Di annunci, progetti e rendering ne abbiamo visionati anche troppi.
L’Amministrazione in tal senso deve rendersi trasparente nel mostrare i metodi e gli strumenti con i quali penserà di garantire lunga vita ed efficienza a quanto sopra elencato.
Abbiamo girato all’Assessore Barbera questi quesiti, con l’intento di ricevere ulteriori dettagli sugli interventi e per capire quali siano i tempi che l’Amministrazione Comunale intende tollerare per la realizzazione di essi.
Sarebbe un sogno vedere Rivivere Il Parco dell’ex Riserva Reale di Boccadifalco, ora completamente in abbandono!
Sarebbe un altro Bellissimo spazio verde a diposizione della cittadinanza , al posto di un abbandono totale !!!
Tutto in termini di implementazione del verde cittadino mi può – “alla grossa” – apparire meritevole, ma perché non iniziare con cose assai più semplici? Ad esempio, la ricognizione dei cercini (mi pare che così si chiamino, tecnicamente, le aiuole degli alberi) non utilizzati o, peggio, cementificati “alla palermitana”? In tal senso, qualcosa è stato fatto, recentemente, in Via Filippo Parlatore, ma ciò fa parte di un programma più vasto e coordinato o ha, invece, il carattere dell’episodicità?
P.S. C’è da sperare, peraltro, che gli alberelli appena piantati (invero un po’ “striminziti”) non vengano immediatamente distrutti.
Salve,
volevo chiedere una curiosità…l’ultima fotografia elencata raffigura un parco di Palermo o di un’altra città?
E poi la foto in alto del sito è una zona di Palermo? Dove si trova?
finalmente un po di attenzione anche per la periferia… Adesso attendiamo le risposte dell’assessore specialmente riguardo ai tempi di realizzazione e messa in opera..
@Lucka90 la foto in alto è il parco ninni cassarà (che si trova fra corso pisani e via e. basile) la foto in basso penso che sia del parco della favorita
@lucka90 credo che la foto di testa del sito non sia di Palermo, potrebbe essere una valida idea per fare la nuova passeggiata di Mondello, Le altre dell’articolo sono in ordine 1) Parco Cassarà all’interno del parco scientifico dell’ateneo;
2) Viale dell’Olimpo prima della moria delle Palme;
3) Una palma colpita dal Punteruolo rosso;
4) prato del Foro Italico, quando non era in abbandono e con il prato in fiore;
5) il roseto di Viale Campania;
6) Parco della Favorita, gli agrumeti….
Non ho capito bene cosa si fara’ per la Favorita.
Possiamo farne un parco simbolo della citta’, come avviene in tutto il mondo?
Grazie per le risposte!
Bei propositi indubbiamente ma mi sorge un dubbio: e la manutenzione chi la fa? Guardiamoci attorno e vediamo l’abbandono di intere zone a verde, il degrado in ogni angolo di strada, interi marciapiedi al buio perchè le chiome degli alberi non fanno passare più la luce degli oramai vetusti alti lampioni che avevano forse una logica quando gli alberi erano solo piantine appena collocate. Ma se non ci sono i soldi nè per il personale, nè per i mezzi per la manutenzione ordinaria, nè per combattere il punteruolo rosso, nè per il roseto di viale Campania che oggi si vuole recuperare ecc. ecc., a cosa servono tali opere, sapendo che dopo l’inaugurazione torneranno nello stesso stato di abbandono in cui si trovano adesso? Io un pensiero l’ho fatto ma lo tengo per me, ognuno faccia le proprie considerazioni.
Nel GdS ho letto un’intervista all’assessore Barbera in cui diceva che i lavori al roseto di viale Campania sono finiti, si aspetta solamente di piantare le rose.
Di Villa Trabia, lasciata all’abbandono più totale, nessuna notizia…