Contro la crisi, ma non solo, si fanno strada i centri commerciali naturali. Anche a Palermo sembra muoversi qualcosa da parte dell’amministrazione che annuncia un regolamento:
“I Centri commerciali naturali hanno un’importanza strategica: sono aggregazioni virtuose di imprenditori che fanno rete per sviluppare una porzione di territorio e, se ben gestiti, possono avere importanti ricadute positive in termini economici”. Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive, Marco Di Marco, in merito alla riunione da lui promossa, che si è svolta nei giorni scorsi, all’assessorato al Decentramento, con l’obiettivo di gettare le basi per un regolamento dei Centri commerciali naturali. “Pertanto, per potenziare lo sviluppo produttivo della città”, ha affermato, “è opportuno che tutti gli attori del territorio, d’intesa con l’Assessorato Attività Produttive e Sviluppo Economico, si coordinino per fissare una strategia comune sullo sviluppo di nuovi Centri commerciali naturali”.[…]
Durante l’incontro è emerso che l’Amministrazione prevede si possano costituire nuovi Centri commerciali naturali nelle zone di Viale Strasburgo, Corso Calatafimi, S. Erasmo e le Borgate Marinare di Mondello, Acquasanta, Vergine Maria e Arenella, nel caso in cui gli esercenti a conoscenza dell’iniziativa manifestino la ferma volontà di costituirsi in Centri commerciali naturali.
I commercianti, dunque verranno messi nelle condizioni di valutare l’opportunità di aderire o meno all’iniziativa. “E’ obiettivo del Settore Servizi alle Imprese redigere un regolamento che individui delle aree in cui poter prevedere la costituzione di Centri commerciali naturali avvalendosi della partecipazione attiva delle Circoscrizioni, in qualità di organi che in prima linea operano sul territorio e del quale hanno contezza delle reali potenzialità”, ha detto l’assessore Giusto Catania, che ha poi invitato i presidenti di Circoscrizione a procedere nell’attività consultiva con le associazioni di categoria e i commercianti interessati.
L’Assessorato alle Attività Produttive e Sviluppo Economico convocherà una riunione presso la propria sede intorno a metà ottobre per conoscere quali siano le eventuali nuove aree individuate dai presidenti, da inserire nel Regolamento.
Ci vogliono i parcheggi!! o è tutto basato sulla doppia fila?
corso Calatafimi o le borgate marinare attualmente non ci sono parcheggi sufficienti neanche per i residenti, chi vorrà andare a girare per i negozi dove lascia la sua vettura?per questo i centri commerciali stanno avendo successo perchè posteggi e poi giri per i negozi senza la paura che ti mettono sotto, senza smog e in corridoi puliti, in corso calatafimi devi pure fare lo slalom tra cacche di cane immondizia motorini ecc…
Basta non andarci con la vettura e il problema parcheggio lo si risolve alla radice. Anche se coi palermitani è dura dato che prendono l’auto anche per fare 500 metri e devono posteggiare dentro il negozio. Mi auguro che il centro commerciale naturale sia totalmente pedonale.
Ben vengano. Vero è che rispetto ai centri tradizionali non ci sono parcheggi e non c’è aria condizionata, ma i centri naturali hanno il vantaggio di essere meno decentrati e soprattutto non sono anonimi. Oltre una buona promozione e interazione tra gli esercizi commerciali, occorrerebbe chiudere le strade al transito, non riesco a immaginare un “centro” con le auto in mezzo ai piedi.
una cosa è certa, se uno deve andare a fare la spesa, non puo andarci con i mezzi pubblici, almeno che non si rifornisce da i negozi sotto casa con il servizio a domicilio. Quello che succede a ballarò o in corso tuchery è dovuto alla mancanza di parcheggi.
Ora ben vengano i centri commerciali naturali ma occorrono parcheggi e aree pedonali. Ma che fine hanno fatto i fine settimana senza auto in centro? quelle belle iniziative in via libertà, via roma. via maqueda ecc..?
Una sola volta sono andato in uno dei tanti centri commericali che ormai popolano palermo. Una riflessione mi e’ venuta in mente quella volta. Vedevo che tutto era pulito e lindo, la gente era ordinata, perche’? Perche’ la stessa gente in via Maqueda sembra un branco di maiali?
Perche’ il centro commerciale e’ privato e il primo che si sogna di buttare per esempio una carta a terra nelle strade interne viene probabilmente preso a calci nel sedere da una delle tante guardie giurate presenti. Idem per tanti altri comportamenti scorretti. Il palermitano rispetta il privato, per nulla invece il pubblico. Perche’?
Perche’ sul pubblico non c’e’ alcun controllo. Puoi fare QUELLO CHE VUOI. Ormai non c’e’ limite. Vuoi fracassare il prospetto di un monumento a martellate? Non c’e’ problema, non ci sara’ nessuno a dirti di non farlo. Vuoi andare in macchina o in motorino dentro la strada pedonale? Che problema c’e’, nessuno ti dira’ niente. Vuoi sporcare a terra liberamente sfogando il tuo istinto animale? Anche per questo non solo rimarrai impunito, ma nessuno si girera’ nemmeno a guardarti.
Nie’, ormai e’ un cancro inguaribile…