In relazione alle perplessità” bloggate” circa la proposta Linea rossa ( Centro storico -Waterfront), riteniamo utile segnalare le seguenti precisazioni:
1) – il progetto Marmaray nel Bosforo, prevede circa 4 km di tunnel submarino mentre qui se ne propongono circa 300 mt , pertanto i costi e fruizione non saranno paragonabili, se non in percentuale.
2)- Appare improbabile che il collettore fognario di Porta Felice sia 30 mt sotto il livello stradale ( ovvero a – mt 27,5 s.l.m.; una profondità di un palazzo di 8 piani). inoltre gli impianti, di convogliamento e sollevamento, pare sia al massimo 8 mt sotto il piano del Foro Italico.
3) il fondo della Cala, nel tratto interessato è in media di – 5 mt s.l.m. ; la base del tunnel subalveo a -15 mt s.l.m (con l’estradosso del “tubo” 1-2 sotto il fondo marino.
4)- I funzionari della Sovrintendenza non sono ottusi e certamente si porrano la seguente domanda: come mai “tubes” e “subway“passano sotto i maggiori e CURATI parchi londinesi o newyorkesi da decenni senza danno alcuno allo strato pedologico-vetegetazionale ed all’appartato radicale più fittonante?
le tue precisazioni sono ineccepibili, io penserei solamente a modificare il percorso, così come correrebbe sotto le vie principali,Via Roma PiazzaGiulio Cesare, Via Crispi ect incede di fare fare un percorso sotto il fascio dei binari, sotto l’orto botanico etc, sarebbe più semplice fare correre il percorso sotto via Lincoln. Così sarebbe meno costoso, tecnicamente più semplice e con qualche chances di successo, non credi?
o anche sotto via tiro a segno
Beh avendo i soldi sarebbe una cosa carina….ma sinceramente continuo a non trovare giustificazione nel creare 3 fermate come Cala, XIII Vitt e Porto, a distanza di 5 minuti a piedi da Poste, Teatro Massimo e Politeama….
@matteo, su questo sono d’accordo con te, bisogna rimodulare queste tre fermate, sono troppe e inutili essendo troppo vicine l’una all’altra l’avevo scritto anche nel precedente articolo
Beh apparte tutti i problemi che avete già elencato, credo che un problema fondamentale è quello che questa metropolitana è tutta concentrata in un punto! Bisognerebbe collegare i borghi della città al centro, (le linee tram non fanno molto), Si puo prendere ad esempio la metropolitana di amsterdam, collega la stazione centrale al di fuori della città, in questa meniera più persone possono usufruire di questo servizio, perchè vi dico per certo, io che abito in periveria non utilizzerò mai una metropolitana che è solo concentrata nel centro! E poi bisognerebbe pensare ad un altro fattore, quello di porre la linea metropolitane nei punti più interscambianbili della città, per esempio, io la farei passare dall’universita, in modo che venga usufruita dagli studenti e sia anche un punto di scambio con il passante! E poi non vedo la ragione di farla passare sotto la cala!
Se è necessario si deve realizzare questo tunnel per la linea rossa, altrimenti la si fa passare più a monte.
Oggi ero alla conferenza dei servizi per MM linea 5 di Milano,e ragazzi non e’ cosi diversa della nostra metropolitana,identica e’una metroplitana leggere,quella di Palermo e’una Metrpolitana a tutti gli effetti,e poi il nostro passante ferroviario e’come la metropolitana di Napoli.
Metropolitana di Napoli linea 2
Attraverso il passante ferroviario Napoli Gianturco – Pozzuoli la linea metropolitana 2 gestita da Trenitalia serve quotidianamente circa 90.000 viaggiatori.
Nei giorni feriali sono in servizio circa 290 corse che insieme a quelle relative alle relazioni Salerno – Formia; Capua/Caserta-Napoli Campi flegrei e Castellammare di Stabia – Napoli Campi Flegrei offrono alla clientela una frequenza media di 9 treni l’ora per ogni senso di marcia nell’arco di 18 ore.
I servizi sono realizzati con materiale leggero elettrico tipo Ale 724 a grande capacità (ca 800 viaggiatori) dotati di aria condizionata e servizio di informazione sonora con indicazione automatica di fermata. I convogli dedicati al servizio regionale sono dotati di sedili imbottiti più confortevoli per i viaggi di media percorrenza. I servizi regionali consentono di raggiungere il centro di Napoli dai maggiori bacini dell’area metropolitana
le poste sono abbastanza lontane dal mare.
e poi se si vuole creare aggregazione e sconfiggere il degrado bisogna portare le fermate alla cala e al foro italico. altrimenti rimarranno periferia e terra di nessuno, raggiungibile solo in macchina.
per quanto riguarda le bici, le piste ciclabili lungo la costa sono da bocciare in toto.
inoltre attraversare il foro italico per portarsi sulla pista lato mare è un’impresa rischiosissima. la verità è che foro italico e cala andrebbero pedonalizzati e il traffico pesante messo nel tunnel della linea rossa, insieme alla metro.
da bocciare per come le anno realizzate. percorso a ostacoli
hanno
^^
e una volta pedonalizzato il grande boulevard a mare (foro italico-cala-porto) forse un tram in superficie sarebbe più confortevole. E mi pare che un progetto del genere era già stato proposto da qualcuno..
@tasman sea
dalle poste alla cala google maps dice a piedi 700m, più o meno 8 minuti a piedi….se per te questo è lontano e raggiungibile solo in macchina….
Guardando questo progetto mi è venuta in mente un’altra cosa, che poi mi pare riprenda qualche vecchia idea in merito al tram.
Pensavo ad una sorta di grande anello con il tram:
far proseguire la linea 2 e 3 fino a via Basile, per poi congiungerla alla linea 1 alla stazione centrale.
e poi proseguire questa fino al foro italico (passando da via Lincoln) e farla risalire fino a via Duca della Verdura ed unirla alle linee 2 e 3 a Notarbartolo.
secondo me avrebbe più o meno lo stesso costo (forse meno) di questo progetto linea rossa e servirebbe diverse zone della città.
Ovviamente tutto questo andrebbe fatto dopo la Metro Leggera, che rimane la priorità assoluta di questa città.
Sarebbe anche bello un minimo di pianificazione regionali ai trasporti, in modo che la regione faccia una lista di tutti i progetti più importanti che intende finanziare qualora si trovino i fondi, così da non dover discutere ogni volta se è meglio una cosa o un’altra, ed avere un chiaro piano di sviluppo di tutta l’Isola.