La via Petralia Sottana negli ultimi anni è stata protagonista di diversi importanti cambiamenti, alcuni attesi da decenni, altri inaspettati!
Dall’allargamento a danno dell’abusivo parcheggio di Villa Serena, al restyling di lusso dei marciapiedi, che neanche in via Libertà, alla creazione della rete per il deflusso delle acque piovane, alla creazione di aiuole e sedili in marmo, per proseguire con la azzeccata apertura, in un locale fino ad oggi poco fortunato, del Pam Express, ed infine con la realizzazione (ahimè a scapito di una aiuola -vedi sopra- appena creata e non ancora arredata a verde) della rampa di accesso al ponte pedonale del Tram, che probabilmente attrarrà a sè i flussi di attraversamento della via Perpignano, con inevitabile moltiplicarsi di occasioni di sosta in zona.
C’è una cosa che però non è cambiata e rappresenta -solo in parte- l’anima, lo zoccolo duro, l’identità di questa strada… la sottile illegalità di basso profilo, rappresentata da comportamenti sbagliati che vengono tollerati da tutti.
Mi sono bastati 5 minuti per percorrerla e notare che:
– dopo i lavori stradali è stato imposto il divieto di sosta su un lato, ma la normalità è posteggiarci lo stesso;
– il parcheggio a lisca di pesce sul lato opposto è pieno di auto in doppia fila con due/tre abusivi che ti invitano a posteggiare;
– le auto sono parcheggiate fin sopra l’angolo del marciapiede di via tasca lanza, rendendo impossibile la circolazione a doppio senso;
– il Pam Express usa il suolo pubblico come rastrelliera dei carrelli a gettone;
– furgoni di merce sostano per lo scarico in corrispondenza della strettoia d’ingresso alla via, proprio davanti all’entrata del Pam Express, riducendone molto la carreggiata, nel migliore dei casi sostano in doppia fila più avanti;
– il marciapiede, durante le fasi di scarico merce è usato come punto sosta delle pedane di merce in entrata, i pedoni passano sulla strada;
– sul retro del Pam Express, in una via senza uscita sostano sulla strada imballaggi e rifiuti dell’attività;
– il Pam Express avalla la presenza di posteggiatori/fattorini/tuttofare abusivi, che aiutano i suoi clienti;
– un poco più sopra dove c’è meno caos noto un furgone con cassone AMIA, fermo con motore acceso. Scende un operatore con aria furbetta e circospetta, tira fuori le chiavi, apre il cofano di un’auto, apre la ribalta del cassone e scarica quattro cassette di piantine in auto, chiude il tutto, sale sul mezzo e si posteggia meglio in doppia fila, sempre a motore accesso;
– stessa scena con un’auto Amia dalla quale un operatore esce con sue sacchetti di spesa e li carica in un’auto li vicino, per poi tornare a bordo del suo mezzo;
L’ultima cosa che ho notato è il colmo dei colmi. L’operatrice addetta allo spazzamento della via richiama il posteggiatore indicando delle cartacce per strada “questi sono vostri, raccoglili e buttali tu” e va a sedersi poco lontano su un muretto per riposarsi.