Eravamo rimasti in via Alloro, abbiamo osservato i restauri e i cantieri sul fronte sinistro, tocca adesso al lato destro.
Il primo edificio che incontriamo è un ripristino tipologico su un’area vuota dai tempi della guerra, tra la via Butera e la scalinata che conduce alla Passeggiata delle Cattive.
Ad angolo con la via Butera si trova palazzo Celestre, che mostra dei semplici prospetti rimaneggiati nell’Ottocento. Le volte al piano nobile sono invece tipicamente settecentesche:
adiacente il palazzo del barone Gulfotta con il bel portale in pietra da taglio:
superato il vicolo Grifotta troviamo un edificio con prospetto ottocentesco restaurato di recente, con altri due piccoli edifici anch’essi recuperati (in primo piano nella foto):
sul vicolo Zagarellai è alla fase finale il ripristino di questo gradevole edificio.
segue ancora il cantiere di recupero di palazzo Greco.
Il palazzo che presenta una decorazione a stucco di gusto neoclassico al piano nobile fa angolo con il vicolo della Rosa all’Alloro.
ieri:
oggi:
Sulla via Quattro Aprile possiamo ammirare la mole di palazzo Palagonia, che presenta sulla via Alloro uno dei prospetti laterali.
Risalente al 1580, sino alla fine del settecento, quando passò a Salvatore Gravina e Cottone, principe di Palagonia, era costituito da due distinte unità edilizie, una abitata dal principe di Cefalà e l’altra dalla principessa di Castelferrato. Tra il 1790 e il 1799 il palazzo venne ristrutturato ma non si riuscì mai definitivamente a uniformare le due ali, che tutt’oggi si presentano chiramente disomogenee. Il prospetto è in tufo e presenta due portali. Dal portale di destra che si accede al bel cortile interno.
Gravemente danneggiato e mutilato durante i bombardamenti, è stato restaurato e reintegrato dei volumi mancanti. E’oggi sede di uffici comunali.
il prospetto sulla via Alloro.
Sempre sulla via del Quattro Aprile, che conduce in piazza Marina, è visibile un piccolo delizioso edificio restaurato pochi anni fa, uno Stabilimento Idroterapico, risalente ai primi del ‘900.
Oltrepassati il vicolo Palagonia e il vicolo della Neve all’Alloro (vi aveva sede la bottega di un “nivarolo”) possiamo osservare palazzo Pucci di San Giuliano, poi La Rosa ad angolo con la via del Pappagallo. Risalente alla prima metà del Cinquecento la parte basamentale presenta un massiccio paramento murario dagli echi rinascimentali. Durante il restauro è stato ritrovato un portico con archi a pieno centro su capitelli tuscanici.Il resto dell’edificio si presenta sotto la configurazione sette-ottocentesca (l’ultima elevazione risale appunto alla metà dell’Ottocento). Sono ancora presenti ambienti con volte decorate, la più recente delle quali presenta un bell’affresco Liberty.
Proseguendo ancora incontriamo il cantiere del palazzo del principe di San Gabriele (dove cresceva il famoso albero di Alloro che diede il nome alla strada) che si presenta sotto il rifacimento settecentesco.
Innalzato nel ‘600 dai Bellacera baroni di Verbumcaudo, passò ai marchesi di Regalmici, per essere acquistato nel 1740 dai principi Lo Faso di San Gabriele e duchi di Serradifalco. Sopravvivono il bel portale bugnato, i balconi con mensole intagliate e ringhiere artistiche e lo scalone monumentale con loggia a serliana.
oltre il vicolo San Gabriele il restaurato palazzo Bonifacio che presenta dei bei balconi a petto d’oca.
il palazzo Galletti, con i prospetti rifatti nell’Ottocento
subito dopo è la piccola chiesetta della Madonna dell’Itria detta dei Cocchieri.
Fu fondata tra il 1596 e il ’98 dall’Unione dei Cocchieri. La semplicissima facciata reca solo la data “Febbraio 1611”, a testimonianza del completamento dei lavori. L’interno ad unica aula è stato rimodernato all’inizio del XX secolo e vi sono conservati interessanti dipinti del Seicento. Sotto la chiesetta si sviluppa un’ampia cripta, architettonicamente una delle più interessanti di Palermo. Su più livelli oltre le caratteristiche nicchie presenta affreschi tardo seicenteschi.
Questa piccola chiesetta è da secoli nota per la solennissima processione del Venerdì santo, che si svolge ancora oggi dopo oltre quattrocento anni.
ultimo edificio recuperato in via Alloro è il palazzo appartenuto ai Notarbartolo e Santostefano marchesi di Bonfornello. Oggi conosciuto come palazzo Cannitello (dagli ultimi proprietari borghesi) presenta un prospetto rifatto nell’Ottocento. Ieri.
oggi (la foto è molto vecchia, i cavi non ci sono più e la parte basamentale è definita.):
Ed io voglio andare controcorrente! ad un quartiere che rinasce, altri tendono a morire, abbandonati a se stessi. Vi sto parlando del quartiere Villagrazia lato monte. Qui non esistono marciapiedi e rischi ogni giorno di essere investito, l’illuminazione e’ mal funzionante e risale addirittura al dopoguerra, fondo stradale che sembra un noto formaggio svizzero e non viene rifatto almeno da decenni. ecc ecc.
Aggiungo inoltre, a tutto quello sopra elencato, ma non secondo per gravità, che nella via emile bach esiste una curva pericolosissima, sotto viale reg. siciliana per intenderci, non segnalata, si avete capito bene non segnalata, non esistono segnali o frecce che ne indicano la presenza…. Si aspetta il morto per provvedere? eppure tantissime volte, ho visto vigili urbani posteggiati li vicino, ma a loro ovviamente non frega nulla di una curva pericolosa non segnalata!
ahhh dimenticavo sempre in via emile beach, la solita discarica abusiva (per intenderci quella che il camper del gds mostra ogni tanto) ma quella e’ routine….
Ma perché tutti i palazzi ristrutturati devono per forza essere bianchi+cornici degli infissi a vista? Anticamente i palazzi palermitani venivano fatti secondo questo stile?
Per quanto riguarda ciò che dice diesse78 posso dire che è assurda quella discarica a cielo aperto, l’inciviltà delle persone è incredibile!!! Passo spesso da quelle parti, ogni tot giorni levando lo schifo che si forma e dopo pochissimo si ricomincia. Finora non ho beccato mai nessuno a gettare l’immondizia in quel punto ma se dovesse capitare farò delle “belle” foto con il cellulare da mostrare…
La curva sotto Viale Regione è pericolosa anche perché c’è sempre della ghiaietta che si accumula con il rischio di fare scivolare gli scooter…
RAGAZZIIIII
ma che avete fatto!
l’articolo non è completo! sono solo i primi due edifici, toglietelo per favore 🙁
La via Alloro è forse la via più bella di Palermo,sicuramente la più nobile ma andrebbe valorizzata.Bisognerebbe chiudere al traffico la strada che va dalla martorana sino al mare;in pratica discesa dei giudici-via alloro.Rifare lo squallido asfalto che esiste con del basolato elegante mettere dei cestini e delle indicazioni per i turisti,pulirla frequentemente.Non ci vorrebbe molto.Invece ci sono le macchine che posteggiano dove non dovrebbero nell’indifferenza dei vigili urbani la strada e sporca e piena di buche.In quale altra citta europea questo succederebbe?Qualcuno è disponibile a lanciare questa idea con me su facebook?
Comitato Martorana-Foro italico?
Sogno un centro storico tutto restaurato, come i palazzi nelle foto… Sarebbe il più bello al mondo, senza competizione…
Sono d’accordo con Normanno, bisognerebbe rifare la pavimentazione in Via Alloro che a tratti è pericolosamente sconnessa ed, in una strada piena di splendori come questa dove la gente sta sempre con lo sguardo in su a guardare gli antichi palazzi, è ancora più pericoloso! D’accordissimo a renderla pedonale e magari anche mettere la videosorveglianza perchè di notte non è il massimo in termini di sicurezza
Questi dovrebbero essere i quartieri più eleganti ed esclusivi di Palermo. Non certo gli squallidi villaggi di casermoni di Sciuti/Strasburgo.
Ho un solo timore: che se negli antichi quartieri riportati agli antichi splendori si lasciano abitanti poco umani e molto sub-umani che non sono capaci di rispettarli e mantenerli nel loro decoro, è questione di tempo, ripiomberanno nel degrado.
concordo con mimusso….se tutto il centro storico fosse restaurato, sarebbe uno dei più belli in tutto il mondo, considerando anche lo sua grandezza!