Inaugura oggi il giardino di Piazza S.Agata alla Guilla: tutti i dettagli

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Sono volti al termine i lavori per la realizzazione di un giardino all’interno di Piazza Sant’Agata alla Guilla, e finalmente è arrivato il giorno dell’inaugurazione, che si terrà oggi alle ore 17.00.

MP aveva preannunciato l’inizio dei lavori in questo articolo.

Sotto l’immagine della piazza prima dei lavori.

La scheda del progetto:

IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA € 184.430,78
Importo dei lavori di progetto € 158.967,12
Importo dei lavori al netto del ribasso d’asta € 148.160,27
Importo dei lavori contratto aggiuntivo Perizia comprensivo di oneri per la sicurezza € 149.605,64

Lavori consegnati il 03/02/2010

Fine dei lavori il 30/10/2010

IMPRESA ESECUTRICE: CRS COSTRUZIONI S.R.L. – Via P. Allotta n. 15, Belmonte Mezzagno (PA)

Progettisti: Arch. Giuseppe Prestigiacomo & Arch. Antonio Basile

I lavori sono stati diretti dal Settore Centro Storico:

–            Arch.  Salvatore Giardina (Responsabile Unico del Procedimento)

–            Arch. Giuseppe Prestigiacomo (Direttore dei Lavori)

–            Arch. Stefano Gueli (Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione)

–            Arch. Matteo Scognamiglio (Alta Sorveglianza – Soprintendenza BB.CC.AA.)

Scheda del Progetto

1. Breve introduzione

La presente scheda ha per oggetto la descrizione dei lavori previsti dal progetto esecutivo per la “Sistemazione a verde di Piazza S. Agata alla Guilla”. L’intervento è stato realizzato su una piccola area di forma trapezia di circa 500 mq di proprietà comunale, racchiusa tra la via S. Agata alla Guilla, Vicolo De Franco, Salita Artale e Via SS. 40 Martiri, situata nel mandamento Monte di Pietà, tra il mercato storico del Capo e la Cattedrale, identificata catastalmente nel Foglio 131, particella 821, partita 1174326.

Da documentazione fotografica storica presente negli archivi del Settore Centro Storico si evince che il lotto in questione corrisponde all’antica area di sedime del palazzo Notarbartolo di Sciara andato distrutto durante il corso degli eventi bellici della seconda guerra mondiale. L’area, dopo essere stata per anni un cumulo di macerie e rifiuti è stata trasformata in uno spiazzo, in parte asfaltato ed utilizzato come parcheggio. Il Piano Particolareggiato Esecutivo (P.P.E.) del Centro Storico di Palermo, nell’azione di pianificazione del recupero del tessuto della parte storica della città, prevede per quest’area la realizzazione di verde pubblico.

2. Il progetto

La zona, anticamente denominata Guilla (termine dall’etimologia araba che indica un fiume), costituiva la riva meridionale del fiume Papireto, che insieme al Kemonia, lambiva il “Piede fenicio”, ossia quella parte di città che costituisce il suo nucleo più antico. Nel XIV – XV sec. tale zona era ricca di giardini e paludi, quest’ultime bonificate con l’interramento del Papireto nel XVI sec. per volere del Vicerè Conte Abadalista e del Pretore del Senato palermitano Andrea Salazar. A poca distanza tra loro furono edificate in quest’area delle chiese che nei loro nomi ricordano l’antica

presenza del fiume, come la Chiesa di S. Agata alla Guilla e la Chiesa di S. Giovanni alla Guilla; presenza ribadita anche dalla particolare conformazione altimetrica del luogo che suggerisce proprio il declivio delle sponde di un fiume, con i quasi quattro metri di dislivello che intercorrono tra la parte più bassa dell’area di progetto, posta all’incrocio della Via S. Agata alla Guilla con la Via SS. 40 Martiri, e la parte alta, in direzione della Cattedrale, posta all’incrocio del Vicolo De Franco con la Salita Artale. La previsione del P.P.E. di un giardino in quest’area, dunque, trova dei riscontri con la storia dei luoghi stessi.

Il vero nodo progettuale si è incentrato sulla tipologia di giardino da realizzare. La suggestione su cui si è basata la scelta progettuale è stata quella di riproporre lo schema dei “giardini” di agrumi palermitani cintati da mura di pietrame. Ma contrariamente ai “giardini” palermitani (come ancora oggi vengono chiamati i fondi agricoli), quello oggetto del progetto non è propriamente chiuso, anzi, al suo interno è attraversato da un percorso urbano pedonale che collega il mercato storico del Capo e Piazza Beati Paoli, attraverso la Via Beati Paoli, con la Piazzetta S. Agata alla Guilla e la Salita Artale e quindi con il piano di Piazza Sett’Angeli e il suggestivo sfondo delle absidi della cattedrale. Quindi, un giardino concluso ma aperto allo stesso tempo con ben quattro accessi, quasi in prossimità di ogni angolo.

L’attraversamento pedonale urbano, che taglia quasi in diagonale la pianta trapezia del giardino, ovviamente funge anche da percorso interno al giardino. I quattro ingressi non hanno tutti la stessa valenza, in quanto si è individuato un ingresso principale, evidenziato da un portale, posto nel punto più basso del lotto, all’incrocio tra la Via S. Agata alla Guilla e Via SS. 40 Martiri. Da qui parte il largo percorso diagonale di attraversamento che caratterizza tutto l’impianto del giardino. La cortina muraria di recinzione è stata realizzata con conci di pietra arenaria di Sabucina. Soltanto l’ingresso principale è evidenziato da un muro angolare intonacato su cui sono presenti due vani d’accesso e il grande portale.

Nel giardino sono presenti due sedute in muratura, una gradonata posta sul lato della cabina ENEL e una lunga panchina nei pressi dell‘ingresso sulla Salita Artale.

3. Le specie vegetali

La presenza delle piante è volutamente contenuta, sia a livello di quantità che di numero di essenze, ciò per un duplice motivo: uno è quello di far sì che il giardino abbia comunque anche degli spazi vuoti, senza piante, destinati al gioco libero, non strutturato; l’altro è quello di fare un giardino a bassissima manutenzione, in cui l’apporto idrico viene assicurato dagli operatori del Settore Ville e Giardini; ciò al fine di evitare, data la pregressa esperienza per piccoli giardini del genere, vandalizzazioni dell’impianto d’irrigazione, con conseguente deperimento delle piante e successivo reimpianto delle stesse.

Le specie vegetali utilizzate sono cinque. Il Bagolaro (Celtis australis) per i due grandi alberi da ombra posti al centro del giardino. La scelta di tale specie è derivata dal fatto che sono alberi resistenti allo smog cittadino, alla carenza idrica, ma soprattutto perché praticamente resistenti a qualsiasi tipo di fitopatologie. L’Arancio amaro (Citrus aurantium) per i filari posti perimetralmente lungo i muri bassi del giardino, così da poter essere visti dall’esterno. La scelta di tale specie, oltre che dall’indubbio valore ornamentale della pianta, si riconduce soprattutto al fatto, come già accennato, di restituire l’idea di un giardino prevalentemente di agrumi, frequenti nel paesaggio urbano di Palermo fino XIX secolo. Sono state inoltre realizzate due siepi di alloro (Laurus communis), tipica pianta mediterranea, adatta quindi al clima secco estivo delle nostre estati, nonché ottima per spalliere di siepi. Anche qui la scelta della specie è dettata dalla resistenza della pianta agli attacchi parassitari e dalla scarsa esigenza idrica, non ultimo dalle generose fioriture. E’ stata inoltre realizzata una schermatura di verde nell’area antistante il manufatto esistente (Cabina ENEL) con l’utilizzo di cupressus leylandii, albero sempreverde ampiamente diffuso, come pianta ornamentale, nel bacino del Mediterraneo.

L’area e le alberature ornamentali sono evidenziate nelle ore notturne da apparecchi illuminanti incassati a tenuta stagna, con fascio di luce asimmetrico e bidirezionali, idonei per il funzionamento in ambienti esterni e con servizio gravoso.

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16 Thoughts to “Inaugura oggi il giardino di Piazza S.Agata alla Guilla: tutti i dettagli”

  1. Fulippo1

    Grande cosa riabilitare quella zona, ma qualche foto del’opera terminata?

  2. Fulippo1, secondo te se avevamo le foto non le avremmo già pubblicate? 🙂
    Vedremo di reperirle al più presto, o magari qualche utente che ci passa ce le invia 😉

  3. caudino

    Ennesima occasione persa x fare qualcosa di utile e sensato a Palermo.
    In una zona dove parcheggiare diventa sempre più difficile, l’amministrazione che fa?! L’ennesima “bomboniera” che sa tanto di monumento ai caduti, senza un’utilità, un senso pratico, un’analisi della situazione, uno studio su cosa deve essere, e cosa dovrà essere il centro storico.
    Se contate le auto in quella foto (e quel giorno sono poche), li ci sono circa 30 posti macchina. E in alcuni giorni ci parcheggiavano anche 50 auto.
    Sarò il solito che va controtendenza, ma io della “bomboniera” non so che farmene.
    Mi chiedo come mai nelle altre città, con centri storici molto più piccoli si riescono a fare delle zone parcheggio per i residenti con viali alberati panchine e aiuole, mentre a Palermo esiste solo la costruzione dell’inutilità?!

  4. A parte il fatto che in quello spazio vigeva un divieto di sosta h24.
    Quindi non capisco come si possa reputare lecito parcheggiare il quell’area solo perchè ci sono delle auto.
    Ma questa è una mentalità praticamente diffusa qui in città.
    E se mancano spazi verdi o giardini, ci lamentiamo della mancanza degli stessi.E se un giorno li realizzano, ci lamentiamo in quanto era meglio parcheggiare.Poi se ci parcheggiano, ci lamentiamo di spazi urbani deturpati dalla presenza di auto.
    Ma basta!
    Personalmente lo reputo un bel gioiello

  5. sam

    ma stai scherzando?? cioè parliamo tanto di centro storico chiuso alle auto e tu mi dici di costruire parcheggi??
    ma ben vengano opere come queste dove proprio manca il verde!!!!!!!!!!!!!
    PS se riceverete foto pubblicatele al più presto =)

  6. sud

    Finalmente l’hanno aperta questa villa.
    Avevo segnalato giorni fa, qui sul sito, i ritardi rispetto al cartello esposto. Comunque sno contento che finalmente sia finita.
    Ci sono passato proprio oggi li davanti e stavano ultimando lo smantellamento del cantiere.
    La villetta è di gusto discutibile a mio parere. Avrei lasciato più spazio alle piante e meno al cemento, ma comunque un gran passo in avanti rispetto a prima, e un po’ di respiro in più per questa zona.

  7. sud

    P.S. ma quella piccola costruzione che si vede sulla sinistra, e che è stata lasciata intatta… a che serve???

  8. Gabrielendil

    Salve a tutti, è da molto che vi leggo, penso che da oggi inizierò anche a commentare qualche post, volevo dire a chi di competenza che io dovrei avere qualche foto del giardinetto già risistemato solo che non so come postarlo, se volete fatemi sapere

  9. @gabrielendil, puoi tranquillamente inviarla all’indirizzo email [email protected]
    Saremo ben lieti di pubblicarle

  10. Athon

    @ Caudino

    Essere controtendenza talvolta va bene, altre volte no. Siccome il sogno sacrosanto di molti è quello di vedere un giorno il meraviglioso centro storico di Palermo percorso solo da gente a piedi-palermitani e turisti, mezzi pubblici e, aggiungo, folcloristiche carrozze e carretti siciliani :), l’idea di fare un parcheggio nel cuore del centro storico è sbagliata. Ben vengano i parcheggi, però solo attorno al centro storico.

  11. se68

    passato di lì…premesso che la crescita delle piante renderà migliore l’aspetto complessivo, francamente mi sembra un’opera mediocre, con un impianto di luci inutilmente hollywoodiano, (peraltro abbagliante) con un triste casotto enel, inutilmente nascosto da filari di piante e da murature, con un portale d’ingresso che definirei, usando un termine tecnico, piuttosto tascio.
    Purtroppo viene confermata la provinciale qualità degli interventi pubblici in questa città, che troverà senz’altro seguito nel cosiddetto costruendo “roseto” di viale Campania, ricco di vasche a forma di stella, pseudoanfiteatri e via dicendo.
    Ma affidare questi interventi a professionisti più titolati oppure indire concorsi di progettazione è così difficile a Palermo?

  12. newarch

    @caudino
    Ti ricordo che un precedente post avevo scritto:
    “Circa tre anni fà presentammo alla soprintendenza regionale il progetto della sistemazione a verde con annesso un piccolo parcheggio alberato, pochi posti auto a norma, il tutto in variante al piano particolareggiato esecutivo del centro storico che prevedeva un verde pubblico di progetto, purtroppo chi sta più in alto di noi non approvò, quindi tutto da rifare. Da qui la redazione di un nuovo progetto come spazio a verde. Caro Caudino capisco l’esigenza dei posti auto in una città sofferente come la nostra, mi dispiace per l’occasione persa, ma non è certo colpa del comune”.

    sud@
    Quella piccola costruzione è una cabina di trasformazione ENEL che serve tutta la zona. non era possibile spostarla, quindi è divenata parte anch’essa del progetto.

  13. Fulippo1

    Queste aree sono tutte ben accette, ma fatte bene però!! Non si possono spendere dei soldi per avere poi delle opere mediocri. I parcheggi al centro storico vanno tolti per quanto possibile!!
    Il centro di Palermo è un continuo caos, quando dovrebbe essere il fulcro vivo della città!

  14. caudino

    @newarch
    infatti io non me la prendo con chi l’ha progettato. So benissimo che ormai nemmeno in monzambico ci sono architetti incompetenti. Ma me la prendo con l’amministrazione che non sa amministrare. Non capisce cosa sia utile e cosa non lo sia per una città.
    La cosa che mi fa più rabbia è che per noi palermitani è bella la bomboniera. La vogliamo e le vogliamo. Non ci rendiamo conto dell’inutilità di queste “piazzette per bellezza” che mangiano spazio prezioso, finche non mettiamo piede fuori dalla nostra sicilia e vediamo come nelle altre città sia possibile conciliare estetica e utilità.

  15. caudino

    @Athon
    il tuo non è un sogno, ma un incubo per noi residenti del centro storico.
    Forse x quelli che vivono su viale regione siciliana è un sogno venire in centro a fare compere lasciando l’auto a tre Km dal negozio dove si vuole andare. Ma per chi ci vive non lo è!
    E poi basta con queste cose che nn stanno in piedi, chiudere totalmente il centro al traffico è impossibile. Non stiamo parlando di una cittadina. Stiamo parlando di palermo, la quale ha un centro storico intorno ai 5Kmq. (credo, a occhio). Possiamo parlare di zone a traffico limitato. Zone pedonali. Ma per fare questo bisogna prevedere e dico PREVEDERE delle zone parcheggio in centro per i residenti. Tante, piccole e sparse. Altrimenti parliamo del NIENTE!

  16. manuela73

    sono una residente del centro storico con la “disgrazia” di abitare nella zona dove proliferano tanti pubs. seriamente disponibile a vedere le nostre piazzE come ritrovo serale di giovani e meno giovani, tuttavia mi trovo davanti a spettacolo di degrado della Via venezia e delle vie limitrofe che sono un vero IMMONDEZZAIO!!! cartoni, bottiglie, auto abbandonate e non ultimo MOBILI E ARREDAMENTO!!! MA NON CI VERGOGNIAMO??? DOBBIAMO CHIUDERE AL TRAFFICO E RESTITUIRE LE NOSTRE STRADE A TUTTI I CITTADINI PERBENE. CONTROLLARE E FAR MULTARE CHI CONTRAVVIENE ALLE REGOLE!!!!

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