Questa settimana, i commercianti dell’Isola Pedonale di via Belmonte, hanno richiamato la nostra attenzione su qualcosa di anomalo avvenuto in questi giorni proprio in questa strada.
Sono stati tolti moltissimi cestini gettacarte, lasciandone (per chissà quale motivo) solo 3-4 in tutto l’asse pedonale.
Tracce dell’ubicazione del cestino. Bulloni e viti lasciati sul posto
Uno dei pochi rimasti
Da quanto ci è stato riferito, sembra che si tratti di quei famosi cestini, oggetto di contenzioso fra la ditta appaltatrice e l’Amia.Trattasi dei famosi cestini pagati fior di milioni dalla precedente gestione Amia.
Ma i reclami dei commercianti non si limitano solo ai cestini asportati:
Sacchi di spazzatura dimenticata
Pali dissuasori da sostituire
In più molti puntano il dito contro le auto posteggiate nella zona pedonale, ma che non dovrebbero nemmeno esserci dato che hanno degli spazi appositi fuori dagli spazi pedonali. Qui la macchina del Consolato Albanese che quotidianamente (da quanto ci riferiscono), parcheggia in uno spazio adibito solo al transito delle autovetture che fuoriescono dal garage.Chiaramente danneggiando il decoro estetico dell’area
Infine il carico/scarico merci da parte dei corrieri ed eseguito fuori dagli orari prestabiliti.Sullo Sfondo un noto camioncino rosso, noto anche a noi durante la campagna contro le soste selvaggie sulle corsie bus
Si fanno tanti proclami per pedonalizzare le varie aree del centro, e poi vediamo togliere alcuni arredi essenziali per il buon funzionamento delle stesse.
Auspichiamo un rapido intervento, sperando che chi leggge, possa intervenire
Può darsi che li abbiano tolti per uniformarli con i cestini gettacarta che oramai vediamo ovunque? cioè quelli “sospesi” attaccati ad un paletto, molto più facili da svuotare. Però ciò che non capisco, se dovesse essere così, è perchè spendere soldi inutili per rimpiazzare dei cestini in buone condizioni, se in molte strade del centro e del centro storico nemmeno ci sono?
In ogni caso la via Principe di Belmonte è lasciata molto a se stesa e la presenza quasi quotidiana di auto e moto ne è la dimostrazione.