Gestione aeroporto: botta e risposta Provincia – Gesap

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Ritorna al centro della discussione la gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo,  sul quale la Provincia evidenzia la gestione poco conveniente e lungimirante di Gesap.

(Adnkronos) La vera intenzione della Provincia di Palermo e’ consentire l’ingresso in Gesap di partners specializzati nel settore per garantire i necessari investimenti e favorire lo sviluppo dello scalo di Punta Raisi. Cio’ si ottiene aprendo al mercato nazionale e internazionale attraverso un bando ad evidenza pubblica”. Il presidente della Provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti, chiarisce l’intendimento dell’Ente sul piano di privatizzazione della Gesap, la societa’ che gestisce l’aeroporto di Palermo.

”Sulla stessa nostra linea – continua – si muove anche il Comune di Palermo, che e’ il secondo azionista con il 31,38% dopo la Provincia, che con il 41,11% detiene la maggioranza relativa della Gesap.

C’e’ la consapevolezza che non si puo’ continuare a risolvere i problemi con gli aumenti di capitale sociale, oggi piu’ che mai onerosi e impossibili da sostenere e che peraltro vengono inghiottiti da un management che continua a produrre perdite d’esercizio”.
“L’unico percorso che garantisce sviluppo e, fra l’altro, il massimo ritorno economico – prosegue Avanti – e’ il bando pubblico. Si oppone a cio’ chi ha soltanto la volonta’ di mantenere lo status quo, quel sistema di potere bloccato che ha anche alimentato conflitti sul piano sindacale.

E’ evidente e sotto gli occhi di tutti che una gestione come quella attuale non offre prospettive e penalizza l’economia di un comparto fondamentale quale e’ oggi il turismo non solo di Palermo, ma anche della oltre meta’ dell’Isola che si appoggia sul Falcone-Borsellino”

Per il presidente della Provincia di Palermo, bisogna chiarire inoltre un altro  passaggio.

Il valore delle quote azionarie – dice – non e’ di 60 milioni di euro, cifra che fa riferimento al valore di recesso delle quote stesse. Quando si parla di cessione di quote si fa una valutazione del valore commerciale che e’, ovviamente, ben piu’ elevato di 60 milioni.

E questo valore viene certamente implementato da un percorso che prevede il bando ad evidenza pubblica”.
“La Provincia e il Comune di Palermo – puntualizza Avanti – non intendono uscire dalla compagine azionaria ma soltanto favorire l’accesso ad altri azionisti esterni.

Tanto l’impegno della Provincia sara’ costante che si sta gia’ lavorando sul settore delle infrastrutture per garantire un nuovo piano di mobilita‘, in grado di collegare al meglio e in tempi piu’ celeri il territorio provinciale con Punta Raisi e favorire l’allargamento dell’utenza delle altre province”.
”E’ ormai chiaro che per il dissenso degli altri azionisti – conclude Avanti – non sara’ possibile modificare l’articolo 6 dello statuto che ci consentirebbe di procedere con il bando ad evidenza pubblica prima del giugno 2010. Una procedura di massima trasparenza che intende anche smentire sul nascere ipotetiche corsie preferenziali per l’attuale componente di soci privati costruita negli anni passati. Poiche’ la modifica statutaria si puo’ realizzare soltanto con il parere positivo del 75% degli azionisti  l’assemblea prevista per lunedi’ non ha ragione d’effettuarsi. Perderemo qualche altro mese di tempo, ma la strada e’ questa, non vedo altre alternative attraverso cui e’ possibile ottenere i risultati che ci siamo prefissi”.

Replica immediata della Gesap alle critiche di Avanti:

‘Le dichiarazioni del presidente della Provincia non possono che  essere il frutto di un incomprensibile abbaglio e non solo perche’ dimostrano poca dimestichezza con le procedure di legge in tema di privatizzazione, ma anche perche’, contraddicono quanto deliberato dallo stesso Avanti e dall’intera assemblea dei soci l’11 agosto scorso, ovvero di dare mandato al Consiglio di amministrazione di predisporre, entro la fine del 2009, uno studio proprio per consentire ai soci di decidere tutti insieme sulla privatizzazione

Gesap ricorda che nel 2004 ha ottenuto la certificazione dell’aeroporto agli standard internazionali dell’Icao, la  concessione totale quarantennale, la realizzazione di investimenti per 75 milioni di euro di fondi di Agenda 2000/2006, l’avvio di altri cantieri (entro il prossimo dicembre) per 26 milioni di euro di fondi Fas del 2007.

La societa’ sottolinea inoltre di avere ottenuto 203 milioni di euro dal protocollo d’intesa dell’8 aprile del 2009 firmato dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, dall’assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci, dal presidente dell’Enac Vito Riggio e dal ministero dei Trasporti, oltre a ulteriori 12 milioni di euro concessi la settimana scorsa dal ministero dello Sviluppo economico “grazie alla capacita’ di Gesap di disporre di progetti immediatamente cantierabili e che, diversamente, sarebbero andati perduti’

[…]

Cali’ e Terranova sottolineano che ”la crescita dei passeggeri di oltre il 20% negli ultimi 5 anni e la tenuta del traffico nel 2009 nonostante la crisi economica internazionale non sono frutto del caso”.

‘Cosi’ come – continuano – la limitata redditivita’ attuale di Gesap, che verra’ di certo recuperata con l’approvazione del Contratto di programma al quale si sta lavorando con Enac, e’ solo il frutto di una incomprensibile discriminazione nella misura dei diritti aeroportuali: basti pensare che Gesap incassa 3,72 euro a passeggero contro i 7,49 euro di Ciampino (+101%), i 6,45 euro di Venezia (+73%) e i 6,01 euro di Bologna (+62%), solo per citare alcuni aeroporti. Se nel 2008 Gesap avesse incassato i diritti passeggeri nella stessa misura di Ciampino, piuttosto che chiudere con una perdita di 800 mila euro, avrebbe chiuso con un utile di oltre 8 milioni di euro”.

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2 Thoughts to “Gestione aeroporto: botta e risposta Provincia – Gesap”

  1. Viajero Solitario

    Qui si parla senza venire a nulla di concreto… progetti in pompa magna, cantieri iniziati e mai finiti e ci stiamo facendo ridere dietro… l’aeroporto di Birgi in men che non si dica si è completamente rinnovato risultando funzionale quanto basta per il suo bacino di utenza lowcost.

    Punta Raisi avrebbe un grande potenziale, ma non sa completamente gestire e contrattare. La Ryanair avrebbe pure basato e messo ulteriori rotte a Palermo se solo si fossero venuti incontro: avrebbero potuto cedere la vecchia area imbarchi situata agli arrivi e varie cose che a una compagnia lowcost attaccata al portafogli sarebbero state gradite… invece fuga di Ryanair verso Birgi dimezzamento dell’operativo verso London-Stansted (un load factor sempre altissimo, aerei quasi sempre pieni) in favore del Trapani-Luton, annullamento della tratta verso Bologna (inizialmente Forlì), solo altre due tratte nazionali verso Pisa e Bergamo (che è un’indecenza che quest’ultima non sia raddoppiata vista la richiesta… e solo a orari improponibili).
    Non hanno mai incentivato la Easyjet a rendere il volo verso Gatwick non solo stagionale, vista l’affluenza e la domanda. Le compagnie fuggono e l’anno scorso c’è stato un decremento di passeggeri (di pari passo con l’aumento del bacino trapanese). Perché a Catania-Fontanarossa transitano più passeggeri (6.054.469 pax) che a Palermo-Punta Raisi (4.446.142 pax) pur essendo quasi totalmente assente l’offerta lowcost? La Gesap non ha saputo gestire e non ammette i propri errori, ma se le quote di maggioranza le detengono Provincia e Comune non dovrebbero più di tanto puntare il dito contro…

  2. Giusto per (ri)segnalare che Ryan Air ha da poco annunciato l’apertura di 13 nuove rotte da Trapani Birgi (immagino che per gli under 30 Palermitani il volo per Ibiza potrebbe essere particolarmente interessante), e del raddoppio degli aerei in base, che passeranno da 2 a 4.
    Per il 2010 l’obiettivo di Ryan Air per Trapani sono i 2 milioni di passeggeri.

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