Progetto Area Quaroni: occasione sprecata

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Di recente la famosa AREA QUARONI, situata lungo la via Maqueda, è stata transennata e ripulita a opera della curia, proprietaria della stessa. Secondo un progetto risalente probabilmente intorno il 1997, in questo spazio stanno per partire i lavori per la realizzazione di un edificio su quattrto livelli che accoglierà tra le altre cose anche uffici e un auditorium.

Un’occasione sprecata per un centro storico che conosce pochi spazi aperti e di sosta, dove poter passeggiare o scambiare qualche parola magari comodi su di una panchina, nel cuore di un patrimonio esteso come quello palermitano.

Sicuramente la realizzazione di una piazza con del verde urbano avrebbe certamente fatto più piacere alle tante persone che ogni giorno camminano lungo gli angusti marciapiedi di via Maqueda. Un’occasione per recuperare uno spazio pubblico tra le pochissime aree rimaste libere a Palermo.

Invece assistiamo ancora una volta al perseguimento di interessi privati, difronte a un progetto che poteva essere contestato molto prima, quando ancora era in via embrionale.

Qualcosa sembra muoversi adesso, ma la sensazione è che oramai sia troppo tardi.

 

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31 Thoughts to “Progetto Area Quaroni: occasione sprecata”

  1. si tratta di un terreno privato, quindi difficilmente lo avrebbero donato per una piazza

    io invece avrei puntato su architettura moderna, qualcosa che lasciasse il segno, invece di questo falso storico

  2. Ciccio

    Anche nell’ipotesi di una edificazione, si poteva pensare ad uno spazio comune, una galleria moderna, un passaggio al coperto tra via maqueda e piazza sant’onofrio… era difficile?

    Invece no. Un altro palazzo con le porte chiuse…

  3. freddie80

    Ma giusto giusto in questo caso non c’è nessuno di quei comitati del cavolo formati da residenti che si incatenano a fermare i lavori? 🙂

  4. samir

    ma il comune non può acquistarlo dalla chiesa?
    e fare una villa pubblica accessibile per le passeggiate in centro storico?
    sarebbe un sogno….

  5. IoGomesio

    ma prima di costruire qualsiasi cosa bisognerebbe verificare se le vestigia degli edifici rimasti siano da considerare come reperti archeologici (dato che di certo hanno più di 50 anni)

  6. Argo

    Nell’ottica di realizzazione di un giardino urbano, i resti del palazzo seicentesco verrebbero riqualificati e valorizzati (ove possibile). La cessione è un’ottima idea, ma dev’esser proprio la Curia a farla a favore del Comune (senza contratto di compravendita quindi, ma solo di cessione). Questo snellirebbe l’iter burocratico e permetterebbe al comune di poter realizzare uno spazio verde straordinario all’interno di un tessuto urbano fittissimo. Se si organizzasse anche un parcheggio sotterraneo (come quello di villa Borghese a Roma per intenderci), il risultato sarebbe, a mio parere, straordinario. Dal parte sua, come dice Arcoleo, il comune potrebbe impegnarsi in prima linea verso il recupero delle chiese segnalate dalla stessa Curia.

  7. Argo

    Arcuri* PARDON! 😀

  8. Daniele

    Ma come fanno a non trovare una soluzione dal 1997? è assurdo .. la verità è che nessuno sa come investire sulla Via Maqueda (problema storico).. Se quest’area si fosse trovata in via Libertà, o in un’altra zona della Palermo in, sono sicuro che non ci avrebbero pensato due volte ..avrebbero subito trovato una soluzione …

  9. panormus79

    Come era logico pensare la Curia ha deciso di vendere a privati l’area, infischiadosene dei progetti di racupero e valorizzazione del centro storico. Una occasione sprecata per la Chiesa che ancora una volta mette il denaro come valore fondamentale.

  10. Panormus

    Ragazzi, non strappatevi le vesti prima di conoscere la verità! Intanto questa è una storia infinita (alla palermitana) che va avanti non dal 1997 ma dalla metà degli anni ’70. Del 1997 è la proposta della Curia di passare l’area al Comune (ovviamente non gratis), ma il Comune non ha ritenuto di acquisirla. In tutto questo metteteci le beghe e liti varie fra consiglieri comunali di questi ultimi trentanni…
    E poi, diciamocelo chiaramente, anche se fosse di proprietà del Comune non ci farebbero il resto di niente… Non sono capaci nemmeno di ristrutturare l’esistente (vedasi Galleria delle Vittorie)!
    Infine, io ho avuto modo di vedere il progetto e devo dire che sarà un bel manufatto che certamente riqualificherà la zona.

  11. perpes

    in quell’area sorgeva la chiesa di san matteo andata distrutta nella seconda guerra mondiale i cui poveri resti si trovano presso il giardino dello spasimo.
    ovvio dire che la destinazione dell’arera dato la congestione del traffico e difficolta della zona…avrebbe avuto senza un parcheggio ma..il problema è il vuoto sotto credo!!!
    ma comunque non so per quale ragione via maqueda venga trattata cosi male nonostante sia un importante arteria…vedasi anche la gia cittata galleria delle vittorie

  12. @ samir, la chiesta se fosse onesta lo avrebbe donato “aggratis”, ma la chiesa è una multinazionale che mira al business

    @IoGomesio, 50 anni sono sono considerati reperti archeologici

    @Argo, un parheggio nella zona che deve essere pedonalizzata al traffico? Sarebbe la scusa buona per non pedonalizzarla mai, vade retro parcheggio

    @Daniele, perchè dici che la soluzione non si trova dal 1997? La soluzione venne trovata allora quando il comune approvò questo progetto della chiesa. Poi la chiesa non l’ha portato avanti.

    @Panormus, la galleria delle vittorie è PRIVATA, non è il comune che deve restaurarla ma i residenti del palazzo. Il progetto aattuale per l’area quaroni è il solito falso storico, quando si poteva costruire qualcosa di moderno.

  13. Argo

    Paco, perdonami, ma le zone pedonali per funzionare bene hanno proprio bisogno di parcheggi dove le persone si liberano dalle auto.
    Penso si potrebbe organizzare l’accesso al parcheggio dalla parte posteriore e non da via Maqueda, (per la quale auspico la pedonalizzazione a breve).
    Basta mettere il naso fuori dalla nostra città per vedere che funziona così, parcheggi adiacenti ad assi stradali pedonalizzati o ad intere aree pedonalizzate, in città come Firenze, Taormina, Manchester, Chicago, etc etc…
    Certo, sono d’accordissimo con te sul fatto che questo però non debba servire da deterrente per la pedonalizzazione (svolgendo quindi un ruolo contrario al suo fine migliore).

  14. i parcheggi devono essere ai limiti dell’area pedonale, così funziona, nei centri non si entra, vedi gli esempi riuscitissimi di Amsterdam. Il centro dovrà essere TUTTO pedonalizzato. L’area Quaroni è al centro esatto dell’area che dovrà essere pedonalizzata.

  15. Argo

    Corretto… Ma perdonami se sbaglio, ricordo che il piano comunale prevedeva la chiusura degli assi storici al traffico, non di tutto il nucleo. O forse hanno finalmente cambiato le cose? 🙂

  16. La pedonalizzazione degli assi principali è solo il primo passo verso quella che deve essere la pedonalizzazione TOTALE del centro storico

  17. Panormus

    @Paco: ti pregherei di moderare i toni… io sono cattolico e praticante e come me, penso, anche altri qui; dunque ti pregheri di abbassare i toni nel rispetto di tutti. Inoltre ti assicuro che la chiesa non è una multinazionale che mira al business, ma ben altro! Se poi vuoi fare polemica sterile utilizzando oltretutto i soliti luoghi comuni, allora è un altro discorso…
    Detto ciò, ribadisco che la questione è molto più complessa di come la raccontano i giornali e, in ogni caso, non è più la curia direttamente l’ente committente dell’opera.

  18. @Panormus

    io pregherei tutti di abbassare i toni, le opinioni sono estremamente personali ma vanno espresse nel modo giusto. Anche io sono cristiano (ormai mi dissocio dalla chiesa cattolica da tempo), ma credo sia sbagliato dire che l’operato della chiesa sia sempre alla luce del sole. Non mi sento di giudicare una situazione che non conosco quindi non mi esprimerò in merito alla vicenda dell’area quaroni. Ma da CRISTIANO ti posso dire come MIA PERSONALE OPINIONE che nella chiesa cattolica, almeno ai vertici, c’è poco da stimare. La chiesa se non è nel business è certamente in politica, e oggi come non mai pretende di influenzare la laicità dello stato, riuscendoci il più delle volte. Ma questo è un altro argomento e non credo sia giusto trattarlo qui. Resto poi dell’idea che non si debba mai generalizzare, io ad esempio stimo molto quelle piccole figure come frati e sacerdoti missionari che si fanno in quattro per gli altri (la vera chiesa cattolica). Oppure come quei parroci di quartiere che cercano di tenere lontano dalla strada i giovani per cercare di garantir loro un futuro che lo stato non gli darà. Quindi come ogni cosa direi che non è nè bianco nè nero, chi crede va rispettato senz’ombra di dubbio…in ogni caso non credo che Paco con la sua aspra critica alla chiesa cattolica intendesse criticare noi credenti…

  19. Io non sono cattolico ne tantomeno cristiano, valuto la chiesa per quello che dimostra di essere, un’azienda interessata al business e al controllo politico. Ben distante dall’ideale della fede.

  20. Argo

    Paco ha ragione e di certo non bisogna appartenere o meno alla Chiesa Cattolica per saperlo…

  21. Si ragazzi ma qui la discussione non riguarda la chiesa cattolica, io penso che se questo bene fosse appartenuto al comune o meno, o anche a un privato, ci avrebbe deluso comunque il fatto che l’area Quaroni sarà destinata a un ennesima colata di cemento…il fatto di tirare in ballo la chiesa cattolica non c’entra davvero nulla secondo me. Fermo restando che non ho alcuna intenzione di difenderla, semplicemente siamo OT!

  22. un’ennesima (ho dimenticato l’apostrofo)

  23. manupanormus85

    paco sei ateo?

  24. si, ma stiamo andando off topic comunque

  25. Panormus

    Bene, chiudiamola qui perchè non c’entra appunto nulla con la discussione e chiedo scusa a tutti se ho provocato questa inutile querelle… ma mi rodeva un po’ che ogni volta si cada nei luoghi comuni.
    Tornando all’area Quaroni, penso che la cosa più importante – sic rebus stantibus – sia che venga ridata dignità a tutta quella zona, e questo potrebbe rappresentare un incentivo anche per il Comune a fare la sua parte per tutto il resto che è di sua competenza.

  26. leggo di “falsi storici”… ma sapete che diversi monumenti della città dopo la II^ Guerra Mondiale, sono stati quasi completamente ricostruiti?.. mai sentito parlare dello stato in cui versava la Magione ?..

  27. @ Andrea, nel dopoguerra si commisero grossi errori, non c’è motivo di continuare sulla stessa falsariga

  28. scusa Paco e che dovevano fare? abbattere? radere al suolo? e oggi? che cosa avremmo fatto vedere ai turisti?! ben vengano i restauri e anche le ricostruzioni se è necessario. come in questo caso

  29. Cosa dovevano fare? Architetture moderne di qualità, invece la città, soprattutto il centro storico, si è come cristallizzata negli anni ’30, da allora abbiamo visto falsi storici o palazzoni in cemento armato brutti e amorfi, nel resto d’Europa si è fatto l’opposto. Palermo era una culla dell’architettura, lo è stata per secoli, poi da quasi 80 anni siamo bloccati, nessun rischio, niente di niente.

    I centri storici sono raccoglitori, raccolgono le architetture di varie epoche e si evolvono con la città. Architetture distanti secoli e cilture opposte si trovano a pochi passi. Nel nostro centro storico i segni si bloccano al primo novecento, noi non abbiamo saputo mettere del nostro, la nostra epoca non ha lasciato nessuna traccia apprezzabile, neanche minima.

    Questa è un’altra occasione persa, uno spazio ormai perduto, poteva essere trasformato in mille cose diverse, si poteva creare una piazza ed un edificio moderno, simbolo del nostro tempo, qualcosa che riempisse i libri di architettura come la nostra città ha fatto in passato. Invce no, ricopiamo il passato perchè non abbiamo il coraggio di lasciar entrare il presente. Sicuramente non un grattacielo, si sarebbero dovuti rispettare vincoli di altezza e di cubatura, dei vincoli di spazio libero per la comunità (piazza).

    Mi chiedi cosa avremmo fatto vedere ai turisti, ma i turisti visitano solo ciò che viene dall’Ottocento o precedente? Non credo, prendiamo un esempio banale, il Centro Georges Pompidou di Parigi, progettato e costruito negli anni ’70, non è oggi visitatissimo? Eppure non è storico, o ancora la piramide del Louvre inaugurata nel 1989 all’interno della piazza del museo cinquecentesco, uno dei simboli di Parigi, eppure non hanno avuto paura di innovare, ed esempi del genere ne troviamo a migliaia in Europa.

    Non pensate che tutto quello che adesso veneriamo sia stato accettato come bello sin dall’inizio, non sapete quante cose nella nostra città a loro tempo hanno suscitato scalpore e fatto storcere il naso, edifici che adesso consideriamo pezzi di storia. Questo perchè prima si rischiava, ora…si copia.

  30. l’importante è mantenere un certo equilibrio…ad esempio Berlino è la capitale europea dell’architettura moderna, il paese dei balocchi di un architetto. Eppure devo dire che questo continuo mischiare tra moderno e antico mi ha un pò infastidito e nonostante la città sia decisamente “tedesca” mi ha dato un certo senso di disordine. Io ritengo che le zone storiche della città debbano rimanere storiche…mentre le periferie, o comunque le nuove aree di urbanizzazione dovrebbero essere dedicate all’architettura moderna. Ciò non toglie che nell’area Quaroni preferirei veder sorgere una bella piazza con un pò di verde, che, nella via più inquinata d’Italia non guasterebbe.

  31. ma questa è una paura tipicamente italiana diffusasi nel dopoguerra, i centri storici sono visti come qualcosa di sacro ed immutabile, se l’avessimo pensata sempre in questo modo non avremmo migliaia di bellezze architettoniche

    i centri storici devono essere il fulcro delle nuove correnti architettoniche, noi italiani sapevamo stupire, altrimenti non trovereste edifici barocchi accanto a quelli medievali o edifici liberty di fianco a rinascimentali

    non tutto quello che è presente in centro è di valore architettonico, ci sono anche tante catapecchie prive di qualunque bellezza

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