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7 Thoughts to “”

  1. Orazio

    Riporto copiando ed incollando quanto riportato da Repubblica (edizione online)

    “Spacchettando il dato, Palermo è 106esima per Ricchezza e consumi, punto debole di tutte le province dell’Isola, ma 43esima per Ambiente e servizi; è 97esima per Lavoro e innovazione. Mentre su Cultura e servizi, l’area che comprende il capoluogo di regione, Capitale della cultura 2018, è 73esima su 110.”

    Chiuse virgolette, adesso è il mio pensiero, confortato dai dati.

    Su “ambiente e servizi” siamo messi molto meglio di civilissime realtà del centro e nord Italia, metropoli e non, con un balzo in avanti rispetto al 2016 di 31 posizioni e rispetto al 2015 di 44 posizioni. Il dato di “ambiente e servizi” sarebbe di gran lunga migliore se non fosse trascinato in basso dall’indicatore “ecosistema urbano” che a sua volta é trascinato in basso da scarse posizioni in tema di depurazione e dispersione idrica e di raccolta differenziata, mentre elevatissimi ed in complessivo miglioramento sono i rating in tema di mobilità (aree pedonali, domanda id trasporto pubblico etc).

    Penalizzante al massimo é il dato di “ricchezza e consumi”, malissimo “lavoro e occupazione” e “giustizia e sicurezza”, poco trainante ma superiore a realtà come Napoli ed a livello di Mantova (festival della letteratura per intenderci) “cultura e tempo libero”.

    Premesso che si tratta di tendenze di lungo periodo, mi sembra potersi desumere che i settori in cui maggiormente influiscono i poteri locali (cultura, tempo libero, ambiente, servizi) incidono in positivo su una situazione strutturale (lavoro, ricchezza, sicurezza, giustizia) che definire drammatica é poco.

    Forse aveva ragione quell’assessore regionale all’economia tanto criticato che la Regione dovrebbe imparare a negoziare meglio l’ambito la propria autonomia coi poteri centrali.

    http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2017_dati/home.shtml
    https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-urbano-2017
    http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2016_dati/home.shtml
    http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2015_dati/home.shtml

  2. Palerma La Malata

    Alcuni anni fa, per motivi di lavoro ho vissuto, anzi, mi hanno mandato a lavorare a Milano per 4 anni, una delle città più noiose e banali che ho mai visitato.
    Io sono il primo a dire che Palermo è mali mali mali cumminata, anzi proprio Malata come dice il mio nickname ma dire che a Milano si gode di un’alta qualita di vita è una cosa che possono dire solo alcuni Milanesi e che può dire Il Sole 24.
    Quando avevo qualche ora libera e cercavo un’area naturale potevo solo scegliere fra il Parco Sempione, la Montagnetta di San Siro o i Navigli. Inoltre lì stanno tutti a correre come se avessero un peperoncino Carolina Reaper infilato nel culo. La concezione di alta qualità di vita che immagina il Sole 24 è rimasta ancorata agli anni 70 e per me quella loro concezione non ha più valore oggi.
    I giornalisti del Il Sole 24 Ore dovrebbero andare a cercarsi un lavoro vero e finirla, ogni anno, di tentare di sintetizzare la realtà delle vite delle persone in più di 100 città italiane mentre stanno seduti dentro i loro grigi uffici di Via Monte Rosa, incollati al computer e guardare e credere ingenuamente a numeri e dati statistici.
    Dopotutto si sa che il Il Sole 24 Ore non è altro che un branco di braccia rubate all’agricoltura, no?
    Non sono di parte! Anzi a testimoniare il fatto che, per altri motivi, penso che Palermo fa tanto schifo quanto Milano è che avevo inviato un commento molto simile a questo che sto scrivendo, sul Giornale Di Sicilia dopo che aveva pubblicato/riciclato, ieri, il suo solito articoletto da 2 soldi su questa classifica da 2 soldi del Sole 24 Ore. Come mi aspettavo il Giornale di Sicilia non ha pubblicato il mio commento perché ho buttato merda sulla qualità della vita offerta da Milano, merda sui giornalisti del Sole 24 Ore e merda sulla qualità della vita offerta da Palermo dove, per esempio, dicevo, la Polizia Municipale fa spallucce in faccia ai cittadini del mio quartiere su un problema che avviene da anni e che abbiamo segnalato molte volte.
    Quindi oltre alla mancanza di soldi, di lavoro, di trasporti adeguati, di servizi adeguati, alla mancanza di interesse che la Polizia Municipale dimostra verso i Palermitani ho ora il piacere di aggiungere che alla bassa qualità della vita di Palermo contribuisce anche il Giornale di Sicilia, il principale quotidiano di Palermo, che censura le opinioni di alcuni cittadini perché non scrivono in modo politicamente corretto impedendo il movimento della libera espressione pubblica.

    Chissà se anche Mobilita Palermo mi censura questo commento perché ho buttato merda sul Giornaletto di Sicilia…

    1. Orazio

      Ho messo 4 link e ho studiato tre quarti d’ora per fare un post, abbi la compiacenza di leggerli e da essi apprenderai qualche cosa su come Sole 24 Ore fa queste classifiche, altro che due soldi… non é colpa loro se tu vivi male ovunque scusa!

      1. Palerma La Malata

        Orazio,
        il mio commento non era una risposta al tuo commento ma ne era totalmente distaccato.
        Mi chiedi di avere la compiacenza di leggere il tuo commento sul quale ci hai lavorato 45 minuti?
        Ci sono alcune persone qui su Mobilita Palermo di cui non leggo mai i commenti, compresi i tuoi.

        1. Orazio

          Nessun problema, non ho velleità letterarie, ho inteso precisare solo perché se vai a dire in giro queste cose a persone competenti e loro ti ribattono elencandoti per filo e per segno come il Sole 24 ore fa le classifiche, poi ci fai una ben magra figura.

  3. friz

    ….LA QUINTA CITTA’ D’ITALIA E’ NOVANTASETTESIMA… ED oRLANDO DICE CHE E’ SODDISFATTO… dopo averla governata per circa 20 anni è soddisfatto dei risultati raggiunti….

    P.S. …anch’io: no comment!

  4. Athon

    Trovo che queste classifiche siano comunque da prendere con le pinze. Bisogna pur discutere sulla loro validità. Non sono sicuro che siano del tutto affidabili. Prendiamo Milano per esempio. In un’ analisi pubblicata da “Il Sole 24 Ore” nel 2016, il capoluogo lombardo occupava addirittura il primo posto, per poi crollare inesorabilmente al 36° solo qualche settimana dopo sulla base di uno studio condotto da “Italia Oggi”(era appena uscita la notizia relativa al fatto che Milano risultava essere la città più inquinata d’Italia) ; nella valutazione attuale Milano scende invece al 56° posto. Che volubilità! Che fluttuazione! Come può la stessa città oscillare così tanto in così poco tempo?! Si tratta soltanto di un esempio tra tanti. Scorrendo le varie tabelle pubblicate da “Italia Oggi” il 28 novembre, ci si accorge inoltre di come la situazione sia molto più variegata e complessa di quello che potrebbe apparire ad un’ analisi frettolosa e superficiale: per esempio si passa dal primo posto di Benevento, considerando un solo parametro, ovvero il minor numero di suicidi in Italia, all’ultimo posto “occupato” in questo caso da città come Biella o Aosta. Al che la domanda è: “Ma come?! La vivibilità e la felicità non sono tutte al Nord?! E allora perchè si suicidono in così tanti?”. Poi: come si possono mettere sullo stesso piano d’indagine e di conclusioni cittadine di poche decine di migliaia di abitanti con metropoli di milioni di anime, e con problematiche assolutamente diverse? Come si può paragonare Mantova a Roma, Trento a Napoli, Milano a Crotone, Palermo ad Ascoli Piceno? In ultimo risulta che l’unico vero parametro che fa poi la differenza nel determinare queste pur fluttuanti classifiche è la situazione reddituale e la situazione occupazionale. Tutto il resto, facendo una sintesi, mi pare in gran parte fuffa.

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