Che fine ha fatto il progetto per il raddoppio del Ponte Corleone?

Nel dicembre 2016,  l’allora Primo ministro  Renzi e il sindaco Orlando  firmarono il “ PATTO PER PALERMO” che prevedeva l’erogazione di 764 milioni per opere di miglioramento della città.

Era certamente una  notizia importante  che poteva  risolvere alcuni dei più gravi  problemi  infrastrutturali della città . .

Tali  fondi NON ERANO VINCOLANTI e potevano perciò  essere spesi dal Comune per quelle opere che si ritenevano prioritarie.

Gran parte di questi nuovi finanziamenti   il Comune  li  destinò  alla realizzazione di nuove linee di Tram ( circa 98 milioni) e per un nuovo  restauro del Teatro Massimo ( 22 milioni).

Solo 4 milioni (4.663.954,51 per la precisione) furono  destinate al Sottopasso Perpignano, e 5,3 per il “Raddoppio del Ponte Corleone”:

Mentre furono destinati ben 4,7 milioni per la pista ciclabile green way  Palermo–Monreale, opera, certamente suggestiva ma  che francamente non era prioritaria.

Nella realtà i nuovi finanziamenti erano solo 322 milioni, il resto erano somme già stanziate e mai utilizzate dal Comune e che però solo in parte potevano essere recuperate.

Ciò è molto importante per capire il pasticcio che si è verificato dopo.

RIASSUMENDO :  Di questi 322 milioni  , il Comune destinò :

–    98 milioni per la realizzazione di 9 nuove linee di Tram

–    22 milioni per un nuovo restauro del Teatro Massimo 

–    4,7 milioni per  la pista ciclabile green way  Palermo–Monreale 

–    4 milioni per il sottopasso Perpignano

–    5 milioni per il raddoppio del Ponte Corleone 

Appare evidente  che tale suddivisione dei finanziamenti  era alquanto discutibile e cervellotica.

Per esempi le cifre destinate al sottopasso Perpignano e per il raddoppio del Ponte Corleone erano ridicole

Dall’ assessorato comunale alle Infrastrutture  giustificarono tali scelte con il fatto che tali cifre dovevano aggiungersi ai vecchi finanziamenti e proprio per questo  si disse :

«si attendono verifiche da Roma sui fondi ex Agensud».

 Cioè si sperava di recuperarli. Purtroppo ciò non è stato possibile. Lo stesso assessore Arcuri ammise:

Abbiamo fatto un tentativo di recuperare le somme con il ministero delle Infrastrutture, ma il tentativo è andato a vuoto“.

Il Comune pensò allora  di dirottare le risorse stanziate dal “Patto per Palermo”per il Sottopasso  di Via Perpignano   per  il raddoppio del Ponte Corleone ” che ha la massima priorità visto lo stato in cui versa oggi».

Ma tale strategia “alternativa” presentava un “piccolo problema”.

Per il raddoppio del Ponte di Corleone ci vogliono 21 milioni : come pensava  il Comune di completare tale opera con soli 9,8 milioni?

Ma  c’èra un rischio ancora più forte

I fondi del “ Patto per Palermo” vengono erogati a condizione che vengano spesi entro il 31 Dicembre 2019.

In un articolo pubblicato su ” MOBILITA PALERMO” dal titolo emblematico: ” Il bando per il Ponte Corleone è prossimo alla pubblicazione , ma è corsa contro il tempo” si esprimevano forti preoccupazioni.

E che queste preoccupazioni non erano  campate in aria lo dimostra il fatto che durante la seduta del Consiglio comunale del 13/03/2018 il consigliere di maggioranza, Sandro Terrani (capogruppo di Mov139)  lanciò  l’allarme :

Apprendendo dello stato di gravità rispetto allo stato di degrado avanzato in cui versa il ponte Corleone…. si chiede l’immediata convocazione in Aula dell’assessore per fare chiarezza sulla stabilità della struttura e lo stato di avanzamento degli interventi previsti”. 

Il 28 maggio 2018 , durante una conferenza stampa il Sindaco Orlando e l’assessore alle infrastrutture Emilio Arcuri annunciarono  trionfalmente  che era  tutto pronto per i lavori di manutenzione e restauro strutturale del Ponte Corleone :

«il Rup, l’Ingegnere Massimo Verga ha pronto il bando di concorso internazionale per la ri-progettazione delle bretelle laterali al ponte, il cosiddetto “Raddoppio” ex Cariboni. Il bando per la ri-progettazione esecutiva ha un valore di 1,3 milioni di euro.

Una volta completata questa fase, sarà necessario un secondo bando, relativo invece ai lavori, per un importo di circa 17 milioni di euro, cofinanziati dal Patto per Palermo».

Che tutto non era pronto lo dimostra il fatto che solo dopo 10 mesi fu effettivamente bandito il primo appalto 

Il 22 febbraio 2019 fu pubblicato il seguente articolo :

Si sblocca finalmente l’atteso bando per la revisione del progetto di Raddoppio del Ponte Corleone, sulla Circonvallazione di Palermo”.

Dopo l’ inchiesta di “Striscia la notizia”” sul rischio di perdere i fondi del “Patto per Palermo”, il Comune infatti ha pubblicato ieri la «gara europea per l’affidamento del servizio di revisione della progettazione definitiva per la costruzione per il “Raddoppio della Circonvallazione di Palermo” relativo al tronco compreso tra via Giafar e via Altofonte, Progetto ex Agensud 32/8/a – Progetto stralcio relativo ai lavori di costruzione dei ponti laterali sul fiume Oreto. CIG: 743304137.

Il bando pubblicato ieri scadrà il 17 aprile 2019 e ha un valore di 1,3 milioni;

 l’intero appalto invece sarà affidato entro l’anno con un altro bando che avrà un importo di 17 milioni di euro, finanziati dal “Patto per Palermo”.

Dopo tale notizia calò un assordante muro di silenzio.

Riassumendo:

  • Il bando pubblicato per il “ Progetto stralcio relativo ai lavori di costruzione dei  2 ponti laterali sul fiume Oreto doveva chiudersi il 17 aprile
  • Poi bisognava  fare un nuovo  bando per assegnare i lavori per tali due corsie laterali
  • Poi bisognava progettare  e fare un secondo bando, relativo invece ai lavori del ponte principale, per un importo di circa 17 milioni di euro, cofinanziati dal  “Patto per Palermo».

Le notizie ufficiali purtroppo si fermano qua.

–    Che fine ha fatto la «gara europea per l’affidamento  della progettazione definitiva dei 2 ponti  laterali”?

–   E’ stato fatto il bando per la realizzazione  di tali due ponti laterali ?

–    E’ mai stato pubblicato il bando da 17 milioni per la messa in sicurezza  del ponte principale?

Ricordiamo che il Patto per Palermo, termina 31.12.2019. C’è il rischio concreto della perdita dei fondi. Infatti, come sottolineava l’Arch. Nicola Di Bartolomeo, Capo Area Infrastrutture del Comune :

Bisogna scongiurare che sia arrecato all’ ente un danno all’ erario derivante dall’ eventuale ritardata attuazione di un’operazione specificamente individuata nel Patto per lo sviluppo della città di Palermo, per la quale la delibera CIPE 25 del 10 agosto 2016 IMPONE che le obbligazioni giuridicamente vincolanti per l’affidamento dei lavori devono essere assunte entro il termine ultimo del 31 dicembre 2019». 

P.S.  Mancano ormai pochi giorni alla scadenza  e del progetto del Ponte di Corleone si sono perse le tracce, come si sono perse le tracce  anche per le altre opere che si dovevano realizzare ( il  nuovo restauro del Teatro Massimo , la pista ciclabile green way  Palermo–Monreale e il sottopasso Perpignano) , sacrificati per realizzare 3 nuove linee di tram, che….. forse non si realizzeranno.

COMPLIMENTI

 

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4 Thoughts to “Che fine ha fatto il progetto per il raddoppio del Ponte Corleone?”

  1. punteruolorosso

    mi sembra che il termine sia stato spostato ad aprile, c’è un articolo in merito. per il 31 dicembre non ce l’abbiamo fatta.
    non so in cosa consistano questi lavori al teatro massimo. mi sembra siano obbligatori perché relativi alla sicurezza.
    è vero, di greenway non si sente più parlare. ad essa era collegata l’idea dell’apertura di villa turrisi, di cui non si è saputo più niente. rifarei la tranvia per monreale, magari prolungando il tram della circonvallazione. bisognerebbe risistemare corso calatafimi e farci un tram.
    perpignano: non se ne sa niente.

    1. renard

      Il tram in corso Calatafimi è stato bocciato dal Genio Civile, non si può fare.

      Per il Teatro Massimo, alcuni lavori sono già iniziati, sono lavori che faranno a teatro aperto e spezzettati proprio per non influire sulla sua fruibilità.

      Per la Greenway Palermo-Monreale l’ultima notizia è che la commissione giudicatrice aveva riscontrato criticità sia nel primo che nel secondo progetto qualificato ed ha chiesto ai due studi di fondere i progetti per prendere il meglio dei 2. Tale fase mi pare si sia appena conclusa, si spera che ora proceda più velocemente.

      Per il ponte Corleone non ci sono parole, si aspetta che crolli come a Genova e la città risulti spezzata in 2 per agire… Il motivo pare essere la cronica mancanza di personale tecnico al Comune per cui per scrivere un bando passano mesi o peggio anni e spesso sono pure scritti male e li ritirano o vanno deserti. La situazione è sconfortante.

      1. Metropolitano

        Ponte Corleone ? Ormai nel dimenticatoio fino a quando non viene un vero amministratore a guidare la città. Se ne potrà riparlare in seguito ormai. Non ci spero più. Orlando se ne frega della sicurezza dei cittadini; secondo te, anzi, secondo tutti voi, per quale ragione ha installato altri autovelox senza far ridipingere da quattordici mesi orsono la segnaletica in rifacimento per quanto riguarda le corsie del Viale Regione ? Non certo per la sicurezza dei viaggiatori. “Sicurezza” è una parola sconosciuta nella vecchia politica.
        “A poco a poco, piano piano, diamo tempo al tempo”. Spero di no ovviamente, ma se si lascia crollare il viadotto e magari ci scappano dei morti, poi la città si spezza in due come fu con il Ponte Morandi che si poteva evitare se non fosse stato per la faziosità e l’omertà dei Benetton. Non è meglio essere prudenti ?? Ah nò ?! Complimenti a questa giunta sgangherata. Quando l’uomo vale meno della moneta.

    2. janmaris

      E’ vero che il termine è stato poi spostato a fine aprile 2020? Se è vero, farei una proposta: perchè Mobilita non inizia una campagna pubblica sui mezzi di informazione con una sorta di “countdown” giornaliero dei giorni mancanti al 30 aprile, affinchè venga prodotta la documentazione minima necessaria per evitare di perdere finanziamenti di simili cifre? Non mi interessa essere nè pro nè contro Orlando, ma la cittadinanza ha diritto di sapere se gli amministratori/uffici tecnici/quadri o altri lasciano molto colpevolmente sfuggire queste opprtunità che implicano maggiore sicure e lavoro per la gente

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