L’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA COSTA PIU’ DELLA CASA BIANCA
Qualche mese fa , durante la trasmissione televisiva “Quarta Repubblica” l’on. Giancarlo Cancelleri, vice presidente dell’Ars dichiarò “L’Assemblea regionale siciliana costa 137,5 milioni di euro all’anno. La Casa Bianca “ solo”136 milioni ”.
Effettivamente la notizia era poco incredibile e giustamente desto la reazione scandalizzata dei telespettatori, tanto che il presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Micciche fu costretto ad intervenire : “Quando Giletti dice che l’Assemblea regionale costa più della Casa Bianca non si rende conto che la metà di quei soldi servono per custodire al meglio il palazzo dei Normanni”.
Al di là il fatto che tale denuncia era stata pronunciata dal suo “ vice” Cancelleri e Giletti, questa volta, non c’entrava nulla, effettivamente il presidente Miccichè aveva parzialmente ragione . Infatti nelle spese dell’ARS incide anche i costi della manutenzione dello splendido e meraviglioso palazzo normanno.
Rimane però il fatto che l’ARS è un Parlamento costoso e poco produttivo, che nel 2018 ha “lavorato” appena 87 giorni con una media di 7,25 giorni al mese.
La media di lavoro all’interno dell’aula è di 20 ore e 32 minuti al mese, circa cinque ore e spiccioli a settimana.
Su 394 decreti legge presentati, inoltre, solo 21 sono diventati legge. Considerando il costo del personale e dei parlamentari (15 milioni all’anno) e dei vitalizi (costano 18 milioni di euro all’anno), ogni minuto l’ARS costa ai contribuenti siciliani ben mille euro.
Un altro grosso problema è “ l’assenteismo” dei parlamentari e la “produttività” cioè gli atti, le proposte e gli emendamenti parlamentari presentati .
Secondo alcuni dati comunicati dal M5S ci sono dei gruppi parlamentari il cui contributo “politico”si è limitato a votare proposte di legge presentati dagli altri gruppi: un pò poco per la verità.
Giustamente qualcuno dirà che il lavoro dei parlamentari regionali non si limita al lavoro in aula ma ci sono anche le commissioni.
Purtroppo anche qui le cose non vanno meglio.
Analizzando il numero medio di sedute di tutte le commissioni parlamentari si lavora solo 9,42 ore a settimana.
Nel 2018 sono state 246 le ore lavorate, con mesi come quello di maggio in cui i parlamentari hanno lavorato appena 4 ore e 34 minuti.
Il problema però più grave è che la gestione dell’ARS ( stipendi per deputati e dipendenti, pensioni e vitalizi e manutenzione del palazzo ) incide pesantemente sul magro bilancio regionale e la spesa continua ad essere elevata.
Infatti se è vero che la Regione è stata costretta a fare pesanti tagli su sanità, manutenzione delle strade, istruzione, ricerca e salvaguardia dei beni culturali , la spesa dell’ARS non si può tagliare .
Si pensi infatti che nel 2016 la cosiddetta spesa obbligata (in sostanza stipendi e pensioni di deputati e personale) valeva l’88% del bilancio dell’ARS mentre, dopo i “tagli”, nel 2017 è scesa all’82%.
Se è vero che negli ultimi anni il costo dell’ARS è scesa “sensibilmente”, però tali tagli hanno riguardato soprattutto ……. la manutenzione di Palazzo dei Normanni ( SOB!!!!!)
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