IL CENTRO DIREZIONALE DELLA REGIONE SICILIANA NON SI FARA PIU’ ?
La notizia non è nuova e già nel passato in questa rubrica qualche amico l’aveva segnalata.
La Regione ha in progetto un grande centro direzionale
L’opera dovrebbe sorgere in via Ugo La Malfa, dove attualmente si trova l’ex ente minerario che oggi ospita l’assessorato al Territorio.
Si tratterebbe di un opera imponente che avrebbe lo scopo di concentrare tutti gli uffici regionali, attualmente sparsi in tutta la città, in edifici in affitto e spesso in precarie condizioni .
Tutto bene, non proprio.
Al di là delle perplessità legate all’ingente impegno economico ( si parla di 500 milioni) per una Regione con gravi problemi finanziari, ma il dubbio maggiore è un altro.
Come è possibile che la Regione siciliana, ai primissimi posti per opere pubbliche incompiute, si imbarchi in un progetto costoso e complesso?
Inoltre tale centro , progettato in una zona già congestionata dal traffico avrebbe reso ancora più caotica tale zona.
Infatti proprio in tale zona sorgono il Suap, la nuova sede della Polizia municipale, la Protezione civile, il Cnr, alcuni uffici della Figc, l’istituto per il Turismo Marco Polo, oltre a industrie, supermercati e grandi punti vendita commerciali, con parcheggi limitati, marciapiedi distrutti dalle radici degli alberi e fognature che spesso si otturano allagando la zona..
Un gran bel biglietto da visita per una Regione e per la sua macchina burocratica che certo non brilla per efficienza .
Per tale motivo bisognava intervenire pesantemente ( e in maniera costosa) sotto l’aspetto urbanistico.
Infatti bisognerebbe allungare la linea del tram, potenziare una fermata del passante ferroviario, allargare via Ugo La Malfa, creare parcheggi per migliaia di automobili e uno svincolo autostradale ad hoc, oltre che potenziare la rete fognaria e idrica.
Perciò tale progetto del centro direzionale della Regione Siciliana rischia di cambiare profondamente il volto e la mobilità di Palermo.
E qui viene il bello.
Chi ha deciso tutto questo?
il governatore Musumeci insieme al sindaco Leoluca Orlando, escludendo da tale scelta sia il Consiglio Comunale e l’assemblea regionale che i cittadini di Palermo.
Un bel esempio di democrazia “partecipata”
.
E infatti il progetto , appena presentato, sta abortendo.
Un emendamento al Collegato alla legge finanziaria approvato dalla commissione Bilancio dell’Ars ha dato duro colpo, forse definitivo a tale “faraonico” progetto.
Sarà il Consiglio regionale a deciderne l’ubicazione con il coinvolgimento di Sala delle Lapidi, fino ad ora esclusa dal sindaco Orlando.
Cioè si mette tutto in discussione.
L’unica cosa certa che il Centro direzionale della Regione ,se si farà , non sarà realizzato in via Ugo La Malfa. E sull’effettiva ubicazione dovrà obbligatoriamente pronunciarsi il Consiglio comunale.
E’ infatti inaccettabile, come ricorda il deputato regionale (e consigliere comunale), Marianna Caronia, che : non vi sia stata né la sensibilità istituzionale né l’attenzione politica di coinvolgere Sala delle Lapidi e la commissione consiliare Urbanistica su un progetto da circa 500 milioni di euro, che avrà un impatto enorme sulla struttura urbanistica e sulla viabilità di una vasta zona della città”.
Non meno duro il commento dell’on. Giampiero Trizzino : «Imporlo con legge regionale, in deroga alle norme in materia di edilizia, addirittura bypassando il piano regolatore comunale, è un affronto . La Regione sta imponendo dall’alto un’opera che non solo rischia di essere completamente decontestualizzata ma addirittura di intralcio per la vita stessa della città, a partire dal traffico veicolare, che in Via Ugo la Malfa è già abbastanza congestionato».
P.S. Da questa “brutta “ vicenda esce fuori il modo poco democratico con cui si prendono decisioni importanti che possono cambiare radicalmente, e non sempre in meglio, il volto della città e la vita dei cittadini ( ridotti al ruolo di sudditi passivi ).
COMPLIMENTI !!!!
Io so che si farà ma non in via Ugo La Malfa!