La giunta Orlando ha approvato il bilancio 2018 del comune di Palermo che adesso inizierà il suo iter a Palazzo delle Aquile con i revisori dei conti, le commissioni e poi il consiglio comunale. Un terzo per il personale, un terzo bloccato da fondi vincolati o a copertura delle somme incerte, un altro terzo per le partecipate e, poco meno del 10%, da dividere fra tutte le altre spese.
Una manovra che le opposizioni , esagerando , non hanno esitato a definire da “lacrime e sangue” e che, sulla carta, cerca di dare una risposta ai pesanti rilievi del ministero, della Corte dei conti e degli stessi revisori.
Non si prevedono aumenti di tasse ma soprattutto tagli ai servizi e alle società partecipate ( soprattutto la RAP e l’AMAT) e la totale mancanza di somme destinate alle infrastrutture.
Ma i tagli ai servizi certamente non possono risanare il bilancio. Già tali servizi sono scadenti e salvo che si decida di ridimenzionare il servizio tranviario , i soldi bisogna andare a cercarli altrove.
Il comune di Palermo ha centinaia di immobili che non riesce a far fruttare come si deve, di questi ben 700 non sarebbero nemmeno inventariati ( sob!!!!). Da qui l’ipotesi di un fondo per valorizzarli e farli fruttare, usando anche i beni confiscati al posto di quelli presi in affitto Ma l’impresa è ardua soprattutto per un amministrazione che non brilla certo di efficientismo.
Poi c’è il capitolo tasse. Riscossione Sicilia , la società regionale a cui è affidato la riscossione dei tributi locali, incassa troppo poco: il Comune potrebbe affidare a un altro soggetto il compito di far pagare i morosi.
Inoltre l’assessore Gentile ha annunciato di voler chiedere l’aiuto della Cassa depositi e prestiti per rinegoziare i tassi sui mutui e per farsi anticipare, a costo zero, le liquidità per le opere pubbliche che poi, una volta rendicontate, solitamente vengono restituite al comune. Anche questa ipotesi difficile da realizzarsi.
In parole povere, una manovra con poche idee nuove , spesso velleitarie e difficilmente realizzabili.
Ma per il sindaco Orlando :“Si tratta della risposta più completa e chiara che si potesse dare a quei gufi che, ancora in queste ore continuano a straparlare di crisi e tagli indiscriminati che non ci sono stati. Un bilancio che fornisce risposte chiare e precise alle esigenze di tenuta dei conti del ‘sistema Comune’
.
P.S. Da palermitano spero che il sindaco abbia ragione ma è assurdo che chi , a torto o a ragione, mette in evidenza le tante criticità di tale bilancio deve essere tacciato di “gufo”.
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