EX PASTIFICI VIRGA : COME SI CONDANNA ALLA DISTRUZIONE UN EDIFICIO STORICO.
Palermo , dal dopo guerra ad oggi, ha visto distruggere centinaia di edifici storici, Infatti molti sono stati i villini , palazzi liberty, conventi , chiese ecc.ecc. che ,tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’60 , sono stati letteralmente rasi al suolo per far posto a palazzoni anonimi e mal costruiti o per creare nuove zone edificabili .
Ma chi pensa che oggi ciò non sarebbe più possibile sbaglia.
Il caso emblematico e quello dell’ex Mulino Virga di Via Tiro a Segno.
Nel 2013 fu pubblicata la notizia che il comune di Palermo, nell’ambito di un progetto di edilizia sociale, aveva deciso di affidare tale ex mulino a una cooperativa che avrebbe costruito, 66 appartamenti..
L’ex Mulino Virga, è un edificio industriale costruito nei primi anni del 900 . Fu sede, del primo pastificio Virga. Negli anni 30,durante il regime fascista, con il fallimento dell’industriale Filippo Pecoraino il pastificio di Corso dei Mille, insieme ad altri beni ( tra cui il giornale L’ORA) passarono di proprietà ai Virga che trasferirono parte della loro attività industriale nella nuova e più moderna fabbrica acquisita.
Da allora il vecchio Mulino Virga fu lentamente abbandonato . Da quanto ci risulta il mulino di via Tiro a segno fu attivo fino alla fine della 2° guerra mondiale . Da allora è stata abbandonata al degrado.
Tale edificio è molto interessante , non soltanto perché è uno dei pochi esempi di archeologia industriale dei primi del 900 rimasti , ma perché sorge in una zona ad alto valore storico e paesaggistico. Si trova infatti a due passi dal Foro Italico e dal Porticciolo di Sant’Erasmo e di fronte al vecchio Gasometro e a Villa Giulia. Perciò è ben visibile da chi va in questi posti.
In questa decisione del Comune , ci dispiace dirlo, nessuno fece notare che tale edificio era stato costruito molto prima del 1932 e perciò, secondo la legge, andava restaurato e utilizzato per finalità “compatibili con la sua natura”.
Francamente “abbattere e costruire case popolari al suo posto” non ci sembrava una finalità compatibile con la sua natura.
Sono passati molti anni da questa decisione e Il progetto sembrava essere stato abbandonato ma purtroppo ci sbagliavamo.
Il 24/04/2017, a pochi giorni dalla fine dell’ ultima legislatura , in tutta fretta , si è riunita la VI commissione consigliare del Comune di Palermo per decidere sul “ Permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici” ( verbale n. 77).
Lo scopo di tale riunione era quello di concedere l’autorizzazione per la “trasformazione dell’opificio ex Mulini Virga , sito in Via Tiro a Segno n.24, in residenza per 68 abitazioni di edilizia agevolata, con autorimessa collettiva e cantine” ( da notare che gli appartamenti, come per magia, erano aumentati da 66 a 68)
Tale approvazione in “ deroga agli strumenti urbanistici” veniva giustificata dal fatto che serviva per la “rigenerazione urbana dell’area ex Mulini Virga dove per rigenerazione significa dare nuova vita a un edificio”
La rigenerazione urbana consisteva perciò nella trasformazione di tale area… in area edificabile.
Tale intervento che avverrà “ con una riqualificazione senza consumo di suolo” rientra in un preciso progetto :
-mirate e integrate al risanamento e ammodernamento delle aree di
Maredoce ,Brancaccio, Bandita, Gasometro, Macello e Romagnolo.
-rivolte al miglioramento della mobilità sostenibile
-di inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree
e quartieri disagiati
Per decidere tutto questo sono bastati meno di 100 minuti , dalle 9,30 alle 10,45.
I consiglieri comunali presenti ( maggioranza e minoranza) hanno dato parere positivo, salvo due astenuti.
P.S. In parole povere, nel rispetto della legge e in deroga agli strumenti urbanistici , si è deciso di autorizzare l’abbattimento di uno dei pochi esempi rimasti di archeologia industriale dei primi del 900 e costruire un palazzone di 68 appartamenti, ben visibile dal Foro Italia , dal Porticciolo di Sant’Erasmo, da Villa Giulia e dall’Orto Botanico, per favorire la “ rigenerazione urbana” per “ migliorare la mobilità sostenibile “ e per “ migliorare l’inclusione sociale per la popolazione più fragile” .
COMPLIMENTI !!!!!!
ok, ma si fa o no?