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2 Thoughts to “”

  1. peppe2994

    Ragionamento pressappochista.
    Tralasciando salute e disabilità che sono una percentuale irrilevante, sono a dir poco stupito che tu non consideri l’università.
    Tra studenti e personale sfioriamo le 50.000 persone. Nel mio corso di laurea di ingegneria siamo solo 6 di Palermo, un 120 che stanno in provincia e fanno avanti e indietro giornalmente ed i pochi restanti fuori sede con appartamento in città.
    La percentuale di chi prende il pullman è minima anch’essa, anche solo per una questione numerica di posti disponibili a bordo. Molti si organizzano con una sola macchina, ma è evidente che già solo per l’università c’è un esodo giornaliero.
    Basta anche solo che una facoltà non abbia lezione per ridurre del 10% i tempi di incolonnamento al Baby Luna.

    La città e la provincia non mettono a disposizione adeguati mezzi pubblici per lasciare l’auto a casa, quindi non puoi non tenere conto di questi fattori.

    Andiamo al discorso scuole elementari e medie.
    Non sono l’ISTAT e non posso fare una statistica, però posso parlare del mio condominio. Su 21 famiglie 10 portano i figli in scuole lontane dalla propria abitazioni per alcuni semplici motivi. La vicinanza al posto di lavoro magari perché lavorano entrambi i genitori, la vicinanza di nonni e parenti dove il bambino può recarsi dopo scuola sempre perché i genitori lavorano.
    Certo, questo è il mio condominio, ma tra conoscenti vari è una cosa abbastanza comune poiché obbligata dalle circostanze.

    Le scuole superiori sono quelle che incidono di meno. A 16 anni in tanti si comprano il motorino, solitamente i ragazzi si inscrivono nelle scuole superiori vicino casa e vanno a piedi, ma c’è una non trascurabile quantità di ragazzi che per amore allo studio si iscrivono in istituti lontani da casa. Chi può si arrangia con i bus, ma visto e considerata la drammatica diminuzione degli stessi e che la gente esce fuori dai finestrini all’ora di punta (provare per credere), diventa oggettivamente impossibile servirsi del mezzo pubblico su larga scala. Ancor più impossibile per gli spostamenti dalle periferie. Allora quindi si capitola sul mezzo privato.

    A tutta questa situazione aggiungiamoci la gravissima incompetenza amministrativa, e carenze infrastrutturali che in qualunque altra città d’Europa sarebbero intollerabili.
    Se mai si procederà alla realizzazione dei ponti laterali al Baby Luna, soppressione dei semafori Giotto e Perpignano, eliminazione incrocio con via d’Aosta e soppressione semaforo Buccheri la Ferla, abolizione della doppia fila in corso Tukory, rimodulazione corsie laterali piazza Einstein i problemi di traffico sarebbero risolti per l’80%.
    Massimo 400 milioni di euro per una città mille volte più vivibile e drasticamente meno inquinata.

  2. enriker

    Ok mi scuso, non avevo pensato all’università, e a chi porta i figli in una scuola vicino ll posto di lavoro. Io sento spesso però dire servono parcheggi (ok servono) ma raramente dire servorno più vetture per i mezzi pubblici. Insomma il cittadini medio di Palermo pernsa a chiedere solo “incentivi” per il mezzo privato e da il voto per questo, e invece si deve pensare anche a fare pressione a chi governa per un sistema di mezzi di trasporto pubblici efficenti (è l’unico modo per diminuire il traffico).

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