Faccio una premessa: questa proposta è molto fantasiosa, ma magari può stimolare qualche riflessione.
Tutto prende inizio dalla scoperta della linea ferrata che dalla stazione Lolli si inerpicava sui colli della Conca sino a raggiungere Monreale. Il percorso originale passava per Baida e Boccadifalco.
La proposta è la seguente si potrebbe realizzare una linea tranviaria, che dall’attuale linea di via Leonardo da Vinci si distacchi più o meno all’altezza di via Roccazzo e segua il percorso indicato in rosso nell’immagine toccando le borgate di Baida e Boccadifalco, la rocca di Mezzomonreale all’altezza dell’ospedale Ingrassia, per poi salire fino al Duomo. L’idea presenta diverse problematicità, in primis il forte dislivello e la mancanza di una sede stradale adatta. Dall’altro lato, però, si creerebbe un percorso panoramico per i turisti e un collegamento tra tranviario tra le borgate sopracitate.
Una variante potrebbe, invece, partire da viale Regione e percorrere via Pitrè alta fino a Boccadifalco per poi proseguire come indicato in precedenza.
Ripeto che è un’idea di per sé poco fattibile, ma magari può mettere in moto una riflessione.
Sarebbe un’ottima realizzazione…………solo che visto che ci sono palermitani che dicono che il tram e’ inutile, che c’e’ un candidato sindaco (che spero proprio non prenda neppure 1 voto ) che programma di NON FAR NIENTE…..(almeno di solito nelle elezioni il candidato promette 100 e poi realizza 1)…chi sa…
sarebbe ottimo.
ho sempre pensato a una linea tram che da piazza indipendenza giungesse a monreale percorrendo l’intero corso calatafimi, e immettendosi nella circonvallazione di monreale fino al parcheggio. lì si potrebbero fare delle scale mobili che consentano di raggiunger il centro del paese.
la cosa sarebbe fattibilissima, a costo di eliminare la sosta su tutto corso calatafimi.
Caro Punteruolo, sono sempre stato convinto anch’io che una linea di tram in c/so Calatafimi sarebbe l’ideale (anche perché esisteva), ma ho letto che dopo alcuni sopralluoghi gli ingegneri ritengono il corso troppo stretto per una linea di tram moderna. Da qui l’ideavdi sfruttare la vecchiavferrovia.
Assolutamente auspicabile.
Non tram perché c’è troppa pendenza, ma una normalissima funicolare o treno a cremagliera sarebbero l’ideale. Oppure una funivia, anche questa scelta forse preferibile per problemi di spazio e maggior appetibilità turistica.
Le città normali (a parte che ai cittadini), vengono incontro ad i turisti.
E’ un crimine che Monreale non sia raggiungibile con facilità. Bus AST forse, mentre l’unica 389 rimasta che passa ogni due ore non merita commento.
Visto che se ne parla, idem per monte Pellegrino, bellissimo dal punto di vista naturalistico e fondamentale da quello religioso lasciato così, irraggiungibile. Una città normale avrebbe realizzato una funivia già da tempo.
Possibilità turistiche straordinarie lasciate così nel nulla, quando la città potrebbe vivere solo di questo.
sì, non sono d’accordo con la decisione del genio civile. forse si potrebbe forzare la mano. corso calatafimi è un asse di scorrimento, ma vista la sua monumentalità si può benissimo liberare da posteggio, caserme, e palazzacci. con un servizio tram frequente, le auto diminuirebbero tantissimo. non ce ne sarebbe più bisogno. quanto alle alternative (pitrè e vecchia ferrovia), le trovo entrambe valide per i quartieri da esse toccati, meno interessanti per chi volesse raggiungere velocemente monreale. se non sbaglio, lo stupido progetto di tangenziale interna vorrebbe trasformare la conigliera in un’autostrada a 3 corsie.
Il Genio Civile di Palermo: a parte tutto, a quei tempi tutti gli uffici regionali erano scagliati a bomba contro Leoluca Orlando. Erano i tempi di Forza Italia al potere, presidente Provenzano e giù di li, dell’odio sociale scatenatosi con l’avvento di Berlusconi, e figuriamoci se mai avessero consentito il tram su Corso Calatafimi, quando il boicottaggio doveva essere totale, quando al consiglio comunale Forza Italia ed i fascisti facevano le barricate contro i tram.
Sparavano a zero con tutti i mezzi, col Giornale di Sicilia, con le istituzioni, in ogni modo. Poi di tutti questi rimane politicamente vegeto solo Orlando, gli altri hanno avuto destini politici più o meno miseri quando non infimi. Capita quando la propria missione è solo quella di remare contro. Sta capitando oggi pure a Grillo.
Addirittura quando l’AMAT acquistò i primi bus Renault dipingendoli di blu e bianco (come sono ancora ora) gli uffici della Motorizzazione Civile imposero di dipingerli di arancione davanti, perché a modo loro quella era la regola, e probabilmente era formalmente vero, ma il fatto è che dovevano far circolare bus “brutti” visto che erano stati acquistati da Orlando. Il fatto che fossero stati acquistati bus “belli” (per allora) e dipinti in modo elegante li faceva andare in bestia.
Questo era il clima, descritto con discorso da bar e da caffé ma non tanto lontano dalla realtà. Quello era il clima.
Non è detto che il Genio Civile adesso, dopo qualche decina d’anni, non abbia un diverso lampo di Genio. 🙂
appunto, verrebbe la pena riprovare
giusto, c’era serio.
la mia proposta per corso calatafimi sarebbe la creazione di 2-3 parcheggi multipiano a silos in corrispondenza di fermate del tram. in ogni caso converrebbe abbattere un bel po’ di palazzi e caserme in zona, per creare un unico parco fra villa napoli, la cubula e la cuba.
si tratta di case di pessima qualità e non antisismiche. lo stato dovrebbe occuparsi di rottamarle.
anche a palermo ci sono centinaia di migliaia di vani sfitti o case vuote. si pensi a ricollocare lì tutti i senzacasa, a costo di pignorare a chi non si occupa delle case.
Mi auguro anche io che al più presto si diano da fare per realizzare qualcosa che permetta di collegarsi “degnamente” a Monreale e al suo patrimonio artistico come il Duomo, a maggior ragione adesso che è divenuto patrimonio dell’Unesco! D’accordo sulla funivia … ma purtroppo sia sa … Palermo è in mano a degli incompetenti e dilettanti!
Approfitto di questo ultimo post per ricordarvi che per la vecchia ferrovia Palermo – Monreale, Fiab Palermo ciclabile, ha ottenuto l’inserimento nell’elenco delle infrastrutture da realizzare in seno al protocollo Unesco. La vecchia linea ferrata sarà trasformata in greenway aperta alla mobilità dolce( pedoni, biciclette etc..etc).L’opera è già finanziata e a breve dovrebbe uscire il bando per partecipare alla progettazione e realizzazione.
L’idea, tecnicamente, non è affatto da buttar via, anzi. Se c’è un problema, non è affatto quello della pendenza: il tracciato venne studiato per una ferrovia la quale, ancorchè di montagna, non supera certamente il 30 per mille, massimo 35. Un tram moderno, come quelli in funzione a Palermo, sono in grado si superare pendenze ben maggiori, fino al doppio di quei valori.
Casomai, il problema è un altro: prima di arrivare a Monreale, il tracciato attraversa zone situate in collina, fra le più scarsamente abitate di Palermo. Difficile, in tali condizioni, mantenere un tasso di riempimento accettabile per le vetture utilizzate.
L’ideale sarebbe far partire una funivia o una funicolare (come quelle di Napoli) , esatamente dalla Rocca.
Per arrivare alla Rocca ovviamente andrebbero potenziati i collegamenti bus, considerato il fatto che un tram realizzato su corso Calatafimi parte alta, non lo vedo comunque fattibile, e altri sistemi tipo Metro leggera, non prenderebbero minimamente in considerazione quella zona.