Oggi vogliamo riportarvi la lettera aperta di un cittadino siciliano che tra di mille difficoltà sta provando a realizzare un’opera culturale da donare alla nostra città, per celebrare la sua storia e la sua tradizione. Non vogliamo aggiungere altro e vi invitiamo semplicemente a leggere quanto segue e veicolare questo appello a potenziali interessati:
Miei cari palermitani, questo messaggio è rivolto a voi.
La nostra città ha importanti musei che espongono significative opere d’arte, tuttavia non esiste uno specifico museo riguardante il periodo notoriamente conosciuto come «arabo-normanno».
Nonostante infatti insigni monumenti come il Duomo o la Cappella Palatina ci parlino di quell’età tanto prospera per la nostra città e per il Sud Italia (i confini del Regno di Sicilia si estendevano dalle Marche a gran parte del Nordafrica) non esiste alcun museo che possa ricordarla degnamente. Questo messaggio è dunque rivolto agli imprenditori che desiderano sostenere finanziariamente questo mio progetto: la fondazione a Palermo di un museo sulla civiltà nota come arabo-normanna, ma che io chiamo «siciliana» per l’autoctonia della cultura espressa.
Purtroppo le istituzioni non hanno dato ascolto alla mia iniziativa. Così, per raggiungere con le mie sole forze l’obiettivo in questione, nel 2017 ho fondato l’azienda Regnum Siciliae ed ho registrato alla Camera di Commercio il brand Museo della civiltà arabo-normanna Primo della civiltà siciliana, più semplicemente «Museo della civiltà arabo-normanna».
Ho riprodotto alcuni degli abiti appartenuti ai re normanni, riconosciuti dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani: il manto di Ruggero, i sandali, la tunica blu, il cingolo, la corona kamelaukion , inoltre ho ricostruito idealmente il loros.
Tali abiti saranno esposti in una immediata attività commerciale, ma gradualmente verranno sostituiti con riproduzioni volte a rispettare ogni singola caratteristica dell’originale manufatto conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna (filo d’oro, applicazioni in filigrana, pietre preziose, perle, seta sciamito, scartando le superfetazioni per riportare il manufatto storico all’originale condizione).
Per raggiungere simili obiettivi in tempi più rapidi, sarà fatto un nuovo annuncio alla cittadinanza per la raccolta dei fondi necessari.
Tutti quelli che vi parteciperanno saranno ricordati in un apposito registro pubblicato on-line e godranno di benefici come sconti e promozioni varie.
Al momento non posso rendere noto quali sono i reali progetti volti ad arricchire l’offerta che verrà in un certo senso avviata con la pubblicazione in estate del mio nuovo libro; sono però certo che il futuro museo saprà essere un valido contenitore di cultura e l’intera iniziativa potrebbe rivelarsi come la più grande operazione di recupero della nostra più alta identità mai realizzato a Palermo.
Per raggiungere simili risultati, prevedo che verrà interessata l’Università di Palermo. Comunque, il futuro museo lavorerà in sinergia con i tour operator e sarà aperto alla cittadinanza. Sarà emblema d’una Palermo più moderna ed anche più fedele al suo passato.
Cari palermitani, questo breve messaggio si rivolge agli imprenditori che vogliono aiutarmi in questa mia appassionante quanto gravosa iniziativa.
La nostra città è bella, ma abbiamo il dovere di conoscerla meglio e di renderla possibilmente ancor più bella.
Vi ringrazio.
Bartolomeo Massimo D’Azeglio
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