Passeggiando per la città vecchia si possono osservare tutta una serie di restauri, più o meno importanti, effettuati negli ultimi anni, alcuni un poco più "datati" di altri, ma non per questo privi di importanza o non degni di essere qui ricordati:
I Quattro Canti a piazza Vigliena, vero cuore della città di Palermo, il più antico, il più autentico:
Il superbo teatro Massimo in piazza Verdi, il teatro lirico più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa:
il palazzo del duca di Pratoameno, poi del duca di Verdura in via Montevergini:
l’ex convento di San Biagio a piazzetta della Canna:
il palazzo del duca di Serradifalco (poi del marchese Bonocore) a piazza Pretoria:
il palazzo del duca della Miraglia poi del marchese di Altamira:
le esedre e le statue di Villa Giulia al Foro Italico:
Ma questo è il Centro. Il titolo giusto può essere “Passeggiando al Centro citta’).
A proposito dei tesori della nostra città… http://palermo.repubblica.it/dettaglio/musei-chiusi-e-monumenti-proibiti-i-gioielli-della-citta-negati-ai-turisti/1658464
Date un’occhiata.
Coriolano della Floresta?
Cmq nell’articolo di repubblica si parla della solita aria fritta, dire che sono cari i nostri musei è una bestemmia, chiunque abbia mai viaggiato si può rendere conto di quanto siano cari i musei ed i luoghi turistici delle altre città d’europa. Inoltre se restaurano il Salinas, ben venga un nuovo restauro, ricordo che venne ritardato questo restauro proprio per permettere la riapertura dell’Abatellis, se lo si sta facendo adesso vuol dire che non è possibile procastinare senza perdere i fondi assegnati per il restauro, non dimenticandoci poi che abbiamo una nuovissima Galleria d’Arte Moderna da visitare.
Insomma è giusto che si restauri un museo ed è sbagliato cercare di utilizzare un restauro per fare polemica politica. Un restauro non dura sicuramente 2/3 mesi, ma alcuni anni e se anche chiudessero in inverno l’estate prossima sarebbe comunque chiuso.
Bravissimo, il riferimento è proprio quello. Sono un appassionato di letteratura ed in particolare di quella che riguarda la nostra città. Saluti
Siamo in due, ho letto praticamente ogni romanzo ambientato a Palermo, soprattutto quelli di Natoli 😀
Metropolitano, che sei pignolo, sempre Palermo è;-)
Concordo pienamente con te sulla questione “prezzo dei biglietti”, a maggior ragione se consideriamo che in alcune città d’arte o pseudo-tali ti fanno pagare anche l’aria che respiri. Ti dirò di più: penso che in città siano molti di più i monumenti per cui dovrebbe essere pensato un ingresso a pagamento, rispetto a quelli attuali. Non sono per nulla daccordo, invece, quando dici “sbagliato cercare di utilizzare un restauro per fare polemica politica”…e chi lo vuole fare?!? Sei tu che la stai buttando sul politico. Ben vengano i restauri, anzi. L’articolo però mi pare che dia voce a delle persone competenti in materia, operanti nel settore del turismo da anni (vedi il presidente dell´associazione Guide turistiche di Palermo e provincia, o, se preferisci, il presidente dall´associazione Guide turistiche associate, o ancora il presidente di Aeroviaggi) e che FORSE, dico FORSE, hanno qualche buona ragione e soprattutto “qualche annetto” di esperienza per affermare che già da un pò il trend del turismo a Palermo è in calo, e che questo calo è determinato anche dalla non accessibilità di molti dei nostri monumenti e musei. Poi, vedi, ci sono dei dati, dei numeri…e quando ci sono i numeri, l’aria fritta è meglio lasciarla da un’altra parte.
Sono contento…abbiamo qualche argomento di discussione in più, allora.
A presto.
No Coriolano non mi riferivo a te che la buttavi sulla politica, ma lo fa Repubblica, ogni avvenimento è buono per fare polemica politica. Ormai è abbastanza chiaro il suo attegiamento. Cmq che il flusso sia in calo negli ultimi dieci anni non è neanche vero ed i dati, i puri numeri, dicono il contrario. Si ha un calo quest’anno, ma ricordiamoci che la crisi economica colpisce principalmente i beni non indispensabili, come per esempio i viaggi.
bhe se devo essere sincero,i 4 canti non mi sembrano propio in ottimo stato..ed anche il teatro massimo comincia a dare colpi!
sono daccordo sul fatto che i restauri in città ci sono e vanno anche bene,ma per i 4 canti e il teatro massimo massimo..non sono daccordo,li vedo abbastanza trasandati!
Repubblica almeno mette in risalto i problemi di molti musei di Palermo, fra cui le chiusure nei giorni in cui potrebbero accogliere molti visitatori.
Il Gds è una vergogna regionale
Piero, il teatro Massimo, non dimentichiamo che è stato restaurato oramai 12 anni fa (una rinfrescata oramai ci sta), è stato uno dei primi ed uno dei più importanti, i Quattro Canti invece sono al centro di uno degli incroci più congestionati della città. Tolto questo (e non è ovviamente poco, se si pedonalizzasse il centro storico i restauri si manterrebbero meglio) nulla toglie che ancora il loro restauro lo mostrano e non sono certo tornati come prima che erano grigio scuro.
L’anno scorso ho visto il festino con degli amici austriaci.
Eravamo ai quattro canti ad aspettare il passaggio del carro, quando da uno dei balconi sovrastanti qualcuno si è affacciato e su di noi sono cadute delle pietre.
Uno dei miei amici si è fatto male ad una spalla, per fortuna c’era un’ambulanza a piazza Belllini.
Non potete capire la malafigura internazionale.
Restauri datati?? se togliamo il tetro Massimo che e’ ancora presentabile anche se nn ha una piazza che lo valorizza realmente, i quatro canti sono pietosi…dov’e’ la luce scenografica che deve valorizzare gli edifici storici la sea?(tipo palazzo poste per capirci)e le persiane che nn vengono dipinte da anni e sono lasciate in un cantone addirittura aperte da tempo immemorabile.Sapete cosa significa ? totale abbandono! ma nn c’e’ da stupirsi in una citta’ dove la sovrintendenza ai beni culturali nn e’ neanche capace di curare la piazza principale dove transitano centinaia di turisti. piazza politeama.Invasa da scritte di ogni tipo che adesso campeggiano anche nel palchetto della musica…e’proprio una Vergogna altro che restauri Datati!!!
I DELITTI DI MEDINA SIDONIA.
DI SANTO PIAZZESE.
Vivamente consigliato per chi cerca un romanzo giallo
ambientato a palermo.