IL CONTESTATORE DEL SINDACO RISCHIA IL CARCERE
Lo scorso 6 gennaio nel corso di una manifestazione organizzata da Confartigianato in via Magliocco il sindaco Orlando fu contestato da un cittadino . “…. dottore Orlando lei è un c…., è una vita che glielo dovevo dire”. La scena fu ripresa e in poche ore fece il giro della rete .diventando virale.
Il sindaco , da politico navigato, non fece una piega . Sa bene che un amministratore deve accettare le contestazioni anche se un po’ ,,,colorite. Tra l’altro la contestazione non era stata organizzata ma spontanea, infatti il contestatore aveva in braccio la figlia. Uno sfogo discutibile di un cittadino esasperato.
Sembrava che tutto sarebbe finito lì ,invece due giorni dopo l’accaduto gli agenti della Digos hanno identificato l’uomo ma il sindaco Orlando, saggiamente, ha preferito non sporgere alcuna querela.
Ma nonostante l’assenza di una querela l’episodio è diventato oggetto di un fascicolo affidato a un sostituto procuratore che ha chiesto il rinvio a giudizio per oltraggio a pubblico ufficiale. Ora il contestatore rischia un’ammenda salata o addirittura una condanna fino a 3 anni.
Adesso toccherà al giudice decidere se archiviare il caso o far partire il processo che avrebbe un notevole clamore mediatico. Speriamo che il buon senso prevalga e che il giudice archivi tutto. In un Paese dove gli stupratori e chi ammazza le donne non vanno in carcere sarebbe assurdo mandare in galera un cittadino che definisce c….. un politico.
Francamente vorremmo che la magistratura si occupasse di cose più serie
La speranza invece e’ che la giustizia faccia il suo corso perdhe
La speranza invece e’ che la giustizia faccia il suo corso perche’ e’ inconcepibile il clima da oltraggio perpetuo alle Istituzioni ed ai suoi uomini da parte di leoni che si fanno forti dietro il branco. Peraltro con una bambina in braccio a fargli da scudo.