LO SFOGO DEI “TROMBATI”
Diceva il barone De Coubertin “L’importante non è vincere, ma partecipare”.
Belle parole purtroppo i vari candidati alle elezione amministrative che non sono stati eletti non la pensano così.
Il più “arrabbiato” è l’attore Francesco Benigno, candidato della lista La Varvera. «Fatti tutti i conti considerando che noi siamo 13 figli, tutti accompagnati, con almeno due figli maggiorenni, suoceri, zii, cugini, nipoti, parenti, amici stretti – scrive sul proprio profilo – A questo aggiungete 70mila fan in questa pagina di cui 30.000 di Palermo, tutti a chiedermi di non mollare, dirette con 65mila visualizzazioni, migliaia di ‘mi piace’. Tutti a tifare per me, i commercianti esperti storici di politica che scommettono con me che non prenderò meno di 3mila voti e te ne trovi….. 150? Certo che il povero Benigno non ha torto. Scoprire che nemmeno i suoi parenti lo hanno votato non è bello tanto che esplode con un liberatorio “Siete delle vergognose bestie”. Francamente non abbiamo capito a chi è rivolto tale affermazione.
Ma anche in altri ambienti, più compassati e istituzionali esplode la delusione. E’ il caso di Francesco Pignato, l’addetto stampa del consigliere uscente Alberto Mangano che scrive: «Stasera mi sento affranto perché Alberto Mangano non è stato rieletto, perché certi personaggi andranno a sedersi nuovamente a Sala delle Lapidi dopo aver fatto opposizione alla visione di Orlando. Insomma alla fine è stato premiato chi ha distrutto invece di chi ha cercato di ricostruire con fatica e sudore in questi anni una città che era stata lasciata a pezzi. “ Dopo di che anche lui esplode “ Caro sindaco Orlando ma c’era proprio bisogno di mettersi dentro casa politici (?) di destra invece di candidare e puntare su persone che hanno la sua stessa visione?”
Un altro consigliere non confermato è Marcello Robotti, dell’associazione Vivo Civile, che su Facebook si rivolge così ai presunti elettori: «Ma fatemi capire una cosa…mi avete sostenuto per finta…oppure non sapete votare??». Bella domanda:
Un altro che puntava ad entrare a Sala delle Lapidi eraTony Pellicane, candidato di Nadia Spallitta e storico attivista dei centri sociali e dei movimenti dei “senza casa e degli occupanti abusivi”. Il mancato consigliere sfoga la sua delusione attaccando il sindaco riconfermato («per altri cinque anni la democrazia a Palermo sara’ congelata») ma soprattutto i suoi sostenitori:«Io sono fiero di non far parte degli orlandini, mi riferisco a quella manata di opportunisti che saliranno in Consiglio e che vanno da destra a sinistra.
Ma non tutti reagiscono in maniera scomposta, anzi alcuni dimostrano grande stile nel nascondere la propria delusione. Per esempio Pippo Russo, volto storico de “La Rete” orlandiana prima e di Italia dei Valori dopo, candidato nella lista “Movimento 139”, è riuscito a raccogliere solo settecentotrentasei preferenze, un bottino di voti modesto. Alla notizia della sconfitta Pippo Russo ha voluto mandare un messaggio su Facebook rivolgendosi a tutti i suoi elettori:“Ringrazio davvero di cuore tutti quelli che mi hanno votato, la rassegnazione non fa parte di me, anche se devo ammettere che sono un po’ deluso – ha detto in un videomessaggio l’ex segretario di Italia dei valori – Credo ancora nel voto d’opinione e quindi io dico di festeggiare questi settecento voti liberi”.
Francesco Vozza, “leghista” e da sempre salviniano ha raccolto solo cinquecento voti. Nonostante la sconfitta Vozza con un post su Facebook polemizza e insieme esulta: “Salvo sorprese, sarò certamente il primo della lista di Matteo Salvini e Giorgia Meloni – ha scritto -. Questa piccola vittoria non può chiaramente annullare la delusione per le scelte disastrose fatte in piena campagna elettorale dal coordinamento regionale della Sicilia occidentale. Noi siamo veri leghisti che sono pronti a dare tutto per Matteo (Salvini) e posso assicurarvi che queste stesse persone non molleranno mai. Avanti tutta, ripartiamo dal 3% per vincere tra 5 anni”.
Nemmeno il candidato sindaco grillino Forello ha preso bene la sconfitta “Siamo un’isola delle banane, il solo luogo ad aver approvato una legge elettorale assurda – ha detto Forello -. È chiaro che la vittoria di Leoluca Orlando, il nonno di Palermo, è stata agevolata dall’effetto trascinamento. Tanto che hanno preso più voti le sette liste, che non il sindaco”. Alla fine lancia l’ultima bordata polemica: “Questa ennesima vittoria di Orlando io la vedo più come una sconfitta per i palermitani, che sembrano avere, più che un rapporto di fiducia con il sindaco, quasi una sudditanza”.
Diciamo anche che c’è stato un grande astensionismo e Orlandino ha vinto soltanto con il 20% degli aventi diritto … Ferrandelli ha preso comunque oltre il 30% quindi se TUTTA la destra, e dico tutta, fosse stata unita, sono sicuro che avrebbero vinto .. anche se io non avrei mai votato per Ferrandelli .. per carità!
Francesco Benigno è un attore? Ma davvero?
Allora io sono Leonardo Da Vinci.
ciao a tutti sono Gionni dello Zen, amico di Benigno, è vero che la mia ragazza fa l’amore con la redazione di mobilita quando vado a cercare ferro nella spazzatura??
mi dispiace per nadia spallitta. ha sempre rappresentato un punto di vista critico ma costruttivo. il candidato cinquestelle chiama i palermitani sudditi. in pratica ci dà dei crasti. la vittoria del “nonno” è stata agevolata dalla mediocrità dei nipotini.
vozza: un leghista a palermo. sembra il titolo di una commedia. nel migliore dei casi è un fascista, nel peggiore un mentecatto del sud che vota il partito del nord. auguri.
benigno è un simpaticone, ma che dire? la minchiadura in politica non conta. contano le palle, e quelle orlando le ha avute (sulle pedonalizzazioni)
Sommessamente ti dico invece che il tracollo della Spallitta è il segno di ciò che ha seminato. Orlando parlava di tram e lei di autobus elettrici, ma chi si dice “verde” dovrebbe sapere che l’autobus elettrico, sebbene non inquini, non incide sul traffico automobilistico e quindi, in fondo, non è adeguato a ridurre l’inquinamento.
Repubblica riportava le sue parole: “no al tram che ha distrutto le strade: meglio bus elettrici, car e bike sharing. Una verde anomala si vede… se per questo ci bastava Ferrandelli.
Lascio perdere le recenti sue esternazioni secondo cui Orlando avrebbe perso in quanto non ha convinto metà degli elettori astensionisti. E cosa si dovrebbe dire di lei che si candidava per volere della gente ed ha preso meno voti dei punti della scopa?
Insomma credo che ci sia poco da rimpiangere.