Da qualche giorno circolano in rete queste foto che abbiamo prelevato dal profilo di Mauro A. ritraenti un intervento effettuato nei mesi scorsi per eliminare le infiltrazioni d’acqua nel portico anteriore della Cattedrale.
Dalle foto si nota le maioliche originali sono state rimosse e rimpiazzate con delle maioliche moderne.
I lavori sono stati eseguiti sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo – Unità operativa VII Beni Culturali Urbanistici.
La polemica è montata dal fatto che sembravano le maioliche originali, si è invece scoperto proprio grazie all’apporto di chi ha lavorato ai lavori, che quelle poste sul portico erano moderne, fatte in occasione del restauro degli anni ’80 e si sono rotte nella dismissione.
Le maioliche antiche sono quelle sulla copertura della navata laterale e sono ancora in situ.
Nessuno scandalo e nessun reato quindi, dei semplici lavori che hanno permesso di preservare il bene patrimonio Unesco.
Ho letto che sono in arrivo molti milioni destinati al percorso UNESCO, in particolare per la Zisa, e per far rientrare anche la Cuba nell’itinerario che non soddisfò a suo tempo alcuni requisiti.
Le immagini parlano da sole. Un ripristino con maioliche nuove di una ditta di ceramica, molto in voga nell’arredamento di saloni e cucine moderne, in un contesto con maioliche originali poste a pochissima distanza (rivestimento cupolette, copertura navata laterale, zoccolatura della terrazza, etc etc.). Il contrasto è eclatante: luccicano e sono abbaglianti ai riflessi solari. Un nuovo che turba un complesso artistico antico di uno dei maggiori edifici monumentali di Palermo. Inoltre il ripristino è stato fatto solo sulle falde del portico anteriore mentre tutto il resto si disgrega sotto gli occhi di tutti come testimonia Repubblica Palermo: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/01/21/foto/palermo_la_cattedrale_perde_pezzi_si_stacca_parte_di_un_merlo-156551486/1/#1. Complimenti davvero per la sensibilità culturale e per la capacità di essere al di sopra delle parti. Spero solo abbiate l’onestà intellettuale di dar voce a chi ha sollevato un’attenzione mediatica sulla necessità di interventi immediati sulla Cattedrale di Palermo pubblicando questo commento. Sono, infatti, per il confronto democratico. Buon lavoro e saluti.
sì ma la sostituzione era urgente, per consentire l’impermeabilizzazione del portico. se è vero che si tratta di pezzi degli anni ’80, non ci vedo niente di male. le piastrelle nuove contrastano con quelle originali? non lo so, devo andare a vederle. dalle foto non sembrano così male. sono uguali a quelle precedenti, solo più nuove.
comunque dovresti pubblicare su mobilita un articolo sul pessimo recupero del giardino del villino florio.
magari si accende un dibattito. ci sono passato oggi. i pochi alberi rimasti sono stati potati male. si tratta di ligustri. estirpate araucarie, strelizie, alberi molto grandi che testimoniavano il gusto per l’esotico dell’epoca in cui fu fatto il villino. non so se fossero originali, ma erano storicizzati, e adesso il villino appare in tutta la sua nudità e ha perso quel fascino da selva intricata che era il suo carattere principale. ciò non vuol dire che andavano lasciate erbacce e alberi infestanti come gli ailanti: però adesso c’è il deserto. hanno messo a dimora degli alberelli che chissà quando cresceranno. lo chiamano recupero filologico. ma tu non puoi far tornare le lancette dell’orologio indietro. altrimenti devi abbattere anche tutti i palazzi che stanno attorno al giardino. quelli no, restano. pagano solo le piante.
in generale, nei restauri ci vuole gusto e capacità di leggere il luogo com’è oggi.
invece in molti restauri si vedono esercizi di stile e mancanza di integrazione col contesto circostante. se ne vedono molti nel centro storico. per fortuna la maggior parte dei restauri nel centro storico sono fatti bene. ma a quelli fatti male preferisco quasi il rudere.