Per prima cosa mi scuso se la discussione è già stata affrontata e non me ne sono accorto.
Penso che un po’ tutti abbiamo notato che il tram marcia piuttosto scarico la maggior parte del suo tempo. Su alcune linee un po’ più, su altre un po’ meno. Poiché ritengo che agire sul numero di corse giornaliere sia penalizzante, non si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di sopprimere una delle carrozze centrali dai convogli?
Il sistema Flexity della Bombardier sembra modulare a prima vista. Se fosse possibile attuare una simile misura, sarebbe interessante quantificarne l’impatto sui costi di gestione, che al momento sono ciò che preoccupa un po’ tutti.
Grazie, Daniele
Mi sembra un’idea sensata.
Accorciare i tram e poi dai vagoni ricavati comporre uno o più nuovi tram da aggiungere alle 4 linee per aumentarne la frequenza delle corse.
Per esempio, attualmente, la frequenza delle corse sulla linea 4 è bassina, quindi un tram aggiuntivo o due andrebbero a vantaggio dei passeggeri..
Per essere si può fare, solo che oltre al modulo segnato si deve eliminare anche il modulo centrale e trovare un altro posto per il pantografo. A Milano hanno dei tram così accorciati (in realtà fabbricati direttamente così) e li chiamano Sirietto, quello nostrano potrebbe essere Genietto. Il problema è proprio il senso dell’operazione, per ricavare altri tram occorre realizzare due cabine di guida con modulo motore ecc. per ogni tram, ed il relativo costo non penso sia tanto conveniente rispetto all’acquisto di un tram del tutto nuovo, in più i nostri tram sono già un po’ anzianotti, risalgono al 2009-2010 (già, sono fermi da allora) e bisogna vedere se si possono realizzare altri moduli compatibili. Inoltre i tram lunghi sono molto utili nelle ore di punta e il loro uso non da’ nessun fastidio o costo ulteriore nelle ore di morbida.
Ma questa non è una proposta. E’ un’eresia ingegneristica. Un pesce d’aprile. Uno scherzo di carnevale.
Supponendo la cosa fattibile(per assurdo), accorciare i tram non comporterebbe nessun risparmio. Ma proprio zero.
La bolletta della luce quella è, e quella rimane. Il numero dei motori non viene intaccato. Meno peso significa sì meno potenza impiegata, ma parliamo di numeri ridicoli.
Il costo grosso riguarda la manutenzione, ovvero la rettifica delle ruote ogni 10.000 chilometri. Il numero delle ruote quello è, e quello rimane, per cui rimangono invariati anche i costi di manutenzione.
Tornando all’eresia in oggetto, accorciare un tram significa andare a rifare tutta l’impiantistica elettrica, elettronica e di climatizzazione. Si fa molto prima anche al livello di costi comprare un tram nuovo.
Poi, tram vuoto nei sogni lontani. Prendetelo e poi vediamo se è vuoto. La mattina SI RESTA A TERRA o si spinge per entrare.
Grazie che è vuoto fuori dall’orario di punta. Prendiamo la linea 1 al mattino. Dopo quattro-5 fermate non c’è più un posto a sedere libero.
Il gioco non vale assolutamente la candela!!! Questi sono dei pensieri meramente folli e privi di logica.
*Questi
Perdonate la mia franchezza il post pubblicato dimostra che l’autore disconosce gli aspetti tecnici di un convoglio tranviario.
Gli schemi realizzati da Bombardier o da Alstom prevedono delle configurazioni simmetriche è questo non solo per un aspetto visivo ma sopratutto tecnico e di sicurezza.
Qui a Bruxelles sono presenti più configurazioni essendo la rete tranviaria la più estesa al mondo.
Parlando degli ultimi modelli ovvero di quelli in esercizio dagli anni 2000, si possono avere tram a 3 – 5 o 7 moduli, quindi come vedete non si possono eliminare arbitrariamente un modulo e pensare che con i pezzi raccattati si possa comporre un altro convoglio: La sola cosa che si può fare in sede di acquisizione sia quello di prevedere varie configurazioni anche in relazione ai tracciati chili tram dovrà percorrere.
Vedo utile ad esempio prevedere tram con 7 moduli per le linee a pi alta frequentazione, penso alla futura linea stazione stadio ad esempio che sostituirà la 101, mentre per linee meno frequentate potrebbero essere utilizzati convogli a 3 o 5 moduli come quelli utilizzati attualmente a Palermo.
Ma in relazione a questo, bisognerebbe vedere se una scelta di questo genere, possa essere valida da un punto di vista economico perché credo che le differenze siano davvero poche e anti-econimiche se con lo stesso prezzo si possono ottenere convogli con capacità di trasporto maggiore.
Quindi credo che la discussione debba essere fatta sotto questo aspetto e non scrivere di cose assolutamente irrazionali e scorrette da un punto di vista tecnico
Ha ragione Beppe …
Dai, il tram per me è anche troppo CORTO … Spero lo usi molta più gente! E spero che invece di accorciarli ne vengano messi di ancora più lunghi e ancora più frequenti.