Qualche giorno fa si gridava al miracolo per qualche migliaia di passeggeri in più sul “Falcone e Borsellino”, esattamente 1200 ovvero una decina di aerei in più, rispetto i dati già in crescita del Luglio 2014…
Oggi Repubblica da notizia di questo nuovo collegamento diretto tra Catania e Abu Dhabi, che credo sia davvero una notizia. Al di la dei curiosi turisti che vorranno andare a visitare i paesi del Golfo, qui si capisce come strategicamente Catania si stai proiettando verso il futuro, collegandosi con un vero HUB intercontinentale, visti i recenti catastrofici eventi di Roma Fiumicino, che servirà per raggiungere tutte le destinazioni verso Oriente.
Credo che il Cda del “Falcone e Borsellino,” debba inseguire o quanto meno, fare pressioni su Alitalia, per lo stesso collegamento, non si capisce perché un aereoporto come Catania, che pur servendo più provincie rispetto a quello di Palermo e non avendo un competitor importante come Birgi sul Falcone e Borsellino, pur avendo solo 1 milione di passeggeri in più, debba avere questa chance che invece non viene data allo scalo palermitano.
Una rete più capillare permetterebbe ai due scali di aggiungere destinazioni internazionali e sopratutto intercontinentali, che sono la vera sfida per uno scalo che vogia davvero crescere…
Alitalia opera già da tempo un volo Roma Fiumicino-Abu Dhabi che serve la clientela del Centro Italia ed un volo Milano Malpensa-Abu Dhabi che serve la clientela del Nord Italia. L’attivazione del servizio Catania Fontanarossa-Abu Dhabi servirà per la clientela del Sud Italia e questa sarà sufficiente.
Due rotte intercontinentali per la stessa destinazione, Abu Dhabi, con origine da una regione come la Sicilia con soli 5 milioni di abitanti di cui la maggior parte poveri e quindi impossibilitati a garantire un alto numero di passeggeri e a giustificare i costi di 2 linee renderebbe non convincenti qualsiasi pressione e richiesta del Consiglio D’Amministrazione Falcone-Borsellino rivolte ad Alitalia. Inoltre a prescindere dalla rotta per Abu Dhabi, Alitalia ormai da anni considera Catania-Fontanarossa come il suo snodo principale del Sud Italia, non Palermo-Raisi.
Come al solito mentre Palermo drena e spreca soldi per fare e rifare Punta Raisi, Catania pensa a far volare gli aerei.
Punta Raisi è un appaltificio, Fontanarossa un aeroporto.
@benedetto bruno…
hai perfettamente ragione nei tuoi ragionamenti, il problema sta proprio nella visione.
Ricordiamoci che Palermo da decenni perde posizioni nelle clessifiche nazionali del trasporto aereo, e cosi è passato dal 3 posto all’uscita della Top 10… Peccato perché non riesce a sfruttare vantaggi infrastutturali innegabili, come l’essere un aereoporto con 2 piste e con tantissimi slot non sfruttati. E’ innegabile che un motivo di questo ritardo deve essere addebitato alla difficoltà dei collegamenti, il tappo della circonvallazione che ritarda il transito di passeggeri che per andare a cefalu preferiscono lo scalo Etneo, almeno fino a prima del crollo del pilone della A19 credo. Ci sarebbero tantissime cose da fare per incrementare il traffico aereo, altrimenti non sarebbe giustificato il successo, sia pure dopato dai contributi versati per mantenere la base di Ryanair, di Trapani Birgi. Forse quest’anno lo scalo palermitano supererà finalmente la soglia dei 5 milioni di passeggeri, ma ricordiamoci che questi sono numeri davvero infinitesimi per uno scalo che dovrebbe avère altri obiettivi. Ricordo sempre che lo scalo di Palma di Maiorca fa gia 27 milioni di passeggeri all’anno e lavora quasi 12 mesi su 12, avendo degestionalizzato i flussi turistici.