La Regione Sicilia con il D.A. n. 2/Gab del 02/02/2010 ha approvato il “CALENDARIO REGIONALE DELLE MANIFESTAZIONI DI GRANDE RICHIAMO TURISTICO” per il 2010 in attuazione dei contenuti della Linea d’intervento 3.3.1.1 del Programma Operativo FESR 2007-2013.
Questi gli eventi di grande richiamo turistico approvati per Palermo e i luoghi degli eventi:
- Stagione teatrale di Palermo del Teatro Massimo stagione 2010
- Stagione Sinfonica di Palermo del Teatro Politeama stagione 2010 Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana
- Festino di Santa Rosalia 10-15 luglio nel centro storico di Palermo
- Evento Kalsart dal 20 giugno al 20 settembre, centro storico
- Festival di Morgana, Museo internazionale delle Marionette, Ass. per la conservazione delle tradizioni popolari
- Palermo Teatro festival, ottobre – dicembre 2010, Teatro Nuovo Montevergini, Ass. Palermo Teatro Festival
- Le vie dei tesori, centro storico, Università degli studi di Palermo, ottobre 2010
- Palermo non scema, Agricantus Soc. Coop. Cult. Sociale, luglio-settembre 2010, centro storico allargato
- Festival dello Spasimo – Sicily Jazz, S. Maria dello Spasimo, giugno-settembre, The Brass Group
Per il resto degli eventi di richiamo turistico in Provincia di Palermo e in Sicilia si può visionare la scheda al seguente link:
http://www.euroinfosicilia.it/Portals/0/Opportunit%C3%A0/allegato%20al%20DA.n.2_Gab.pdf
Se queste sono le manifestazioni di grande richiamo turistico siamo proprio messi male!!!
abbiamo questo, e speriamo non ce lo tolgano. come nel lavoro in genere, anche nei teatri vanno valutate le competenze locali. sono per l’inserimento di palermo nei circuiti internazionali, ma se ciò deve togliere soldi a chi si fa il mazzo e ottiene solo briciole, no.
il Kals’art in passato ha funzionato bene… e anche il festival dello spasimo. forse si comincia a respirare un po’ di cultura in questa città sottoviluppata (culturalmente parlando). speriamo bene, e che i soldi non vadano ai soliti tiziano ferro, gigi d’alessio & co
Commento limitatamente a Palermo. Si tratta di quelle 4 cose che sono rimaste in città dopo il decennio felice dell’era Orlando. Quando non c’era bisogno di sperperare i fondi strutturali POR, fondi per l’investimento, che dovrebbero servire a far superare alla Sicilia il deficit di sviluppo rispetto alle regioni avanzate.
Invece si fa l’elemosina per mantenere in vita cartelloni come Kalsart, Montevergini e Agricantus che, con tutto il rispetto, sono contenitori di respiro estremamente provinciale che nemmeno lontanamente si avvicinano alle varie stagioni del passato, come “Palermo di scena”, per intenderci. Stagioni che valevano di più, costavano di meno, non toglievano risorse economiche allo sviluppo come fanno queste ed erano davvero volano di turismo poichè avevano un pubblico fatto non di soli amici. Sperperare i soldi POR per andare a vedere Benassai o Toti e Totino o che so io all’Agricantus mi pare un gesto che imporrebbe vendetta in una società civile.
Andrea, Kalsart è un’emerita cazzata per quantità e qualità della proposta, se rapportata a Palermo di scena.