Nei giorni di venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 marzo, sarà possibile visitare, per il secondo anno consecutivo Villa di Napoli, la dimora seicentesca situata all’interno del parco del Genoardo, nel quartiere Cuba Calatafimi:
nell’ambito della manifestazione ‘Palermo apre le porte’ organizzata dall’Assessorato alla scuola, infatti, la IV Circoscrizione in collaborazione con la Scuola Ragusa Moleti e il Gruppo Scout Palermo 14, riapre il complesso alla pubblica fruizione. Un gioiello d’architettura Arabo/Normanna, per troppo tempo abbandonato.
“Siamo consapevoli che la sua temporanea riapertura non sarà sufficiente a soddisfare la voglia dei cittadini palermitani di riappropriarsi di questo straordinario monumento e dell’annesso polmone verde”, sottolinea il Presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada, “ma siamo altrettanto convinti che, anche se per pochi giorni, era necessario accendere i riflettori su questo bene pubblico per molti anni negato alla città, al fine di sensibilizzare gli organi competenti a renderlo fruibile 365 giorni l’anno”.
La villa seicentesca di origini normanne, immersa in un meraviglioso agrumeto nel quartiere Cuba-Calatafimi, è inserita nella paradisiaca area del “Genoardo” dei Sollazzi Regi, dove si potrà ammirare un gioiello arabo normanno di rara bellezza come la Piccola Cuba. Il programma dell’evento prevede numerose attività musicali, ludiche e ricreative. Soddisfazione per la riapertura è stata espressa da Serena Potenza a nome della Commissione Cultura della IV Circoscrizione da lei presieduta, che aveva proposto l’adozione, poi condivisa da tutto il consiglio.
Programma definitivo Villa Napoli dal 28 al 30 marzo 2014:
Venerdì ore 9,00/13,00 Visite guidate a cura di Ragusa Moleti – inaugurazione – drammatizzazione mimo del libro “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” – Canti sulla legalità: “Eroi minori”, “Pensa”, Cento Passi”, “We are the world” ;
ore 15,30-18,30 Scout: Laboratori manuali -realizzazione di oggetti con la camera d’aria di pneumatici (es portachiavi) -costruzione di un kazoo (strumento musicale) -costruzione di cerbottane e a seguire gara di precisione
Sabato ore 9,00/13,00 Visite guidate e canti – Ragusa Moleti
ore 15,30-18,30 Scout: Olimpiadi di Villa Napoli -Lancio del peso (sacchettino pieno di terra) -staffetta ( un po’ modificata, cioè invece di passare il testimone, si dovrà mantenere una pallina in equilibrio su un cucchiaino) -tiro alla fune -palla avvelenata, con super tela.
Domenica ore 9,00/13,00 Visite guidate e canti – Ragusa Moleti
ore 16,00/18,00 Maria Autovino Ensemble con la partecipazione dei piccoli talenti di “Io canto” e “Ti lascio una canzone”.
un vero gioiello come la cubula immerso in un contesto degradante.
anche la cuba, inglobata nella caserma…
ma la commissione per palermo patrimonio dell’umanità si accorgerà di questo schifo
Non se ne accorge perché furbamente la Cuba non fa parte dell’itinerario dei monumenti candidati.
Che vergogna, un monumento così bello villa Napoli lasciato a marcire…
Corso Calatafimi andrebbe ripensato per intero. Sono d’accordo con Punteruolorosso.
Bisognerebbe restituire alla via che collega Palermo a Monreale l’antica bellezza. I monumenti e i luoghi di interesse non mancano.
Peccato che gli splendori di Corso Calatafimi soffochino in mezzo a palazzoni anni cinquanta/sessanta.
Servirebbero interventi coraggiosi. Pochi, non tantissimi, ma coraggiosi. Insomma, abbattere cinque/sei palazzoni.
Ricordo una recente puntata di Passepartout in cui Philippe Daverio, visitando la Villa di Napoli e il parco del Genoardo, dichiarava di essere sconvolto dal fatto che per accedervi da Corso Calatafimi occorreva passare da sotto i portici di anonimi palazzoni che nascondevano queste meraviglie.
sì villa napoli è nascosta da quel palazzone. abbatterlo significherebbe creare una nuova piazza su corso calatafimi e sulla cubula-
per quanto riguarda la cuba, capisco i carabinieri, ma con rispetto parlando perché non se ne vanno da un’altra parte?
distruggere il muro della caserma e restituire la vista della cuba alla città. e nello spazio oggi occupato dai carabinieri, ricreare l’ambiente islamico o almeno un giardino.
Di nuovo d’accordo con punteruolorosso. Sono siti meravigliosi da restituire alla vista.
In una città che aspira, giustamente, ad essere Patrimonio dell’Umanità, dovrebbero essere anche questi gli interventi da attuare.
La Villa di Napoli e il parco del Genoardo dovrebbero tornare ad aprirsi generosamente su Corso Calatafimi. Immagino che l’effetto sarebbe simile a quello del Giardino Inglese su viale della Libertà.
Anche il Castello della Cuba, è chiaro, andrebbe valorizzato. E’ del tutto irragionevole che quell’area continui ad essere ad uso militare.