In occasione della manifestazione Almaviva Contact di oggi, comunichiamo che è previsto un corteo dalle ore 9.00 a piazza Marina e che sfilerà lungo corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere la Presidenza della Regione Siciliana a piazza Indipendenza. Consigliamo a tutti dei percorsi alternativi, anche in funzione della chiusura di via Maqueda.
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Ma la questione non si è sistemata?
http://livesicilia.it/2014/01/28/almaviva-sede-legale-a-palermo-scongiurata-la-chiusura_435634/
@peppe2994,no,la situazione è parecchio lontana dall’essere sistemata.L’azienda attende l’assegnazione di un edificio in via u.la malfa ex-telecom sequestrato alla mafia ed in piu vorrebbe che la regione,ma tra un po sarà di competenza comunale,pagasse i costi di adeguamento dell’edificio a call-center,circa 7mln.
Ed ancora non si è arrivati ad un accordo sia per le orecchie da mercante delle istituzioni,ma anche per le richieste non certo ordinarie di almaviva e di una certa mbiguità sul futuro dei lavoratori.
Tutto questo ha del nauseante. Si considera “risorsa” un’azienda che tratta chi ci lavora come uno schiavo. Un’azienda che ricatta la Regione dicendo :” Se mi dai il posto e spendi milioni di € per adeguarmelo, allora pianto le tende qui e confermo i 5000 dipendenti (ovviamente fino alla prossima scadenza di contratto), altrimenti me ne vado in Albania dove li pago 1/5″.
La Regione non ha alcun obbligo in merito.Chi lavora in quell’azienda, in questo momento viene usato come scudo unicamente per portare ulteriore denaro nelle tasche dei pochi che la governano.
Il fatto che guardino a Palermo per la sede legale la dice lunga sulle prospettive occupazionali che si profilano in questa città (chi crede alla ripresa è un fesso, andremo sempre più a fondo).
Almaviva deve spendere di tasca sua i soldi per acquisto/affitto e adeguamento dei locali, tanto più che quei soldi appartengono a chi lavora come uno schiavo in quei Call-center.
E che nessuno si faccia illusioni: una volta che hanno avuto le garanzie, se mai le avranno dalle istituzioni, al prossimo giro di scadenze contrattuali ci sarà al massimo un 5% in più di rinnovi rispetto alla media, giusto per dimostrare la “buona volonta”. Poi tornerà tutto come prima: la schiavitù.
Questa gente impoverisce la società.
Volevo solo intervenire per precisare che portare la sede a Palermo la dice molto, nel senso che gran parte delle tasse verrebbero pagate alla Regione Sicilia. Di fatto, riuscire a finanziare la messa in opera del bene confiscato a questo punto diventa conveniente. In merito alla schiavitù, diciamo che sono punti di vista. Nessuno nega la voglia di un desiderio di aumento del proprio guadagno o di diminuzione dell’esborso in tasse, ma personalmente penso che schiavitù sia altro, considerato che oltre l’85% delle persone che quotidianamente varcano la soglia in Almaviva a Palermo gode di un contratto a tempo indeterminato retribuito secondo CCNL.