Torniamo a mostrarvi come procedono i lavori di restyling Porto Palermo. Eravamo stati dentro i cantieri a dicembre 2024.
Oggi vi documentiamo come da dicembre ad oggi i lavori sono proseguiti e stanno proseguendo.
Il progetto di una nuova interfaccia città-porto
Avviati a maggio 2023 con la chiusura del varco Amari, gli interventi sono organizzati in due lotti principali e adiacenti.
Con un investimento complessivo di 26 milioni di euro, finanziati interamente da fondi ministeriali, l’obiettivo è creare un accesso attrattivo e funzionale alla città, integrando servizi moderni e spazi verdi, sotto la supervisione dell’Autorità Portuale e con l’esecuzione affidata alla siciliana Repin di Aci Catena.
In questo momento si sta procedendo ai lavori sull’intera area.
E’ in fase di completamento il primo box di tre in fase di realizzazione.
Qui la struttura è già realizzata e il volume si sviluppa su tre livelli: il piano terra sarà destinato ad uffici di controllo e aree tecniche.
Al primo e al secondo livello troveranno sede le aree commerciali da destinare ai concessionari.
Questi spazi individuano al di sopra di 9 campate uno spazio per il camminamento all’esterno.
Vedendo però lo stato dei lavori, ci sembra molto difficile l’inaugurazione del primo lotto entro la primavera.
Il nodo della passerella che oltrepassa via Crispi
Uno degli elementi architettonici più visibili è senza dubbio la passerella pedonale che a 7,50 metri di quota oltrepasserà via Crispi.
Il torrino di accesso lato città dovrebbe attestarsi su via Crispi lato monte, nello slargo a fianco una delle due torri frontali all’accesso centrale del porto (nei pressi della attuale farmacia).
Usiamo il condizionale perchè sono in corso delle interlocuzioni per valutare uno spostamento dell’accesso lato città su Piazza Andrea Camilleri, situata in asse con via Amari, antistante l’edificio che ospita tra gli altri la sede della Camera di Commercio.
Insomma di carne al fuoco ce n’è ancora tanta, ma non resta che aspettare e vedere come si evolverà quest’area che stravolgerà l’impatto del porto sulla città.

mi sembra parecchio brutto. vedremo. non essendo le banchine perfettamente perpendicolari alla via crispi, questi corpi intermedi che si stanno costruendo in serie hanno una pianta un po’ sghemba. le scale mobili che si ripetono ogni cento metri danno una sensazione di aeroporto o di centro commerciale. la qualità del verde è da garden center, coi soliti prati che richiederanno molta acqua, palme e strelizie manco fossimo a dubai. l’interramento della strada e un grande parcheggio sotto all’area portuale sarebbe stata la cosa migliore. ci si sarebbe risparmiati tutti questi ponti, scale mobili ecc, creando un percorso pedonale a raso dalla banchina fino a via amari.
Il vero pericolo e che l’ opera non venga completata per il mese di giugno, quando scadrà l’ incarico del presidente Monti.
Considerando che per la sua sostituzione circolano alcuni nomi ……., c’ è il rischio che alla fine l’ opera possa diventare una….. grande incompiuta.
Sarebbe la rivincita della vecchia politica ( per la serie horror “ A volte ritornano” ) .
@belfagor, quello che mi preoccupa è la manutenzione che ci vorrà sia per quest’opera che per il molo trapezoidale. prati da innaffiare e tosare, vasca da ripulire, pannelli in cartongesso (tutte le strutture del molo trapezoidale ne sono rivestite) da sostituire periodicamente. foro italico: danni da mareggiate e vandali. con monti si è sempre provveduto a riparare tutto, con il nuovo presidente sarà così?
nell’opera in costruzione in via crispi si vedono già molti elementi fragili: ascensori, passerelle, manufatti leggeri, divisori in vetro…
con i tagli previsti dal piano di guerra della von der leyen, siamo sicuri che si troveranno i soldi per questo lusso?
Avanti tutta verso una città migliore contestualmente occorre lavorare sul senso civico dei palermitani
ABBIAMO IL SUCCESSORE DEL PRESIDENTE PASQUALINO MONTI
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scelto il nuovo presidente dell’ Autorità portuale di Palermo.
Chi sostituirà Pasqualino Monti non sarà l’ attuale segretario generale dell’ Autorità portuale , Luca Lupi, e neppure il docente universitario prof. Carlo Amenta ma …….Annalisa Tadino.
L’ex europarlamentare e ex segretaria regionale del Carroccio era attualmente libera da impegni istituzionali.
P.S. E finita l’ era della professionalità e della competenza .
La politica siciliana si è presa “ finalmente” la rivincita nominando una propria illustre esponente, bocciata dagli elettori, al posto del Presidente Monti ( per la serie horror “ A volte ritornano” ) .
COMPLIMENTI!!!!!
AUTORITA’ PORTUALE : ANCORA C’E’ SPERANZA
Fino a pochi giorni il Presidente della Regione sosteneva chiaramente che, per il dopo Monti alla guida dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale, serviva una figura di alto profilo e grande e comprovata esperienza ,in continuità con l’ impegno profuso dal vecchio presidente.
“La politica deve stare lontana da queste scelte che guardano il futuro del territorio. Occorre scegliere il meglio e non gente con le tessere di partito”, diceva Renato Schifani solo poche settimane fa.
Da tempo il Presidente della Regione sostiene che gli approfondimenti normativi di palazzo d’Orleans indicano che la nomina del presidente dell’autorità Portuale di Palermo va effettuata d’intesa tra la Regione e il ministero dell’ infrastrutture.
Per questo il presidente della Regione avrebbe negato l’intesa su quei nomi che non corrispondevano a questo principio.
Poi c’è la questione dei titoli posseduti.
Per le norme procedurali la persona scelta deve possedere una “comprovata qualificazione nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”. Con una sentenza riguardante la nomina proprio di un presidente di Autorità Portuale, nello specifico quello di Cagliari, il Consiglio di Stato ha chiarito in maniera inequivocabile l’importanza di questo passaggio.
La sentenza ha infatti precisato che “non bastano titoli teorici o accademici se non accompagnati da esperienze pratiche e concrete in materia di portualità, navigazione, concessioni demaniali e infrastrutture logistiche”.
Una linea interpretativa che privilegia il merito, la competenza tecnica e l’effettiva esperienza nel settore, mettendo in secondo piano le competenze meramente accademiche, le appartenenze politiche e i percorsi istituzionali.
Il curriculum della dott.ssa Tardino, certamente ricca di competenze meramente accademiche, di appartenenze politiche e di cariche istituzionali, però non brilla per competenze nel settore dell’economia dei trasporti e portuale, come esplicitamente richiesto dallo stesso Ministero .
Se il Presidente della Regione manterrà le promesse assisteremo a un duro scontro istituzionale.
Inoltre sulla nomina della Tardino pende, come una spada di Damocle, il rischio di “inconferibilità dell’incarico”.
Secondo la norma nessun candidato può essere nominato se non trascorrono almeno due anni dalla fine dell’ ultimo incarico politico o partitico ricoperto dall’ avvocatessa Tadino, già europarlamentare della Lega nel periodo 2019-2024 ma rimasta disoccupata a seguito della mancata rielezione : appare evidente che dalla decadenza dall’ ultimo incarico politico ne è passato soltanto uno.
P.S. Con gli scandali che stanno coinvolgendo il mondo politico siciliano forse sarebbe meglio non aprire un alto fronte di polemica sulla casta dei politici.
TRABALLA LA DESIGNAZIONE DELLA TADINO
La candidatura dell’ avvocata Annalisa Tadino ancora non è stata ufficializzata che già…. traballa.
Sull’ex eurodeputata, piovono critiche da destra e da sinistra.
La scelta della Tardino, se confermata, aprirebbe un confronto interno al centrodestra.
E’ noto, infatti, che il Presidente della Regione preferirebbe un nome in continuità con l’esperienza di Pasqualino Monti : “La politica deve stare lontana da queste scelte che guardano il futuro del territorio. Occorre scegliere il meglio e non gente con le tessere di partito”.
A quanto sembra ci sarebbe pure un parere negativo della segreteria tecnica dello stesso MIT (ministero delle infrastrutture) basato sul curriculum e sulla norma che impedisce per due anni agli ex europarlamentari di ricoprire incarichi pubblici.
C’ è inoltre una recente sentenza del Consiglio di Stato che ha ribadito che il candidato prescelto deve avere una “comprovata qualificazione nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”.
Il ministro Salvini non molla e spera di aggirare gli ostacoli nominando la Tadino “commissario” e non presidente ma da Palazzo d’Orleans si risponde che “Anche se Salvini optasse per la formula del commissario e non del presidente, avrebbe bisogno del parere vincolante della Regione”.
Parere che difficilmente verrà dato.
C’ è il rischio che si vada a uno scontro istituzionale con relativi ricorsi e controricorsi con il rischio che i lavori per il restyling del Porto e della nuova “interfaccia citta-porto” rimangano paralizzati.
Come ho scritto mesi fà : “ Il vero pericolo e che l’ opera non venga completata per il mese di giugno, quando scadrà l’ incarico del presidente Monti.
Considerando che per la sua sostituzione circolano alcuni nomi ……., c’ è il rischio che alla fine l’ opera possa diventare una….. grande incompiuta.
Sarebbe la rivincita della vecchia politica ( per la serie horror “ A volte ritornano” ) .
@belfagor, mettere una politica poco esperta nel settore significa anche, per quanto riguarda gli obiettivi finali della lega, penalizzare un porto del sud che potrebbe dar fastidio a quelli del nord. abbiamo già visto come i politici nazionali di stampo nordista abbiano fatto il possibile per impedire il collegamento fra il porto di gioia tauro e la ferrovia. la diga foranea di genova, inutile e dannosa, verrà fatta nonostante gli scandali e l’aumento dei prezzi. si vuole evitare a tutti i costi che i porti del sud decollino. sarebbero di gran lunga più adatti al traffico merci che da suez punta l’europa. attenzione anche a termini imerese, che la politica nordista non interrompa il processo di modernizzazione e rilancio.
Condivido il sentore di punteruolorosso. Schifani, per quanto anche lui non abbia un curriculum proprio trasparente, vorrebbe che il modus monti venisse perpetuato. Una nomina in quota a lui sarebbe quindi auspicabile (che orrore! l’ho detto davvero?!). Dei due mali scelgo il minore… Quella della politica centrale nei confronti del sud non è miopia. E neanche incapacità.
E’ una scelta ponderata.
@audace, i politici nordisti non sono soltanto quelli della lega, anche il pd, forza italia e fratelli d’italia sono pieni di gente che vede nel sud un rischioso concorrente da tenere a bada.
vorrebbero limitarci al solo turismo, ma non troppo. prima le città del centro nord. a noi i treni storici e turistici, il frecciabianca e i porti-crociera per le frotte di turisti mordi e fuggi.
attenzione alla favola del turismo, troppo spesso messa in giro in questi anni.
è una fregatura bella e buona. lo sviluppo dev’essere industriale, sostenibile, agricolo, cerealicolo e vinicolo con le eccellenze del bio.
industrie di trasformazione degli scarti da agricoltura onde farne materiali biodegradabili, concimi, biogas.
va inoltre finanziata la ricerca marina.
e infine andrebbero subito allacciati dei rapporti diretti fra la regione siciliana e la tunisia, la libia, l’algeria.
ABBIAMO IL SUCCESSORE DEL PRESIDENTE PASQUALINO MONTI
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scelto, il nuovo commissario straordinario dell’ Autorità portuale di Palermo.
Si tratta dell’ ’ex europarlamentare ed ex segretaria regionale della Lega, Annalisa Tardino attualmente libera da impegni istituzionali.
Sembra che Salvini l’abbia nominato “Commissaria straordinaria” perché la Tardino non ha i requisiti per la nomina a presidente
La notizia ha scatenato polemiche durissime .
Il presidente della Regione, Renato Schifani, si detto pronto a rivolgersi al Tar:
“In merito alla recente nomina della dottoressa Annalisa Tardino, ove formalmente confermata, il Governo regionale procederà immediatamente a impugnare, davanti al tribunale amministrativo, il relativo provvedimento del ministero delle Infrastrutture, chiedendone la sospensione in via cautelare. La decisione è motivata da due profili di illegittimità evidenti: da un lato la totale assenza di concertazione con la Regione, in violazione delle norme che prevedono espressamente una preventiva intesa tra le parti e, dall’altro, la mancanza dei requisiti soggettivi richiesti dalla normativa per l’assunzione dell’incarico, anche per il ruolo di commissario straordinario, che impongono una comprovata e specifica esperienza nel settore”.
Effettivamente sulla nomina della Tardino pende, come una spada di Damocle, il rischio di “inconferibilità dell’incarico”.
Secondo la norma nessun candidato può essere nominato se non trascorrono almeno due anni dalla fine dell’ ultimo incarico politico o partitico ricoperto dall’ avvocatessa Tadino, già europarlamentare della Lega nel periodo 2019-2024 ma rimasta disoccupata a seguito della mancata rielezione : appare evidente che dalla decadenza dall’ ultimo incarico politico ne è passato soltanto uno.
Il segretario regionale del PD ha così commentato la notizia “
“Matteo Salvini continua ad alimentare la pratica del poltronificio per trombati in danno ai siciliani”.
La neo commissario straordinaria dell’ Autorità portuale di Palermo ha dichiarato :
“Ed è a nome di tante donne, cui viene ingiustamente e illegittimamente impedito il raggiungimento di posizioni di vertice, che non posso esimermi dal sottolineare la visione di un ministro che infrange un altro soffitto di cristallo, senza necessità di uno specifico obbligo di legge che preveda quote rosa in materia”.
P.S. Per Annalisa Tardino se si è donna non c’ è bisogno di essere esperti e competenti.
COMPLIMENTI!!!!
Comincia la commedia.
Intanto si intravede all’orizzonte il blocco di quanto iniziato e già fatto.
La porcata del commissariato straordinario serve solo ad eludere la norma che vuole la comprovata esperienza nel settore del nominando presidente (ma non del commissario).
Salvini e Co. si ostinano ad ignorare l’esistenza di una regione a statuto speciale che avrebbe competenze in materia di trasporti.
L’ennesima imposizione calata dall’alto dal governantucolo di turno che reclama la sua fetta.
Schifani dal canto suo, da ex seconda carica dello stato, oggi posteggiato a fare il presidente di quel appezzamento di terra incolto a sud del paese, può solo minacciare appelli alla giustizia amministrativa ma è sostanzialmente e consapevolmente impossibilitato a remare contro chi gli ha garantito la poltrona sotto il c…
La vedo male per i porti della Sicilia occidentale.
*…del commissariamento straordinario serve….
@punteruolorosso
Leggo solo oggi il tuo post del 2 luglio.
Concordo con la necessità di uno sviluppo sostenibile a 360 gradi che coinvolga ogni settore dell’economia.
La Sicilia ha tutte le caratteristiche utili ad un territorio di trasformazione ed esportazione. Ma ritengo che il settore del turismo possa e debba essere un fiore all’occhiello. Un connubio storico, paesaggistico, culturale come quello siciliano è piuttosto difficile da riscontrare in qualsiasi altro paese. Non tenerne conto sarebbe un errore davvero grossolano.
D’altronde una cosa non esclude l’altra.
L’ADSP è diventato il campo politico in cui si misurano le forze dei partiti di governo nazionale: da una parte c’è il poveraccio sempre a cerca di like, che cerca di infilarsi in qualsiasi cosa si parli, dall’altra l’ex partito del padrone che ha perso il padrone e anche i votanti (a favore di una ex fascistella che deve piacere alle famiglie).
E come al solito, le beghe nazionali vengono trasferite in sede locale, specialmente dove non possono fare male (in fondo, chissenefrega del porto di Palermo!).
Comunque, anche Monti non veniva dalla luna e nessuno sapeva chi era e cosa avrebbe fatto…possiamo solo sperare che per fare fare una bella figura al suo padrun lumbard almeno prosegua le cose iniziate da Monti e non mandi tutto alle ortiche.
in fondo, è stata supplente nella commissione trasporti!!! 🙂 🙂 🙂
Ah, scusate…
ma abbiamo ancora un sindaco ? perchè non abbiamo sentito cosa ne pensa…
Certo, sarebbe strano se dopo mille manifestazioni sul “rapporto città-porto” e tagli di nastro in cui ha fatto la bella figurina (con il lavoro di altri!) dicesse che non sono argomenti che interessano il Comune.
PORTO DI PALERMO: LA “LONGA MANUS” DELLA POLITICA
La nuova “commissaria straordinaria” dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale nel suo primo giorno di lavoro già ….”sbrocca”.
Eppure aveva iniziato bene promettendo che il suo mandato sarebbe stato «nel segno della continuità con la gestione precedente», poi …..
“L’ente portuale…… sarà la longa manus del governo Meloni e del ministro Matteo Salvini……… Il mio rapporto col ministro Salvini aiuterà molto, avrò a riferimento anche il ministro delle Politiche del mare Nello Musumeci, con lui il rapporto personale è ottimo. La mia visione è la stessa visione del governo Meloni”.
In parole povere , come lei stessa candidamente ammette, occupa quel posto non perché è competente ma perché è……donna e amica di Salvini .
COMPLIMENTI PER LA SINCERITA’!!!
La Tardino ponendosi come “paladina” del riscatto femminile purtroppo da ragione a chi sostiene che le donne fanno carriera solo se sono mogli, figlie o amiche del potente di turno.
La Tardino sarà certamente un brava avvocatessa civilista e una fedele militante del partito, ma basta ciò per essere nominata in un ruolo importante e decisivo per il futuro di una città?
E politicamente corretto che venga nominata una persona senza alcuna esperienza , senza alcun titolo coerente all’incarico, solo perché Salvini deve ricompensarla della mancata rielezione al parlamento europeo e del suo siluramento da commissario del partito in Sicilia?
La Tardino è diventata, in una città martoriata dal clientelismo e delle raccomandazioni, l’ espressione della politica e delle relazioni di potere che prevalgono sulla competenza, sul merito e sullo stesso interesse pubblico.
Pasqualino Monti, sarà ricordato come un eccellente manager che, grazie alla sua competenza, è riuscito a garantire a Palermo una stagione felice di opere pubbliche realizzate rapidamente e senza scandali.
Il Presidente Monti non era la “longa manus” di nessuno e forse per questo ha realizzato opere che in questa città non si vedevano da secoli, però era un “cattivo esempio” per una classe politica nostrana, piena di incapaci e corrotti, e per questo motivo bisognava ritornare alla……”normalità
E mentre la “commissaria straordinaria” rilascia interviste….. inquietanti, la Presidenza della Regione sta lavorando al ricorso al Tar contro il decreto di nomina di Tardino per presunti profili di illegittimità e il Comune…. tace imbarazzato.
P.S. Sulla nomina della Tardino anche l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, esprime preoccupazione sulle modalità con cui si è pervenuti alla sua nomina poiché “ ….non c’è stata alcuna concertazione sia con le forze produttive del territorio sia con le forze politiche di governo. Preoccupazione che ravvisiamo anche alla luce di quanto previsto dal bando che impone la scelta tra cittadini aventi comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”.
Il problema del porto è che si è scelto di fare degli edifici in cartongesso che hanno bisogno di molta manutenzione. basti guardare cosa c’è sotto a un pannello che si stacca.
La fontana del molo trapezoidale si riempie di mucillagine e va pulita regolarmente. ci avrei messo l’acqua del mare e avrei rinunciato agli spruzzi, ma il cattivo gusto da fa sì che tutto quello che si relaizza in città abbia un vago sentore di villetta con piscina o giardinetto condominiale. dalla zisa, al “roseto” di viale campania al molo trapezoidale, c’è sempre un che di volgare. non vera architettura o botanica, ma lavoro da geometri e da muratori.
il fondo della fontana, anziché in piastrelle, è di una guaina di gomma che si è già tutta ondulata. già sotto monti sono venute fuori alcune magagne del molo sant’erasmo e dello stesso molo trapezoidale (puntualmente corrette). figuriamoci con una presidentessa che non ha nessuna esperienza.
l’essere amica di salvini o della meloni non depone a favore proprio per niente. preferirei che fosse amica di belzebù.
Semplifico le parole di @BELFAGOR per chi ha difficoltà con l’italiano o con la realtà:
Pasqualino Monti è stato una sorta di “commissariamento esterno in miniatura”:
– non era palermitano, quindi privo di legami diretti con le dinamiche di potere locali — niente amici da sistemare o favori da restituire;
– è stato scelto per le sue competenze tecniche e manageriali, ottenendo risultati concreti;
– non era legato politicamente ai poteri locali, risultando quindi “scomodo” ma efficace.
Annalisa Tardino, invece, è il perfetto simbolo del ritorno alla “normalità” clientelare:
– è originaria di Licata, ma vive a Palermo da anni (prima per studio, poi per lavoro), ed è quindi ben radicata nel territorio e nelle sue dinamiche locali;
– non ha esperienza specifica nei settori portuali o dei trasporti;
– è vicina a Salvini, che l’ha nominata dopo la sua mancata rielezione — un classico caso di poltronificio politico.
L’ INCOMPETENZA AL POTERE
Quando si è insediato l’ attuale governo nazionale, uno dei punti qualificanti del suo programma fu che, rispetto al passato, si sarebbe puntato sulla trasparenza, sul rispetto delle regole, sul merito e sulla competenza per le nomine dei posti di governo e di sottogoverno.
Ottimo!!!
Ma purtroppo proprio la trasparenza, il rispetto delle regole, il merito e la competenza sono stati quasi completamente disattese .
Quando sentiamo un ministro sostenere pubblicamente che, al contrario del vino, l’acqua….. fa male, o un altro ministro sosteneva gli esami quando…. l’ università era chiusa e che si rifiuta di mostrare la propria laurea ottenuta in questo modo o una ministra viene accusata di comprare borse taroccate per regalarle alle amiche, che cosa dobbiamo pensare.
Il caso della nomina del presidente dell’ Autorità portuale di Palermo è emblematico di questo clima di…incompetenza al potere.
Nonostante una recente sentenza del Consiglio di Stato avesse ribadito chiaramente che il candidato prescelto doveva avere una “comprovata qualificazione nei settori dell’economia dei trasporti e portuale” e che la segreteria tecnica dello stesso MIT (ministero delle infrastrutture) aveva ribadiva che per due anni gli ex politici non potevano ricoprire incarichi pubblici….è stata nominata una candidata che non aveva una comprovata qualificazione nei settori dell’economia dei trasporti e portuale e che era fresca di bocciatura elettorale .
La trasparenza, il rispetto delle regole, il merito e la competenza sono importanti o tali requisiti non sono da applicare nel caso di amici e parenti ?
Forse il ministro ha pensato che in una città dove da decenni non si fa un concorso pubblico regolare e che spesso le assunzioni e i posti di responsabilità sono ricoperti da personale senza titoli specifichi assunti senza concorso, poteva tranquillamente nominare chi voleva.
Avrà cioè pensato che per i concorsi e per gli incarichi pubblici a Palermo vige il metodo del…… marchese del Grillo : «Mi dispiace ma io so’ io, e voi non siete un c****».
La Regione Siciliana ha chiesto ufficialmente la sospensiva della nomina di Annalisa Tardino alla guida dell’Autorità portuale di Palermo e il Tar ha già fissato l’udienza collegiale per la trattazione della richiesta per il prossimo 9 settembre.
La nomina della Tardino si sta trasformando in un pericoloso caso nazionale che coinvolgerebbe un’altra nomina del ministro Salvini , quella del presidente dell’ Autorità portuale di Napoli.
Ma i casi sono completamente diversi .
Come ha spiegato il ministro Tajani :
“ A Palermo non si contesta la persona scelta dal ministro ma il fatto che non abbia le competenze necessarie per un ruolo tanto delicato. Si devono ascoltare le ragioni di Schifani. In Campania invece c’è una questione di incompatibilità”.
Il nuovo presidente dell’ Autorità portuale di Napoli è una persona “competente”, infatti è, dal 2022, amministratore delegato di Alilauro, una delle principali compagnie di navigazione private attive in Campania.
Inoltre la sua nomina ha avuto l’ avallo, come prevede la normativa, del Presidente della Regione Campania.
L’accusa di incompatibilità nasce dal fatto che, avendo lavorato per una compagnia privata, c’ è il rischio che il nuovo presidente, possa favorirla.
Come si vede le due questioni sono profondamente diverse.
Nonostante la “tranquillità” apparente della commissaria straordinaria Tardino , c’ è certa preoccupazione nel partito.
il commissario siciliano della Lega infatti ha dichiarato che Salvini c’ è…… “rimasto male” per il ricorso annunciato dal presidente Renato Schifani.
Uno scandalo a Palermo e uno a Napoli. Che coincidenze LOL